SS Arezzo Calcio | |
---|---|
Amaranto, Il Cavallino | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Amaranto[1] |
Simboli | Cavallo |
Inno | Canzone Amaranto Pupo |
Dati societari | |
Città | Arezzo |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie C |
Fondazione | 1923 |
Rifondazione | 1936 |
Rifondazione | 1993 |
Rifondazione | 2010 |
Rifondazione | 2018 |
Proprietario | New Energy Gas e Luce S.p.A. |
Presidente | Guglielmo Manzo |
Allenatore | Emanuele Troise |
Stadio | Euronics[2]-Città di Arezzo (13 128 posti) |
Sito web | ssarezzo.it |
Palmarès | |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro 1 Supercoppa di Lega di Serie C |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
La Società Sportiva Arezzo, meglio nota come Arezzo, è una società calcistica italiana con sede nella città di Arezzo. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano.
Costituita nel 2018, è l'erede della tradizione sportiva iniziata il 10 settembre 1923 con la fondazione dello Juventus Foot Ball Club e poi transitata attraverso vari soggetti societari, ultimo dei quali l'Unione Sportiva Arezzo, fallito nel corso della stagione 2017-2018.
A livello storico, esso vanta quale maggior successo sedici partecipazioni al campionato di Serie B, senza però aver mai raggiunto la massima divisione a girone unico; ha inoltre vinto per quattro volte il campionato di terza serie (nelle sue varie denominazioni), un'edizione della Coppa Italia Semiprofessionisti e una della Supercoppa di Lega di Serie C.
La FIGC considera l'Arezzo al sessantesimo posto nella graduatoria della tradizione sportiva dei club ad essa affiliati. L'Arezzo occupa il cinquantaquattresimo posto nella classifica perpetua della Serie B.
L'Arezzo è stata la prima società calcistica italiana con una quota azionaria intestata a un comitato creato dai propri tifosi, Orgoglio Amaranto, che dal 2010 ne possiede una partecipazione pari all'1%[3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]
|
La data di fondazione della società calcistica aretina è il 10 settembre 1923. Il nome originario è Juventus Foot Ball Club, la prima divisa è gialla con calzoncini neri.
Il 9 settembre 1930 la società cambia nome in Unione Sportiva Arezzo, dopo l'aggregazione della squadra originaria con altre realtà cittadine. Già nel 1933-1934 la squadra viene sciolta, e ricostituita nel 1936 in Seconda Divisione col nuovo nome di Società Sportiva Juventus Arezzo con il giallo e il nero come colori sociali. Al tradizionale nome di U.S. Arezzo si torna subito a partire dall'anno successivo riutilizzando l'amaranto come colore sociale.
Nel campionato di Serie C 1947-1948 gli amaranto, allenati dall'ungherese Árpád Hajós, vincono il girone N, qualificandosi alla nuova Serie C riorganizzata su 4 gironi nazionali.
Nel 1953 l'Arezzo retrocede in Promozione Regionale, per poi riguadagnare la serie C nel 1958.
Nel 1961 l'Arezzo si dota del nuovo Stadio Comunale: si tratta dello stesso stadio dove oggi gioca l'Arezzo, impianto sportivo che il 18 novembre 2006 è stato ribattezzato "Città di Arezzo".
Nella stagione 1965-1966 si ottiene la prima promozione in Serie B. La permanenza tra i cadetti dura però una sola stagione. Già nel 1968-1969 giunge comunque la seconda promozione, con l'allenatore Omero Tognon, per poi retrocedere nuovamente nel 1974-1975.
Il ritorno tra i cadetti arriva solo sette anni dopo, al termine della stagione 1981-1982, con la squadra allenata dall'ex-goleador interista Antonio Valentín Angelillo e trascinata dal bomber Tullio Gritti. La stagione è preceduta dalla conquista della Coppa Italia di Serie C, nel giugno 1981.
L'anno dopo gli amaranto guadagnano la salvezza, ma la stagione d'oro è il 1983-1984, che vede l'Arezzo giungere quinto, a soli 5 punti dalla zona promozione. Nel 1987-88 l'Arezzo retrocede in Serie C1.
L'U.S. Arezzo disputa la sua ultima stagione sportiva nel 1992-1993, che culmina con il fallimento, l'esclusione alla 27ª giornata di campionato e la cancellazione della società dai ruoli federali FIGC. La notizia del fallimento trova risalto, sia pur per breve tempo, su tutti i supporti mediatici dell'epoca.
La storia dell'Arezzo riprende con "Ciccio" Graziani, che con altri soci fonda l'Associazione Calcio Arezzo e riesce ad iscriverla al Campionato Nazionale Dilettanti. Nel 1995-1996 arriva sulla panchina amaranto il pressoché sconosciuto Serse Cosmi. L'Arezzo vince il proprio girone volando in C2, mentre nel 1997-1998 si aggiudica i play-off del girone B e torna in C1.
Nel 2002-2003 l'Arezzo retrocede in C2 dopo essersi piazzato ultimo, ma l'anno successivo viene ripescato, e si appresta così a giocare nuovamente in terza serie. Fu chiamato in panchina Mario Somma, che si affidò alle prestazioni dell'attaccante Elvis Abbruscato e dal capitano Matteo Serafini. L'Arezzo vinse il girone A della Serie C1 con tre giornate di anticipo e tornò in Serie B. A fine stagione l'Arezzo conquista contro il Catanzaro, vincitore del girone B, la Supercoppa di Lega di Serie C.
Nella stagione 2005-2006 l'Arezzo, passato sotto la guida di Elio Gustinetti, guadagna rapidamente la matematica salvezza, e giunge settimo a fine campionato, ad un passo dall'accesso ai play-off per la Serie A.
Prima dell'avvio della stagione 2006-2007 anche l'Arezzo viene travolto dallo scandalo di Calciopoli, che sconvolge il calcio italiano nell'estate 2006. Il 18 agosto 2006 la Commissione di Appello Federale penalizza l'Arezzo di 9 punti nella classifica del campionato cadetto 2006-2007. La società amaranto ricorre a quel punto in appello, riuscendo però ad ottenere solo una diminuzione dei punti di penalizzazione da 9 a 6. Alla guida di Antonio Conte, per un periodo sostituito da Maurizio Sarri, l'Arezzo si gioca l'accesso ai play out all'ultima giornata. Gli amaranto vincono 3-1 in casa di un Treviso già salvo. Intanto lo Spezia strappa la vittoria alla Juventus, che essendo ormai promossa in serie A fece giocare per lo più giovani della primavera, costringendo l'Arezzo ad una ormai inevitabile retrocessione. La partita avrà anche una coda polemica, quando il mister Antonio Conte criticherà la sua ex-squadra, la Juventus, per la clamorosa sconfitta in casa contro lo Spezia[4]. Tuttavia quell'anno l'Arezzo ottiene il suo risultato più prestigioso in Coppa Italia, arrivando a giocare i quarti di finale contro il Milan. Sconfitta per 2-0 al "Meazza" e vittoria per 1-0 al "Città di Arezzo".
Dopo alcune stagioni in Serie C, il 16 giugno 2010 la società comunica sul suo sito di non essere in grado di adempiere agli impegni previsti per il 25 giugno 2010 che consentirebbero il regolare proseguimento della gestione[5].
A seguito della mancata iscrizione, la squadra viene rifondata con il nome temporaneo di Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Arezzo: Marco Massetti ricopre il ruolo di presidente.[6] Nel corso della stessa stagione la proprietà passa di mano ad una cordata di cui fa parte l'attore Luca Zingaretti, assistita dal commercialista romano Genesio Severini. I ruoli della squadra vengono riformulati con Walter Martucci direttore generale, Abel Balbo consulente tecnico e Maurizio Coppola allenatore. Gli amaranto arrivano al nono posto, rimontando sul finire di campionato dopo un inizio molto difficile. Nel frattempo la società cambia denominazione in Unione Sportiva Dilettantistica Arezzo.
Ad inizio 2013 la proprietà della squadra cambia ancora, nuovo presidente è Mauro Ferretti.
La stagione 2013-2014 inizia con una nuova ristrutturazione societaria. Il ruolo di direttore generale è affidato a Daniele Diomede, mentre la panchina va a Davide Mezzanotti che nel corso della stagione è stato esonerato e sostituito da Andrea Chiappini. Ad aprile, viene affidato il ruolo di direttore generale a Danilo Pagni con il conseguentemente allontanamento di Daniele Diomede dalla società. Il 4 maggio, a seguito delle dimissioni annunciate da Chiappini, la squadra viene affidata al vice allenatore Stefano Cardinali. La squadra chiude il torneo con 64 punti, al terzo posto alle spalle di Pistoiese e Foligno.
Alla vigilia della stagione 2014-2015, la società viene ripescata nel girone A della Lega Pro[7][8], per sostituire il L.R. Vicenza, a sua volta ripescato in Serie B in sostituzione del Siena, estromesso a seguito del dissesto finanziario.
Dopo un'annata esaltante, nel 2015-2016 la squadra di mister Capuano termina la stagione al nono posto, riuscendo ad ottenere un'insperata qualificazione alla Coppa Italia 2015-2016. Nella stagione 2016-2017, sotto la guida di Stefano Sottili, l'Arezzo si piazza quarto nel girone A di Lega Pro e si qualifica per i play-off, dove è sconfitto in casa ed eliminato dalla Lucchese (1-2) al primo turno. Dichiarata fallita il 15 marzo 2018, a causa di debiti pregressi non saldati per circa due milioni di euro[9][10][11][12], in seguito alla concessione dell'esercizio provvisorio la squadra, guidata da Massimo Pavanel, conquista la salvezza diretta, nonostante i 15 punti di penalizzazione accumulati per varie inadempienze.[13][14] Il 6 maggio i curatori fallimentari annunciano il passaggio dell'azienda sportiva alla neonata Società Sportiva Arezzo, facente capo agli imprenditori Giorgio La Cava e Massimo Anselmi ed al comitato dei tifosi Orgoglio Amaranto.[15]
Nell'agosto del 2020, Giorgio La Cava cede le sue quote alla Mag Servizi, società che gestisce diverse realtà tra cui la New Energy che diventerà lo sponsor principale del Club. Inizialmente affida la società al Dott. Fabbro Riccardo nella qualifica di Direttore Generale e a Roberto Muzzi per la parte sportiva (che appare come Resp del Settore Giovanile essendo privo di altre qualifiche dirigenziali) il quale nomina prima Giuseppe di Bari nel ruolo di Direttore Sportivo e poi il Mister Alessandro Potenza. Solo dopo 5 giornate verranno tutti esonerati ma non Roberto Muzzi, il quale sceglie ancora De Vito e Camplone come nuova accoppiata.[senza fonte] Al termine del campionato, la squadra retrocede in Serie D.
Nella stagione sportiva 2021-2022, la presidenza del club passa all'imprenditore Guglielmo Manzo.[senza fonte]
Nell'annata 2022-2023, la squadra, guidata da Paolo Indiani, vince il girone E della Serie D con tre giornate d'anticipo, ottenendo così una nuova promozione in Serie C dopo due anni.[16][17]
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria della Società Sportiva Arezzo |
---|
|
Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Simboli ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Centro di allenamento
[modifica | modifica wikitesto]Attualmente la S.S. Arezzo tiene i suoi allenamenti nell'anti-stadio, formato da due campi in erba naturale. Inoltre, l'Arezzo possiede il Centro Sportivo "Le Caselle", dove si trovano un campo a undici in erba naturale e uno in erba sintetica. Ci sono anche due campi da calciotto e uno da calcetto. Questo, tuttavia, è attualmente utilizzato dal settore giovanile.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Dal sito internet ufficiale della società.[19]
- Consiglio di Amministrazione
- Guglielmo Manzo - Presidente
- Sabatino Selvaggio - Amministratore delegato
- Paolo Giovannini - Direttore generale e responsabile dell’area tecnica
- Aniello Cutolo - Direttore Sportivo
- Elisa Panichi - Segretaria
- Settore giovanile
- Area medica
- Egidio Giusti - Responsabile area medica
- Marco Bartolucci - Medico
- Andrea Bonacci - Medico
- Claudio Catalani - Medico
- Marco Benini - Fisioterapista
- Salvatore Gnisci - Fisioterapista
- Paolo Tirinnanzi - Psicologo
- Area comunicazione e marketing
Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito i fornitori tecnici e gli sponsor ufficiali.[20]
Cronologia degli sponsor tecnici
|
Cronologia degli sponsor ufficiali
|
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1924-1930 Giuseppe Giannini
- 1930-1933 ...
- 1933-1936 Inattivo
- 1936-1938 ...
- 1938-1939 Italo Rossi
- 1939-1940 Luigi Cevenini
- 1940-1941 Guido Lenzi
- 1941-1942 Franz Hänsel (1ª-?ª)
- 1942-1943 Aldo Pignatelli
- 1943-1945 Inattivo
- 1945-1947 Italo Rossi
- 1947-1948 Felice Romano (1ª-?ª)
- Árpád Hajós (?ª-30ª)
- 1948-1949 Piero Andreoli
- 1949-1950 Árpád Hajós
- 1950-1951 Piero Andreoli
- 1951-1952 Bruno Biagini
- 1952-1953 Ottorino Dugini
- 1953-1954 Aldo Pignatelli (1ª-?ª)
- Arduino Romoli (?ª-30ª)
- 1954-1957 Giuseppe Andrei
- 1957-1958 Giuseppe Andrei (1ª-?ª)
- Manlio Bacigalupo (?ª-30ª)
- 1958-1959 Manlio Bacigalupo
- 1959-1960 Bruno Biagini
- 1960-1961 Umberto Mannocci
- 1961-1963 Mario Caciagli
- 1963-1964 Aredio Gimona
- 1964-1966 Cesare Meucci
- 1966-1967 Cesare Meucci (1ª-15ª)
- Biagio Dreossi (16ª)
- Roberto Lerici (17ª-38ª)
- 1967-1970 Omero Tognon
- 1970-1973 Dino Ballacci
- 1973-1974 Andrea Bassi (1ª)
- Mario Rossi (2ª-38ª)
- 1974-1975 Graziano Landoni (1ª-10ª)
- Mario Rossi (11ª-38ª)
- 1975-1976 Lauro Toneatto
- 1976-1978 Dino Ballacci
- 1978-1979 Dino Ballacci (1ª-28ª)
- Mario Rossi (29ª-34ª)
- 1979-1980 Piero Cucchi
- 1980-1981 Piero Cucchi (1ª-7ª)
- Antonio Angelillo (8ª-34ª)
- 1981-1984 Antonio Angelillo
- 1984-1985 Enzo Riccomini (1ª-23ª)
- Giuseppe Chiappella (24ª-32ª)
- Mario Rossi (33ª-38ª)
- 1985-1986 Mario Russo (1ª-16ª)
- Enzo Riccomini (17ª-38ª)
- 1986-1987 Enzo Riccomini
- 1987-1988 Bruno Bolchi (1ª-21ª)
- Antonio Angelillo (22ª-38ª)
- 1988-1989 Rosario Rampanti (1ª-?ª)
- Alfredo Magni (?ª-34ª)
- 1989-1990 Alfredo Magni (1ª-?ª)
- Giovan Battista Benvenuto (?ª-34ª)
- 1990-1991 Giovan Battista Benvenuto (1ª-6ª)
- Domenico Neri (7ª-34ª)
- 1991-1992 Domenico Neri
- 1992-1993 Domenico Neri (1ª-5ª)
- Aldo Cerantola (6ª)
- Domenico Neri (7ª-11ª)
- Mario Rossi (12ª)
- Antonio Pasinato (13ª-18ª)
- Mario Rossi (19ª-27ª)
- 1993-1994 Vittorio Marini (1ª-?ª)
- Pietro Fontana (?ª-34ª)
- 1994-1995 Ennio Pellegrini (1ª-?ª)
- Giuseppe Pellicanò (?ª-34ª)
- 1995-2000 Serse Cosmi
- 2000-2001 Antonio Cabrini
- 2001-2002 Gian Cesare Discepoli (1ª-8ª)
- Enzo Ferrari (9ª-26ª)
- Mario Colautti (27ª-31ª)
- Giuseppe Pellicanò (32ª-34ª e play-out)
- 2002-2003 Paolo Beruatto (1ª-14ª)
- Silvano Fiorucci (15ª-18ª)
- Paolo Beruatto (19ª-27ª)
- Silvano Fiorucci (28ª-32ª)
- Carlo Florimbi (33ª-34ª)
- 2003-2004 Mario Somma
- 2004-2005 Pasquale Marino (1ª-28ª)
- Marco Tardelli (29ª-34ª)
- Pasquale Marino (35ª-42ª)
- 2005-2006 Elio Gustinetti
- 2006-2007 Antonio Conte (1ª-9ª)
- Maurizio Sarri (10ª-21ª)
- Antonio Conte (22ª)
- Maurizio Sarri (23ª-28ª)
- Antonio Conte (29ª-42ª)
- 2007-2008 Luciano De Paola (1ª-10ª)
- Stefano Cuoghi (11ª-24ª)
- Fabio Fraschetti (25ª-34ª)
- 2008-2009 Marco Cari (1ª-23ª)
- Guido Ugolotti (24ª-28ª)
- Marco Cari (29ª-34ª e play-off)
- 2009-2010 Leonardo Semplici (1ª-13ª)
- Giuseppe Galderisi (14ª-31ª)
- Leonardo Semplici (32ª-34ª e andata play-off)
- Giuseppe Galderisi (ritorno play-off)
- 2010-2011 Marco Carrara (1ª-6ª)
- Fabrizio Fratini (7ª-12ª)
- Maurizio Coppola (13ª-34ª)
- 2011-2012 Abel Balbo (1ª-9ª)
- Michele Bacis (10ª-34ª e play-off)
- 2012-2013 Abel Balbo (1ª-9ª)
- Michele Bacis (10ª-21ª)
- Federico Nofri Onofri (22ª-34ª)
- 2013-2014 Davide Mezzanotti (1ª-23ª)
- 2014-2015 Ezio Capuano
- 2015-2016 Ezio Capuano (1ª-31ª)
- Giovanni Bucaro (32ª-34ª)
- 2016-2017 Stefano Sottili
- 2017-2018 Claudio Bellucci (1ª-4ª)
- 2018-2019 Alessandro Dal Canto
- 2019-2020 Daniele Di Donato
- 2020-2021 Alessandro Potenza (1ª-5ª)
- Andrea Camplone (6ª-19ª)
- Roberto Stellone (20ª-38ª)
- 2021-2022 Marco Mariotti (1ª-10ª)
- Andrea Sussi (11ª-18ª)
- Marco Mariotti (19ª-34ª e play-off)
- 2022- Paolo Indiani
- 1923-1930 Giuseppe Giannini
- 1930-1934 Umberto Bondi
- 1934-1938 Fausto Bianconi
- 1938-1943 Guido Bonaccini
- 1943-1945 Inattivo
- 1945 Elio Bottarelli
- 1946-1950 Battello Lucioli
- 1950-1951 Fausto Bianconi
- 1951-1953 Battello Lucioli
- 1953-1956 Giuseppe Peruzzi
- 1956-1961 Simeone Golia
- 1961-1964 Mario Lebole
- 1964-1970 Simeone Golia
- 1970-1975 Luigi Montaini
- 1975-1978 Gustavo Braconi
- 1978-1979 Donato Geppetti
- 1979-1986 Narciso Terziani
- 1986-1989 Benito Butali
- 1989-1990 Alberto Farsetti
- 1990-1992 Mauro Bianchini
- 1992-1993 Piero Mancini
- 1993-1998 Francesco Graziani
- 1998-2000 Giovanni Bovini
- 2000-2010 Piero Mancini
- 2010 Marco Massetti
- 2010-2013 Genesio Severini
- 2013-2017 Mauro Ferretti
- 2018-2020 Giorgio La Cava
- 2020-2021 Fabio Gentile
- 2021- Guglielmo Manzo
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni interregionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 3
- Serie C1: 2
- 1995-1996 (girone E)
- Serie D: 1
- 2022-2023 (girone E)
Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- 1927-1928 (girone A)
- 1925-1926 (girone A)
- Promozione: 1
- 1955-1956 (girone B)
Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- 2020-2021
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2º | Serie B | 16 | 1966-1967 | 2006-2007 | 16 |
3º | Prima Divisione | 2 | 1931-1932 | 1932-1933 | 54 |
Serie C | 31 | 1938-1939 | 2024-2025 | ||
Serie C1 | 16 | 1978-1979 | 2007-2008 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2008-2009 | 2009-2010 | ||
Lega Pro | 3 | 2014-2015 | 2016-2017 | ||
4º | Seconda Divisione | 2 | 1928-1929 | 1929-1930 | 9 |
IV Serie | 2 | 1952-1953 | 1956-1957 | ||
Campionato Interregionale - Prima Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Serie C2 | 2 | 1996-1997 | 1997-1998 | ||
Serie D | 2 | 2021-2022 | 2022-2023 | ||
5º | Campionato Nazionale Dilettanti | 3 | 1993-1994 | 1995-1996 | 7 |
Serie D | 4 | 2010-2011 | 2013-2014 |
Partecipazione alle coppe
[modifica | modifica wikitesto]Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 30 | 1938-1939 | 2020-2021 | 30 |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 6 | 1975-1976 | 1980-1981 | 30 |
Coppa Italia Serie C | 19 | 1981-1982 | 2023-2024 | |
Coppa Italia Lega Pro | 5 | 2008-2009 | 2016-2017 | |
Supercoppa di Lega di Serie C | 1 | 2004 | 1 | |
Coppa Italia Serie D | 6 | 2010-2011 | 2022-2023 | 6 |
Poule Scudetto | 2 | 1995-1996 | 2022-2023 | 2 |
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]I primi striscioni risalgono al 1975 con Ultras e Commandos Pantere, ad Arezzo il tifo organizzato nasce ufficialmente nel 1977, con il Commando ultrà Arezzo (CUA), poi affiancato in un primo tempo dagli Eagles e dai Fighter, poi dalla Gioventù Amaranto (GA) e dai Fedayn sempre ad inizio anni 80 nasceranno i Bacco's sons e gli Avengers. Questa bipartizione del tifo amaranto, frutto anche di diversi orientamenti ideologici (il CUA, Fedayn ed Avengers erano di sinistra, mentre gli Eagles e la GA di destra), all'interno della curva aretina si ripeterà anche successivamente. Nei successivi anni 80-90 compariranno altri striscioni come i Boys, Teste matte terontola (TMT), Ingovernabili, Beskie, Viking, Botoli ringhiosi, Devils, Gruppo autonomo, Fossa etrusca, Incivili, Crazy gang, Incazzati, Rebels, Due giugno drunk, oggi gruppi non più esistenti perché sciolti o uniti ad altri. Nel 1993 il Commando ultrà Arezzo si scioglie e il 17 dicembre 1995 nascono dalle ceneri del CUA gli Ultras Arezzo, che sono alla "guida" della tifoseria aretina coordinando cori e coreografie (apolitico) ed gli Old fans club (OFC), i membri più anziani del CUA. La Fossa Arezzo, trae invece origine dalla fusione di alcuni gruppi storici come i Fedayn, il Gruppo Autonomo e la Fossa Etrusca: è attualmente il gruppo più numeroso della curva amaranto insieme agli Ultras. Dalla stagione 2008 il gruppo si è spostato nel centrosinistra della curva, e dirige insieme agli Ultras il tifo amaranto. Il gruppo Arezzo Ovunque, nato il 18 dicembre 1994, è tornato in Curva Sud dopo il rifacimento della stessa ed una breve parentesi in Maratona. Gruppi formati più recentemente da più di una decina di anni sono il 10 Settembre 1923 (ex Io ed i miei amici con l'unione di altre piccole realtà presenti in curva) e Vecchia Guardia, che tutt'oggi condividono le gradinate della sud con Ultras, Fossa ed Arezzo Ovunque. Devils e OFC già da diverse stagioni non espongono più la loro pezza. Oggi il tifo a differenza degli anni 80-90 si dichiara apolitico e non vengono esposti simboli di nessuno schieramento durante le partite.
La curva sud prende nome da Lauro Minghelli capitano dell'Arezzo morto di SLA nel 2004, che ogni anno viene ricordato dai tifosi amaranto.
Una caratteristica peculiare della curva aretina è la fusione fra stile italiano e inglese. La presenza di tifosi allo stadio oscilla fra i 2 000 e i 3 500 spettatori, con punte anche di 5 000 presenze nei derby o nelle partite importanti. Il record di presenze è stato di 17 000 spettatori nella gara interna contro il Perugia (9 maggio 1971) del campionato 1970-1971, nonostante all'epoca lo Stadio aretino potesse contenerne circa 15 000. Il risultato finale di quella partita fu 2-1 per l'Arezzo.
Gemellaggi e rivalità
[modifica | modifica wikitesto]La tifoseria dell'Arezzo ha alcune amicizie sciolte sono quella fra gli Ultras Arezzo con gli ex Friulani al seguito, con gli Ultras dell'Udinese[23][24] e con quelli del Chieti.
Si registra un'amicizia con gli ultras della Roma, nata dapprima a livello personale e di gruppo (CUCS con Fossa, Fedayn con Ultras, Mods e Crew con OFC), esplosa poi in maniera trasversale tra le tifoserie, con striscioni dedicati gli uni agli altri esposte nelle gradinate altrui.
La Fossa negli anni ha consolidato una grande amicizia con i sostenitori del Venezia[23][24] (ex-GATE 22). Anche con la tifoseria della Salernitana[23][24] si è venuto a creare un rapporto di reciproca stima ed amicizia culminato domenica 13 gennaio 2008 in occasione della partita tra amaranto e granata giocata ad Arezzo. In questa occasione gli ultrà di casa hanno ospitato quelli campani prima dell'incontro. La tifoseria aretina ha avuto amicizie anche con Sangiovannese[25] (fino al 2003), Prato (fino al 1988) e Viterbese (fino al 1999).
Le rivalità più sentite dai tifosi aretini sono quelle con il Siena[23][24][25][26] e con le due squadre umbre. In particolar modo il derby con il Perugia,[23][24][25][26] che va avanti ormai da diversi decenni e, in misura minore, con la Ternana.[23][24] Anche in Toscana esistono altre ostilità, specialmente con il Livorno[23][24][25][26] (con il quale l'Arezzo condivide il colore amaranto) e il Montevarchi.[24][25] Altre rivalità minori, ma sempre sentite, sono quelle con i tifosi di Cesena,[23][24] Pisa,[23][24][25][26] Modena,[23][25][26] Massese,[24][25] Fiorentina,[24][25] Foligno,[23][24] Gubbio,[23][24] Maceratese[23][24] e Catanzaro.[23][24][27][28][29][30] Sentite sono anche le rivalità con lo Spezia[23][25] e la Juventus, ma — soprattutto nei confronti della società piemontese, da sempre particolarmente amata nella città toscana — createsi quando all'ultima giornata del campionato di Serie B 2006-2007, i bianconeri, già matematicamente vincitori del campionato cadetto, si lasciarono battere per 2-3 dai liguri a Torino, condannando l'Arezzo alla retrocessione diretta in C1.
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]La rosa tratta dal sito ufficiale è aggiornata al 2 settembre 2024[31].
|
|
Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]- Emanuele Troise - Allenatore
- Domenico Di Cecco - Allenatore in seconda
- Maurizio Pecorari - Preparatore atletico
- Francesco Franzese - Preparatore dei portieri
- Domenico Scognamiglio - Match analyst
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Arezzo Calcio. Presentate maglie e nuovo sponsor. Adidas: 'Orgogliosi di avere un sponsor aretino' Archiviato il 26 settembre 2013 in Internet Archive.. arezzocalcio.com
- ^ Euronics e U.S. Arezzo, finalmente la maratona è coperta. usarezzo.it.
- ^ Cfr. Il sito ufficiale del comitato
- ^ Gazzetta dello Sport. Conte: "La Juve? Rispetto i tifosi, non la squadra". gazzetta.it.
- ^ Comunicato [collegamento interrotto], su archivio, arezzocalcio.it, 16 giugno 2010. URL consultato il 17 giugno 2010.
- ^ Massetti iscrive l'Arezzo alla D, Sili contatta anche Pelagatti Archiviato il 26 settembre 2013 in Internet Archive.. coloreamaranto.it.
- ^ L'Arezzo ammesso al campionato di Lega Pro, su FIGC. URL consultato il 4 settembre 2014.
- ^ L'Arezzo finalmente torna tra i professionisti, su Arezzo Calcio. URL consultato il 4 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
- ^ Arezzo, conti choc ma nessuna istanza di fallimento: esercizio provvisorio difficile lanazione.it
- ^ Orgoglio Amaranto: "Debiti per 2,2 milioni". Ecco quanto serve per salvare l'Arezzo lanazione.it
- ^ Arezzo nel caos: presentata un’istanza di fallimento calcioefinanza.it
- ^ Arezzo, c’è la sentenza: fallimento ed esercizio provvisorio subordinato al pagamento degli stipendi Archiviato il 7 maggio 2018 in Internet Archive. arezzonotizie.it
- ^ Stipendi ancora non pagati: nuova penalizzazione di sei punti per l’Arezzo calcioefinanza.it
- ^ Impresa amaranto a Carrara: l’Arezzo soffre e resiste. Cellini segna il gol salvezza (0-1) arezzonotizie.it
- ^ Comunicato della Società usarezzo.it
- ^ Paolo Indiani, dieci e lode con l'Arezzo, su SerieD24, 16 aprile 2023. URL consultato il 17 aprile 2023.
- ^ Daniel Uccellieri, Arezzo, scatta la festa: 3-1 con la Pianese e promozione matematica in Serie C, su TUTTOmercatoWEB.com, 16 aprile 2023. URL consultato il 17 aprile 2023.
- ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2004. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
- ^ Organigramma, su ssarezzo.it, http://www.ssarezzo.it/. URL consultato il 13/04/2023.
- ^ Maglie Arezzo, http://magliamatchworn.altervista.org/. URL consultato il 10 aprile 2016.
- ^ Tramite Linea Oro Sport
- ^ Ufficiale: Gimet Brass & Galvamet e Arezzo ancora insieme, http://www.arezzocalcio.com/, 12 giugno 2014. URL consultato il 12 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Tifoseria aretina Archiviato il 22 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Scheda tifoseria aretina
- ^ a b c d e f g h i j Tifoserie toscane Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive.
- ^ a b c d e Tifonet
- ^ Scontri ad Arezzo, colpo di scena, su uscatanzaro.net, http://www.uscatanzaro.net/, 18 giugno 2004. URL consultato il 4 luglio 2014.
- ^ Arrestati 17 tifosi del Catanzaro per i gravi incidenti di Arezzo, su ricerca.gelocal.it, http://ricerca.gelocal.it/, 25 maggio 2004. URL consultato il 4 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ Tafferugli ad Arezzo Chiesta la condanna per 9 tifosi giallorossi, su soveratoweb.com, http://www.soveratoweb.com/, 4 luglio 2009. URL consultato il 4 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ CALCIO: AREZZO, 19 TIFOSI DEL CATANZARO ARRESTATI PER SCONTRI, su www1.adnkronos.com, http://www1.adnkronos.com/, 24 maggio 2004. URL consultato il 4 luglio 2014.
- ^ ROSA SS AREZZO, su Transfermarkt.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su SS Arezzo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ssarezzo.it.
- (DE, EN, IT) Società Sportiva Arezzo, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Società Sportiva Arezzo, su eu-football.info.
- Orgoglio Amaranto, su orgoglioamaranto.it.