Utente:Vengo dalla Luna

Prima di tutto, parlando di COI, vorrei ricordardare che le linee guida sono relative alla sola scrittura delle voci e, se comunque si vuole forzare di volerlo applicare al sottoscritto, la rappresentatività dell'utente agente deve derivare dal ruolo o dall'incarico di rappresentanza o interesse dell'organizzazione. Io sono libero e pensante, e, come tecnico, non ho mai avuto nessun ruolo né politico, né dirigenziale, né di raccolta, diffusione o manipolazione di informazioni che qualcuno, invece, mi avrebbe voluto attribuire. E tanto per chiarire ancora meglio le cose, sono un collaboratore di una azienda privata britannica. Voler attribuire al sottoscritto un conflitto di interessi è come voler accusare un giardiniere che lavora per un'azienda appaltatrice per la manutenzione dei giardini del Comune di Roma di contiguità col partito di appartenenza del sindaco del comune stesso. Neanche le linee giuda in discussione, relative a INVOLVED, vanno a sfiorare la mia contribuzione. Avere la pagina su sé stessi, o anche avere solo citato il proprio libro come fonte quando di questo se ne sono vendute qualche dozzina di copie, significa avere una visibilità più alta nelle ricerche attraverso i motori di ricerca dato che Teknopedia è uno dei siti più visitati al mondo. Questi sono i contributi in COI, quando l'interesse personale va in conflitto con gli interessi del progetto.

Per chiarire inoltre la mia "sparizione", a causa di questo presunto conflitto di interessi, sono stato protagonista di uno scoop (?!?) giornalistico e ho ricevuto, oltre che false accuse anche minacce personali e intrusioni nella mia vita privata. A corredo di tutto questo ho visto qua e là qualche leone da tastiera pronto ad azzannare e mi sono ben guardato di interloquirci. Ci sono state, quindi verità supposte da un giornale e imbeccate a vari signor XXX da una parte, ma anche realtà taciute da parte mia, questo però al solo scopo di tutelare la mia vita privata e la mia famiglia.

Ai più risulta molto strano come possa essere possibile che chi in un qualche modo gestisce Teknopedia sia un volontario senza interessi reconditi, senza avere nessuno che lo paga o un padrone ideologico che gli impone il pensiero. Ma anche se qualcuno crede al grande fratello orwelliano, o predica il complottismo tanto in voga in questi giorni e, perché no, crede pure che la terra è piatta, faccia pure, ma sappia che con Teknopedia non si è arricchito mai nessuno, neanche il suo fondatore. La reputazione si costruisce col lavoro serio e con l'indipendenza di pensiero, e il mio unico cruccio è stato di pestare i piedi a qualcuno, quando quei piedi non dovevano stare lì. Per il resto, con o senza tastini sono libero e, soprattutto, ho una bellissima vita fuori Teknopedia, cosa che, evidentemente, ad altri manca.

Il futuro si configura come il presente. Contribuisco e continuerò a contribuire come del resto fanno quelli che non dovrebbero farlo perché allontanati dal progetto. Io, al contrario, me ne vado, volontariamente, spontaneamente, e quindi senza il rischio che i miei prossimi contributi possano risultare, come si dice da queste parti, in evasione. Quando un giornale o quando i social raccontano la propria verità non c'è difesa che tenga, il giudizio arriva rapido, perentorio e inappellabile. Chi, dall'effimero pulpito della rete e chi nel gregge mediaco mi ha giudicato, qualsiasi cosa avessi detto non avrebbe ascoltato quindi meglio così, mi sono eclissato. E vorrei che il mio nome rimanesse nell'ombra anche se è stato richiamato e utilizzato con veemente abbondanza durante episodi di riconferme che non mi vedevano interessato se non in modo estremamente marginale.

Mi è stato dato dell'ignorante perché non sapevo chi fosse un certo personaggio senza che nessuno potesse mai pensare che, nonostante lo conoscessi bene, non me ne poteva fregare assolutamente nulla, anzi men che meno di nulla. Sono stato colpevolizzato perché sparito reo di chissà quale trama internazionale senza pensare che lo ho fatto per allontanare da me, dalla mia famiglia e dalle persone per cui lavoro tutto il fango che mi era stato promesso o, quantomeno, prefigurato. E che puntualmente è arrivato a mezzo stampa: ma guarda un po' a volte la vita che sorprese che ti fa! Sono stato dipinto come vittima degli amministratori di Teknopedia quando quel famoso blocco è stato deciso da me in piena autonomia a causa di un utente che aveva promesso come condizione sine-qua-non per essere riammesso, che si sarebbe tenuto lontano da certe voci e non lo ha fatto. Solo ed esclusivamente sulla base di quella promessa palesemente non mantenuta, è scattato il blocco. E in un attimo il gregge si è affollato mentre il capobranco si beava dei suoi effimeri successi.

Saluto tutti, ma proprio tutti, non solo quelli che la pensano come me. Di destra, di sinistra, di centro, anarchici e neofascisti. Pro o contro chiunque. Servi, padroni e spiriti liberi. Inclusionisti, cancellazionisti e write-only. Atei, agnostici, veterocattolici, musulmani e pastafariani. Chiedo scusa se ho tralasciato qualcuno. Arrivederci, forse mi ritroverete da IP o forse con un nickname preso in prestito magari da un pirata, quello che è certo è che ci sono e che continuerò ad esserci, più forte come persona e ancora più indipendente di quanto già non fossi. Saluto anche chi, allontanato da Teknopedia, si è rifugiato in una propria wiki o ha aperto un blog ritrovandosi in compagnia di altri allontanati dal progetto discutendo ciclicamente, come degli umarell di fronte a un cantiere edile, di quanto sono brutti, sporchi, cattivi e corrotti gli amministratori. Mi verrebbe da definirli "rosiconi" ma, il termine, è già stato usato.