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Utente:Harima Kenji/Sandbox2
Bae Myung-hoon[1], in hangŭl: 배명훈 (Busan, 5 giugno 1978), è uno scrittore di fantascienza, romanziere e saggista coreano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]mmm
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- McGlue (2014)
- Eileen (Eileen, 2015); traduzione di Gioia Guerzoni, Mondadori, 2017 ISBN 8804661852
- Il mio anno di riposo e oblio (My Year of Rest and Relaxation, 2018); traduzione di Gioia Guerzoni, Feltrinelli, 2019, ISBN 1787330419
- La morte in mano (Death in her hands, 2020); traduzione di Gioia Guerzoni, Feltrinelli, 2020, ISBN 8807033887
Racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Medicine, pubblicato su Vice, 1 dicembre, 2007
- Disgust, pubblicato su The Paris Review, No. 202, Fall 2012
- Bettering Myself, pubblicato su The Paris Review, No. 204, Spring 2013
- Malibu, pubblicato su Vice, 3 luglio, 2013
- The Weirdos, pubblicato su The Paris Review, No. 206, Fall 2013
- A Dark and Winding Road, pubblicato su The Paris Review, No. 207, Winter 2013
- No Place for Good People, pubblicato su The Paris Review, No. 209, Summer 2014
- Slumming, pubblicato su The Paris Review, No. 211, Winter 2014
- Nothing Ever Happens Here, pubblicato su Granta, 131, Spring 2015
- The Surrogate, pubblicato su Vice, 5 giugno, 2015
- Dancing in the Moonlight, pubblicato su The Paris Review, No. 214, Fall 2015
- The Beach Boy, pubblicato su The New Yorker, 4 gennaio, 2016
- The Locked Room, pubblicato su The Baffler, No. 30, marzo 2016
- An Honest Woman, pubblicato su The New Yorker, 24 ottobre, 2016
- Brom, pubblicato su Granta, 139, 2017
Antologie di racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Nostalgia di un altro mondo (Homesick for Another World, 2017); traduzione di Gioia Guerzoni, Feltrinelli, 2018 ISBN 8807032899
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- Anything to Make You Happy, pubblicato su Lucky Peach, maggio 2015
- How to Shit, pubblicato su The Masters Review, ottobre 2015
- Coyotes, the Ultimate American Tricksters, pubblicato su The New Yorker, luglio 2016
Stile e influenze
[modifica | modifica wikitesto]I personaggi che popolano i suoi racconti vengono descritti con un distacco inquietante e con una prosa sobria ed ironica, rimandando al cosiddetto realismo sporco[2]: vite convenzionali e ordinarie, occupazioni in lavori insignificanti, cattive condizioni familiari, economiche o di salute, comportamenti autodistruttivi.
Appassionata lettrice sin dall'infanzia, tra le letture significative include le opere di Hermann Hesse, Gabriel García Márquez, Anaïs Nin, Ernest Hemingway, James Baldwin[3], Charles Bukowski, Joyce Carol Oates[4] e la rivista sperimentale Quarterly[5], fondata da Gordon Lish.
Moshfegh considera la lettura del racconto di Guy de Maupassant La collana, un momento chiave nella sua formazione di lettrice e scrittrice, che l'ha portata ad amare il racconto come forma narrativa.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Bae" è il cognome.
- ^ (EN) Homesick for Another World by Otessa Moshfegh, in The Rumpus.net, 31 gennaio 2017. URL consultato il 23 luglio 2018.
- ^ (EN) Ottessa Moshfegh: By the Book. URL consultato il 22 luglio 2018.
- ^ (EN) Kate Kellaway, Ottessa Moshfegh: I didn’t set out to write Eileen as a noir novel, su the Guardian, 28 febbraio 2016. URL consultato il 22 luglio 2018.
- ^ a b Ottessa Moshfegh by Lorin Stein - BOMB Magazine, su bombmagazine.org. URL consultato il 22 luglio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ‘Eileen,’ by Ottessa Moshfegh Recensione di Eileen pubblicata sul New York Times
- (IT) La bruttina Eileen si sente rinascere nel riformatorio Recensione di Eileen su Tuttolibri
- (IT) Una speciale alchimia di abominio e tenerezza Recensione di Nostalgia di un altro mondo su il Manifesto
- (EN) Ottessa Moshfegh’s Painful, Funny Novel of a Young Woman’s Chemical Hibernation Recensione di My Year of Rest and Relaxation su The New Yorker
- (EN) Ottessa Moshfegh Reads “An Honest Woman” Ottessa Moshfegh legge il racconto An Honest Woman nel podcast The Writer’s Voice: Fiction from the Magazine