Stazione di Nurallao
Nurallao stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Nurallao |
Coordinate | 39°47′24.23″N 9°05′03.13″E |
Altitudine | 447 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Isili-Sorgono |
Storia | |
Stato attuale | attiva per usi turistici |
Attivazione | 1889 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione ferroviaria passante in superficie |
Binari | 3 |
La stazione di Nurallao è una stazione ferroviaria posta nell'omonimo comune lungo la linea ferroviaria Isili-Sorgono, dal 1997 utilizzata esclusivamente come ferrovia turistica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della stazione di Nurallao si ricollegano a quelle della ferrovia Isili-Sorgono: lo scalo fu infatti tra quelli realizzati durante la fase di costruzione della linea dalla Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, che inaugurò la struttura il 1º aprile 1889[1][2] in contemporanea all'attivazione del tronco Isili-Meana Sardo. La SFSS fu il primo gestore dell'impianto, ruolo che mantenne sino al 1921, anno di passaggio della concessione alla Ferrovie Complementari della Sardegna, a cui seguì nel 1989 la Ferrovie della Sardegna. Sotto l'amministrazione delle FdS la Isili-Sorgono fu chiusa al traffico ordinario a partire dal 16 giugno 1997[3], venendo destinata all'esclusivo impiego turistico legato al progetto Trenino Verde: da allora la stazione di Nurallao è in disuso e priva di traffico per buona parte dell'anno, fatto salvo il periodo estivo. L'impianto dal 2010 è gestito dall'ARST.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Posta su una collina a ridosso dell'abitato di Nurallao, la stazione è di tipo passante e comprende complessivamente tre binari[4] a scartamento da 950 mm, di cui il primo di corsa e dotato di banchina. Da esso si diramano un binario di incrocio[4], passante, ed un tronchino[4] che serviva il dismesso scalo merci della struttura, dotato anche di un piano caricatore ancora presente nell'area.
Nella stazione è presente un fabbricato viaggiatori a pianta rettangolare e sviluppo su due piani, dotato di tetto a falde in laterizi e tre accessi sul lato binari[4].
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1997 la stazione di Nurallao è utilizzata esclusivamente per le relazioni turistiche del Trenino Verde, effettuabili su richiesta delle comitive dei turisti nel corso dell'intero anno oltre che secondo un calendario tra la primavera e l'autunno, che vede la maggior frequenza di treni nel periodo estivo. Con riferimento all'estate 2017[5] la stazione è collegata da una coppia di corse domenicali aventi come estremi le stazioni di Mandas e Sorgono.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione è dotata di servizi igienici e di un bar, ubicato nei locali della ex sala d'attesa dello scalo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Altara, p. 168.
- ^ Ogliari, p. 515.
- ^ Cronistoria delle FdS - Ferrovie della Sardegna, su digilander.libero.it. URL consultato il 5 luglio 2017.
- ^ a b c d Sardegna foto aeree, su Sardegnageoportale.it, Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato il 7 luglio 2017.
- ^ Viaggio con il Trenino Verde sulla linea Mandas – Sorgono (PDF), su treninoverde.com. URL consultato il 5 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Nurallao