Myotis punicus
Vespertilio maghrebino | |
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Myotis punicus | |
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Myotinae |
Genere | Myotis |
Specie | M.punicus |
Nomenclatura binomiale | |
Myotis punicus Felten, Spitzenberger, & Storch, 1977 | |
Areale | |
Il vespertilio maghrebino (Myotis punicus Felten, Spitzenberger, & Storch, 1977) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso in Africa settentrionale e in Europa.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza totale tra 107 e 139 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 53 e 65 mm, la lunghezza della coda tra 47 e 62 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 15 mm, la lunghezza delle orecchie tra 22 e 27 mm e un peso fino a 33 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta, densa e lanosa e si estende fino alla base dell'uropatagio. Le parti dorsali sono marroni chiare, mentre le parti ventrali sono biancastre. La base dei peli è ovunque più scura. Le orecchie sono lunghe, larghe, con 7-10 pliche longitudinali nella superficie interna del padiglione auricolare e un lobo rotondo alla base del lobo esterno. Il trago è lungo, sottile e lanceolato. Le membrane alari sono marroni e attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, i quali sono di dimensioni normali. L'estremità della lunga coda si estende oltre l'ampio uropatagio. Il calcar è corto e privo di lobi di rinforzo.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia singolarmente o in gruppi fino a diverse migliaia di individui in grotte e miniere abbandonate. Durante gli accoppiamenti i maschi stabiliscono piccoli territori sulle volte delle grotte dove attraggono le femmine. Ogni maschio successivamente mantiene un piccolo harem di 1-4 femmine. Durante l'estate vengono stabiliti dei vivai che possono contenere fino a qualche migliaio di femmine gravide.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di grilli, scarafaggi, ragni e scorpioni catturati al suolo in zone aride o nelle foreste prive di sottobosco.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Danno alla luce un piccolo alla volta tra metà aprile e metà maggio.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nel Marocco nord-orientale, Algeria e Tunisia settentrionali, Libia nord-occidentale e sulle isole di Gozo, Corsica e Sardegna.
Vive in zone aride costiere e di alta montagna e nelle foreste diradate.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il declino del proprio habitat cavernicolo a causa dello sfruttamento e del disturbo umano e l'esistenza di un esiguo numero di colonie, classifica M.punicus come specie prossima alla minaccia di estinzione (Near Threatened). Nelle isole del Mediterraneo la popolazione stimata è di circa 7.000-9.000 individui.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Aulagnier, S., Juste, J., Karatas, A., Palmeirim, J. & Paunovic, M. 2008, Myotis punicus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis punicus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold & Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 978-88-89999-70-7.
- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Myotis punicus
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