La dama dei veleni
La dama dei veleni | |
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Paese | Italia |
Anno | 1979 |
Formato | miniserie TV |
Genere | giallo, fantastico |
Puntate | 3 puntate |
Durata | 60 min. cad. |
Lingua originale | italiano |
Dati tecnici | B/N |
Crediti | |
Regia | Silverio Blasi |
Soggetto | John Dickson Carr |
Sceneggiatura | Giovannella Gaipa |
Interpreti e personaggi | |
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Fotografia | Massimo Sallusti |
Musiche | Bruno Nicolai |
Scenografia | Emilio Voglino |
Costumi | Antonella Cappuccio |
Produttore esecutivo | Mario Angelo Ponchia |
Casa di produzione | Rai - Radiotelevisione Italiana |
Prima visione | |
Dal | 31 agosto 1979 |
Al | 14 settembre 1979 |
Rete televisiva | Secondo Programma |
La dama dei veleni è uno sceneggiato televisivo italiano del 1979 suddiviso in tre puntate per la regia televisiva di Silverio Blasi. Il soggetto è tratto dal romanzo “The Burning Court” (1937) di John Dickson Carr.
È stato trasmesso sul Secondo Programma (l'odierna Rai 2) dal 30 agosto al 14 settembre 1979.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Dario Gherardi, dirigente di una casa editrice, recatosi a Parigi per lavoro conosce casualmente una donna franco canadese di nome Marie D’Aubray, se ne innamora e la sposa. Di ritorno a casa dopo una giornata di lavoro sfoglia distrattamente un libro del criminologo Guido Santacroce edito dalla sua casa editrice, e vi trova l'immagine di una donna vissuta nel diciannovesimo secolo di nome anch'essa Marie D’Aubray ghigliottinata per veneficio nel 1861; la rassomiglianza con la moglie è impressionante e turbato ritorna nella villa di campagna in cui la coppia trascorre i week-end con il fermo intento di chiedere se vi è una ipotetica discendenza dalla donna della foto. Marie nega con fermezza.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La dama dei veleni fu girato nel 1978 a Roma e in alcune località del Lazio, tra cui Frascati e il Parco dei Mostri di Bomarzo.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- La scelta del bianco e nero – in un momento in cui la tv a colori aveva ormai preso il sopravvento – sembrerebbe dovuta probabilmente a ragioni di budget, ma forse anche alla volontà di inserirsi nel filone dei classici sceneggiati gotico-parapsicologici (“Il segno del comando”, “ESP”, “Malombra”, “Ritratto di donna velata”).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La dama dei veleni, su Vicolo Stretto.