Cycas canalis
Cycas canalis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Cycadaceae |
Genere | Cycas |
Specie | C. canalis |
Nomenclatura binomiale | |
Cycas canalis K.D. Hill, 1994 | |
Sinonimi | |
Cycas canalis canalis |
Cycas canalis K.D. Hill, 1994 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, endemica dell'Australia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una cicade con fusto eretto, alto sino a 3(-5) m e con diametro di 7-14 cm.
Le foglie, pennate, lunghe 60-105 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 15-25 cm; ogni foglia è composta da 100-170 paia di foglioline lanceolate, con margine intero, lunghe mediamente 10-20,5 cm, di colore blu (con l'invecchiamento diventano verdi), inserite sul rachide con un angolo di 40-90°.
È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare strobili terminali di forma ovoidale, lunghi 15-22 cm e larghi 8-12 cm ed esemplari femminili con macrosporofilli che si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto, con l'aspetto di foglie pennate che racchiudono gli ovuli, in numero di 2-4.
I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 34-40 mm, ricoperti da un tegumento di colore dall'arancio al marrone.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'epiteto specifico canalis fa riferimento alla sua diffusione lungo la costa nord-est del Territorio del Nord, nella Riserva Channel Point; è inoltre presente da ovest di Dorisvale fino alla Riserva Douglas Daly.
Prospera su vari terreni ben drenati, prevalentemente su quelli lateritici con presenza di foreste.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List classifica C. canalis come specie a rischio minimo (Least Concern)[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) K.D.Hill, Cycas canalis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN 0-88192-522-5.
- Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2012 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Cycas canalis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cycas canalis, in The Cycad Pages. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2013).