Allegria!
Allegria! | |
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Paese | Italia |
Anno | 1999-2001 |
Genere | game show |
Edizioni | 3 |
Puntate | 3 |
Durata | 110 min |
Lingua originale | italiana |
Realizzazione | |
Conduttore | Mike Bongiorno |
Narratore | Federico l'Olandese Volante |
Regia |
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Autori | Ludovico Peregrini, Dario Baudini e Giovanni Brasca |
Scenografia |
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Costumi | Nuccia Gatti |
Trucco | Rosanna Forte |
Fotografia | Franco Buso |
Produttore | Gino Bernini |
Produttore esecutivo | Carolina Borella |
Casa di produzione | RTI e Bongiorno Productions |
Rete televisiva | Canale 5 |
Allegria! è stato un quiz televisivo italiano andato in onda in prima serata su Canale 5 dal 1999 al 2001 per tre edizioni, con la conduzione di Mike Bongiorno. L'ultima edizione era intitolata Tutti in allegria.
Il programma
[modifica | modifica wikitesto]Si trattava di un quiz natalizio trasmesso per tre anni consecutivi nel mese di dicembre in prima serata e realizzato in diretta dal Teatro Nazionale di Milano, che vedeva sfidarsi in ogni edizione (ciascuna composta da una sola puntata) dei personaggi provenienti dalle reti Rai e Mediaset in prove e domande a tematica televisiva. La formula delle prime due edizioni riprendeva quella del Rischiatutto, mentre l'ultima edizione, trasmessa nel 2001, cambiò leggermente formula riprendendo il tema dei sondaggi d'opinione già proposti da Bongiorno in un altro quiz, Tutti x uno, del 1992.[1] Il montepremi conquistato dal vincitore a fine puntata veniva devoluto in beneficenza.
Il titolo del programma riprende il celebre motto del conduttore quando, nei suoi programmi, salutava i telespettatori, mentre la sigla strumentale è un pezzo di richiamo del brano La scatola dei tesori, tratto dal 39º Zecchino d'oro 1996.
Gli autori della trasmissione erano Ludovico Peregrini, Dario Baudini e Giovanni Brasca, mentre la voce fuori campo era quella di Federico l'Olandese Volante.[1]
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]La prima edizione è stata trasmessa in prima serata venerdì 10 dicembre 1999 e i concorrenti in gara erano Simona Ventura, Amadeus e Gerry Scotti, con la partecipazione del Gabibbo in qualità di "valletto" del conduttore, Mike Bongiorno.[2] Il programma ottenne un buon successo di pubblico, con una media di 5.785.000 telespettatori pari al 23,57% di share.[3]
La seconda edizione del programma è stata trasmessa domenica 17 dicembre 2000, con la partecipazione in gara come concorrenti di Michele Cucuzza, Enrico Papi e Marco Columbro.[4] La serata fu seguita da 5.082.000 spettatori, pari al 21,26% di share.[5]. Anche questa edizione ha visto la presenza del Gabibbo in qualità di “valletto”.
Il 23 dicembre 2001, sempre di domenica, è andata in onda la terza edizione della trasmissione, rinominata Tutti in allegria, sempre condotta da Mike Bongiorno in compagnia di Miriana Trevisan. In questa edizione il programma divenne una sfida tra la squadra composta da personaggi RAI (Pippo Baudo come caposquadra, Paola Saluzzi e Giancarlo Magalli) e quella dei personaggi Mediaset (Raimondo Vianello come caposquadra, Sandra Mondaini e Emilio Fede), ma c'è anche Telemontecarlo oltre a Rai e Mediaset ha avuto la squadra e c'è (Giuseppe Cristiano, come caposquadra e Heather Parisi).[6] Il montepremi finale di questa serata è stato devoluto a Emergency, associazione umanitaria di Gino Strada. La serata fu seguita da 3.985.000 telespettatori, pari al 17,75% di share.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Baroni, p. 9.
- ^ Bologna e Udinese ad alto rischio, in la Repubblica, 9 dicembre 1999. URL consultato il 9 maggio 2017.
- ^ Ascolti tv: Mike Bongiorno vince la serata, in AdnKronos, 11 dicembre 1999. URL consultato il 9 maggio 2017.
- ^ Canale 5: Mike Bongiorno in "Allegria", in AdnKronos, 16 dicembre 2000. URL consultato il 9 maggio 2017.
- ^ Audience: settimana record per Canale 5, in mediaset.it, 18 dicembre 2000. URL consultato il 9 maggio 2017.
- ^ Rai contro Mediaset. Sfida all'ultimo quiz, in la Repubblica, 23 dicembre 2001. URL consultato il 9 maggio 2017.
- ^ Audience: il TG5 delle ore 20 batte il Tg1, in mediaset.it, 24 dicembre 2001. URL consultato il 9 maggio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Raffaello Cortina Editore, 2005, ISBN 88-7078-972-1.