Dopo gli studi liceali nella Hiroshima Motomachi High School (dove ebbe modo di formarsi calcisticamente[2]), iniziò a lavorare alla Yawata Iron & Steel ottenendo anche un posto nel club calcistico aziendale[2][3]. Iscrittosi all'Università di Rikkyō, Watanabe militò nel club calcistico dell'ateneo fino al 1962 quando, al termine del percorso di studi, ritornò allo Yawata Steel[2][3][4] con cui vinse la Coppa dell'Imperatore nel 1964 e partecipò alle prime edizioni della Japan Soccer League[2]. Si ritirò dal calcio giocato nel 1971[3][4] dopo aver ricoperto, a partire dal 1969, il duplice ruolo di allenatore-giocatore della squadra (nel frattempo rinominatasi in Nippon Steel[3]).
Conta 39 presenze e 12 reti[2], partecipando alle Olimpiadi di Tokyo e di Città del Messico, nella seconda sarà autore due reti, la prima nel pareggio per 1-1 contro il Brasile nella fase a girone, e poi segnerà il gol del 3-1 nella vittoria contro la Francia ai quarti di finale, infine otterrà una medaglia di bronzo conclusa la competizione[4].
Già assunto come allenatore del Nippon Steel nel 1969, mantenne il proprio incarico anche dopo il ritiro dal calcio giocato 1971, fino al 1975[2]. Entrato nello staff tecnico della JFA, divenne nel 1979 assistente del commissario tecnicoYukio Shimomura[2]: in seguito alle dimissioni presentate da Shimomura nel 1980, Watanabe prese la guida tecnica della nazionale, ma fu costretto ad abbandonare dopo pochi mesi a causa di gravi problemi di salute (fu colto da una emorragia subaracnoidea[2]). In seguito a ciò, Watanabe diradò le proprie apparizioni nell'ambiente calcistico (con una parentesi nel 1984, quando allenò il club calcistico dell'Università di Rikkyō) fino alla sua morte, avvenuta il 7 dicembre 1995 all'età di 59 anni[2].