Ugo VI di Lusignano
Ugo VI di Lusignano | |
---|---|
Signore di Lusignano[1] | |
In carica | 1060 – 1110 |
Predecessore | Ugo V di Lusignano |
Successore | Ugo VII di Lusignano |
Nascita | 1039 circa |
Morte | 1110 |
Dinastia | Lusignano |
Padre | Ugo V di Lusignano |
Madre | Almodis de La Marche |
Consorte | Ildegarda di Thouars |
Figli | Ugo Rorgone Iolanda |
Ugo VI di Lusignano, detto il Diavolo ("le Diable")[2] ed anche Ugo di Gerusalemme[3]. Hugues in francese, Hug in catalano, Hugo in spagnolo, in aragonese, in portoghese e in galiziano. Hugo anche in latino (1039 circa – 1110), fu signore di Lusignano dal 1060 alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou anno 1060 Ugo era figlio primogenito del quinto Signore di Lusignano, Ugo V, detto il Pio (le Débonnaire) e di Almodis de La Marche[4], figlia di Bernardo I de la Marche (ca. 991- 16 giugno 1047) conte de la Marche e di Amelia de Rasés[5] (? - † 1053). Il nome della madre, ripreso da un documento del 1053 ("Almodis comitissa, filia que es Amelie comitisse") è citato dallo storico José Enrique Ruiz Domenec nel suo libro Quan els vescomtes de Barcelona eren[6][7].
Ugo V di Lusignano detto il Pio (le Débonnaire) era il figlio primogenito del quarto signore di Lusignano, Ugo IV detto il Bruno (le Brun) e di Adelarda, come conferma il documento n° 440 del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers : (931-1155), che riporta di una donazione di Ugo IV di Lusignano (Ugo Liziniacensis), fatta ai monaci di Lusignano, citando come testimoni la moglie Adelarda (Hildeardis uxoris sue) e i due figli maggiori, Ugo e Rorgone (infantum suorum Hugonis et Rorgonis)[8].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Poco prima del 1060, Ugo si era sposato con Ildegarda di Thouars (quinto decennio del secolo XI-dopo il 1100), come conferma il documento n° 157, datato 1087, del Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, in cui Ildegarda viene citata con i figli Ugo detto il Bruno e Rorgone (uxore mea Aldearde et filiis meis Ugone Bruno atque Rorgone)[9]; Ildegarda, sempre secondo il documento n° 157, datato 1087, del Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, era figlia del visconte Amalrico di Thouars[3] e della sua prima moglie, Armengarda di Mauléon[10][11]. Ildegarda viene citata per l'ultima volta nel documento n°XV del Cartulaires du Bas Poitou (Département de la Vendée), datato dicembre 1099[12].
Ugo da Ildegarda ebbe tre figli[10].
Giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Sempre secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou anno 1059, Ugo aveva un fratello gemello[13], Giordano, e che, quando Ugo era ancora un bambino, prima del 1044 il matrimonio dei suoi genitori fu annullato per motivi di consanguineità[13] e sua madre, Almodis, nel 1045, si risposò, in seconde nozze, con Ponzio[13], conte di Tolosa, che era vedovo, dal 1044 circa, della sua prima moglie[14], che, secondo lo storico Justo Pérez de Urbel, era Mayor Sanchez (ca. 1015- prima del 1044)[14][15], che i cronisti francesi chiamavano "Majorie" [16], figlia del re di Pamplona, Sancho III Garcés di Navarra.
Sua madre, Almodis fu poi ripudiata da Ponzio II di Tolosa e sposò, in terze nozze, nell'estate del 1053, Raimondo Berengario I el Vell ("il Vecchio")[13] (1024-1076), conte di Barcellona.
Nonostante le vicissitudini matrimoniali, sua madre, Almodis conservò un buon rapporto sia con i figli sia con i mariti: nel 1060, infatti convinse il padre di Ugo il Diavolo, Ugo V di Lusignano detto il Pio (le Débonnaire), a schierarsi con suo figlio, di secondo letto, Guglielmo IV di Tolosa, quindi contro il suo sovrano, il duca d'Aquitania e conte di Poitiers, Guido Goffredo, che avanzava delle pretese sul ducato di Tolosa.
Guido Goffredo, durante la guerra, pose l'assedio a Lusignano, che ancora secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou anno 1060, venne devastata[4] e a seguito dell'assedio Ugo V perse la vita, in combattimento durante una sortita[4].
Ugo, alla morte del padre gli succedette[4].
Signore di Lusignano
[modifica | modifica wikitesto]Il documento n° V, datato 1062 circa, del Cartulaire du prieuré de Saint-Nicolas de Poitiers conferma che Ugo come signore di Lusignano, controfirmò il documento inerente ad una donazione fatta da Guido Goffredo al monastero di San Nicola[17].
Ugo ampliò il dominio dei Lusignano ricevendo delle terre dal monastero di Saint-Maixent, come risulta da due documenti del 10 marzo 1069, nel primo, il documento n° CXXIII del Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol 1, in cambio dei servizi religiosi rinuncia all'uso della violenza[18], nel secondo il documento n° CXXIV, sempre del Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol 1, Ugo si riconosce vassallo del monastero[19].
In quel periodo Ugo viene citato in due documenti del Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200: nel documento n° 121, datato tra il 1060 e il 1078, controfirma come testimone assieme al fratello Giordano (Hugonis de Liziniaco et fratri suo Iordani)[20], mentre nel documento n° 145, datato tra il 1077 ed il 1091, consente ad una donazione assieme ai figli Ugo e Rorgone (Ugone de Liziniaco et filiis eius Ugone videlicet Bruno atque Rorgone)[21]; ed anche nel documento Ex tabulario Vindocinensi riportato dallo storico francese, Jean Besly (1572-1644), nel suo Histoire des comtes de Poitou et des ducs de Guyenne depuis 811 à Louis le Jeune, in cui Ugo (Hugo de Liziniaco) controfirma la riparazione della chiesa di San Giorgio sull'isola di Oléron da parte del conte di Poitiers e duca d'Aquitania, Guglielmo di Poitiers o Guglielmo il Giovane[22].
Guerra contro i Mori
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1087 si recò nella penisola iberica per combattere i Mori, come conferma il documento n° 157, datato 1087, del Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, in cui Ugo VI, prima della partenza per la Spagna, per combattere i Saraceni (Ugo Liziniacensis, pro remedio animae meae, contra Saracenos in Hispaniam iturus), fece una donazione col consenso della moglie Ildegarda ed i figli Ugo detto il Bruno e Rorgone (uxore mea Aldearde et filiis meis Ugone Bruno atque Rorgone)[9].
Spedizione in Terra Santa
[modifica | modifica wikitesto]Come i suoi due fratellastri, Raimondo di Saint-Gilles, conte di Tolosa e Berengario Raimondo II, conte di Barcellona, prese parte alla crociata del 1101, combattendo poi in Terra santa tra il 1102 e il 1103[10].
Secondo lo storico Guglielmo di Tiro, arcivescovo di Tiro, nel XII secolo, Ugo partecipò alla seconda conquista di Tortosa, nel 1102[10] e secondo il canonico e cronista, Alberto di Aquisgrana, nel suo Historia Hierosolymitanae Expeditionis, conferma che Ugo passò la Pasqua del 1102 a Gerusalemme, assieme a molti altri cavalieri[23].
Nel 1106, Ugo era già rientrato in Francia, come risulta dal documento n° CCXI del Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol 1, datato proprio 1106, in cui Ugo, definito vecchio, ed il figlio Rorgone (Vetulus et filius eius Rorgo), si riconoscono vassalli del monastero di Saint-Maixent[24], ma secondo lo storico americano, Sidney Painter, nel suo The Lords of Lusignan in the Eleventh and Twelfth Centuries, non tennero fede alla loro promessa[25].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou anno 1110 Ugo risulta che morì proprio in quell'anno (1110)[26].
Come signore di Lusignano gli subentrò il figlio, anche lui di nome Ugo detto il Bruno come conferma il documento n° CCLXVIII del Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol 1, datato 1118, in cui Ugo (Hugo Brunus de Liziniaco), si riconosce vassallo del monastero di Saint-Maixent[27].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Ugo e Ildegarda di Thouars ebbero:
- Ugo[9], detto il Bruno (seconda metà del secolo XI - † prima del 1151), signore di Lusignano[27];
- Rorgone[9], (seconda metà del secolo XI - † dopo il 1106), che, in quell'anno, compare nel documento del monastero di Saint-Maixent, assieme al padre[24];
- Iolanda, che sposò il signore di Pérusse, Almerico[10].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ugo III di Lusignano | Ugo II di Lusignano | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ugo IV di Lusignano | |||||||||||||
Arsenda | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ugo V di Lusignano | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Adelarda | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ugo VI di Lusignano | |||||||||||||
Adalberto I de La Marche | Bosone I de La Marche | ||||||||||||
Emma di Périgord | |||||||||||||
Bernardo I de La Marche | |||||||||||||
Almodia di Limoges | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Almodis de La Marche | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Amelia de Rasés | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La signoria di Lusignano, era costituita da proprietà attorno ad un castello nel Poitou, nei pressi di Lusignano, ed il signore era vassallo del Conte di Poitiers.
- ^ Pare che il soprannome, il Diavolo ("le Diable"), gli sia stato dato dalle monache del monastero di Saint-Maixent, con cui ebbe parecchi diverbi, riguardo ai terreni che Ugo gestiva ma che erano di proprietà del monastero.
- ^ a b (LA) Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, doc 157, pag 249, nota 1
- ^ a b c d (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, anno MLX, pp. 401 e 402
- ^ Secondo altre fonti la madre di Almodis potrebbe essere anche Amelia di Montignac (ca. 989 -† ca. 1072) oppure Amelia d'Aulnay (ca. 990 -† ca. 1072)
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Conti de La Marche - AUDEBERT I de la Marche
- ^ (LA) J. E. Ruiz-Domenèc, Quan els vescomtes de Barcelona eren, Barcelona, 2006, p. 121 Archiviato il 20 dicembre 2014 in Internet Archive.
- ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers : (931-1155), doc. 440, p. 276
- ^ a b c d (LA) Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, doc. 157, pp. 248-250
- ^ a b c d e (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Signori di Lusignano - Hugues VI
- ^ (EN) Genealogy : de Lusignan - Hugues VI "le Diable"
- ^ (LA) Cartulaires du Bas Poitou (Département de la Vendée), doc. XV, pp. 20-23
- ^ a b c d (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, anno MLIX, pag 401
- ^ a b (EN) Dinastie comitali di Tolosa
- ^ Non confermata da tutte le genealogie
- ^ (EN) Dinastie reali di Navarra
- ^ (LA) Cartulaire du prieuré de Saint-Nicolas de Poitiers, doc. V, pp. 12 - 14
- ^ (LA) Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol. 1, doc. CXXIII, p. 155
- ^ (LA) Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol. 1, doc. CXXIV, p. 156
- ^ (LA) Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, doc 121, pagg 195 -197
- ^ (LA) Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200, doc 145, pagg 229 e230
- ^ (LA) Histoire des comtes de Poitou et des ducs de Guyenne depuis 811 à Louis le Jeune, Ex tabulario Vindocinensi, pagg 412 - 414
- ^ (LA) Historia Hierosolymitanae Expeditionis, libro IX, cap. I
- ^ a b (LA) Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol. 1, doc. CCXI, pp. 242-243
- ^ (EN) The Lusignan family in the 11th & 12th centuries, p. 35 Archiviato l'8 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, anno MCX, p. 424
- ^ a b (LA) Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol. 1, doc. CCLXVIII, pp. 294 - 296
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou.
- (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers : (931-1155).
- (LA) Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, vol 1.
- (LA) Histoire des comtes de Poitou et des ducs de Guyenne depuis 811 à Louis le Jeune, Conventus tra Comitem et Ugonem.
- (LA) CARTULAIRE DU PRIEURE DE SAINT-NICOLAS DE POITIERS
- (LA) Chartes de l'abbaye de Nouaillé de 678 à 1200
- (LA) HISTORIA HIEROSOLYMITANAE EXPEDITIONIS
- (LA) Cartulaires du Bas Poitou (Département de la Vendée)
- (LA) Ruiz-Domenèc, J. E. (2006) Quan els vescomtes de Barcelona eren (Barcelona) Archiviato il 20 dicembre 2014 in Internet Archive.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Lusignano
- conti di Poitiers
- duchi d'Aquitania
- Crociate
- Elenco di conti di Tolosa
- Elenco dei conti di Barcellona
- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ugo VI di Lusignano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Signori di Lusignano - HUGUES VI, su fmg.ac. URL consultato il 27 febbraio 2016.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Signori di Lusignano - HUGUES VI, su fmg.ac. URL consultato il 27 febbraio 2016.
- (EN) Genealogy : de Lusignan - Hugues VI "le Diable", su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 27 febbraio 2016.