Il Giro di Sardegna 2009, ventisettesima edizione della corsa e valevole come prova dell'UCI Europe Tour 2009 categoria 2.1, si svolse dal 24 al 28 febbraio 2009 su un percorso di 812,8 km, suddiviso su 5 tappe, con partenza da Olbia e arrivo a Cagliari, nell'omonima regione italiana. La vittoria fu appannaggio dell'italiano Daniele Bennati, che completò il percorso in 20h14'17", alla media di 40,654 km/h, precedendo i connazionali Oscar Gatto e Alessandro Ballan.
Sul traguardo di Cagliari 87 ciclisti, su 111 partiti da Olbia, portarono a termine la competizione.
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La prima tappa della manifestazione si svolse interamente nella Gallura, la partenza e l'arrivo erano fissati nella centrale via Principe Umberto ad Olbia. Una volta usciti dal capoluogo gallurese si affrontarono 184 chilometri di saliscendi lungo la Costa Smeralda, attraversando luoghi come Baja Sardinia, Cannigione, Tempio Pausania, Calangianus e Arzachena. Tre i GPM, tutti di terza categoria, a Micalosu, Luogosanto e San Pantaleo.
Tappa caratterizzata da numerosi tentativi di fuga già dai primi chilometri, con l'italiano Finetto, il russo Belkov e il tedesco Mamos. Le squadre dei velocisti incominciarono a lavorare e dopo 160 km il gruppo tornò compatto. Molti corridori si staccarono a 30 km dall'arrivo dopo il GPM di San Pantaleo, ma i velocisti principali giunsero sul traguardo, dove la spuntò Mirco Lorenzetto, che batté il compagno Gasparotto ed Petacchi.
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La seconda tappa si svolse nella zona centro-settentrionale della Sardegna. La partenza fu a Porto Torres e toccò alcuni centri della zona tra cui Sorso e Sassari, per poi dirigersi verso la Riviera del Corallo, attraversando da est a sud Alghero e proseguando verso Bosa, per poi giungere al traguardo a Santu Lussurgiu.
Dopo una fuga della prima ora di 23 corridori il gruppo si compattò fino al GPM di Santu Lussurgiu a 8 km dall'arrivo e non bastarono gli scatti in salita di Frapporti e Niemiec per cambiare l'esito della tappa. La discesa verso la località di San Leonardo portò il gruppo verso la volata che vide emergere per la seconda volta consecutiva il trevigiano Lorenzetto, che batté Bennati e Petacchi. Il numero 5 della Lampre-N.G.C. mantenne la leadership in classifica generale.
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Nella terza tappa l'isola venn percorsa trasversalmente da ovest ad est, con partenza a Oristano, sul Mar di Sardegna, ed arrivo a Tortolì, sul Mar Tirreno. Fu la tappa più dura, con un dislivello di 3000 metri. La frazione toccò alcuni punti dell'Oristanese, del Nuorese e dell'Ogliastra. Due furono i GPM, il primo di seconda categoria fissato a Sadali e il secondo di prima categoria nel valico del Monte Arcuerì.
Giordani ed Ackermann diedero luogo ad una fuga, ma vengono ripresi dopo un centinaio di chilometri. Al GPM ci provò Grega Bole senza esito. Si decise tutto nell'ultima salita verso il valico di Arcuerì: i velocisti si staccarono, lasciando la vittoria di tappa in mano ai passisti. Il gruppo rimase solo con 22 elementi tra i quali Gatto che, tirato da Visconti, vinse la volata a Tortolì e fece sua la tappa e la maglia biancazzurra.
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Tappa adatta ai velocisti. Si partiva dal porto di Arbatax per arrivare a Cagliari. La tappa prevedeva un percorso che costeggiava tutta l'Orientale sarda, in modo da arrivare dalla zona sud-est di Cagliari e prendere via Roma da viale Diaz. L'unica asperità importante era il Valico di Campu Omu, troppo distante dall'arrivo per pregiudicare un arrivo in gruppo. Furono attraversati i comuni del sud est sardo tra cui Cardedu, Villaputzu, Perdasdefogu, Maracalagonis, Sinnai, Settimo San Pietro e poi l'hinterland cagliaritano con Quartu Sant'Elena, Quartucciu e Selargius.
Tappa dominata dalle squadre dei velocisti, che mantennero compatto il gruppo fin sul traguardo di Cagliari, dove arrivò il primo centro nella corsa di Daniele Bennati che, battendo Lorenzetto, conquistò la leadership della classifica generale.
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La quinta ed ultima tappa attraversò le provincie di Carbonia-Iglesias e di Villacidro-Sanluri. I corridori partirono dal municipio di Carbonia e presero la direzione del mare. Il percorso seguì tutta la litoranea del Sulcis, passando per Nebida, Masua e Buggerru. Invece di continuare per la costa appartenente al comune di Arbus (Ingurtosu, Piscinas), raggiunse prima Fluminimaggiore e poi passando per il valico di Bidderdi, ove era fissato l'ultimo GPM del Giro, si raggiunse l'abitato di Arbus. Una volta superato il passo Genna e Frongia (affrontato in discesa) i ciclisti seguirono l'itinerario della SS 196 fino ad arrivare a Cagliari. A differenza della quarta tappa si entrò dalla parte opposta del capoluogo, il gruppo arrivò da Viale Elmas e, dopo aver percorso tutta Viale Trieste, giunse in Via Roma, nel senso opposto rispetto all'arrivo della quarta frazione.
In questa ultima tappa Bennati doveva solo controllare Gatto, unico suo rivale per la generale che venne controllato dalla Liquigas. Dopo la discesa di Arbus lo scirocco, influì sulla corsa, mantenendo compatto il gruppo fin sul traguard. Allo sprint in via Roma vinse Alessandro Petacchi. Bennati con il secondo posto si assicurò il primato nella classifica generale.