Carpodacus stoliczkae

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Carpodaco pallido
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPasseroidea
FamigliaFringillidae
SottofamigliaCarduelinae
TribùCarpodacini
GenereCarpodacus
SpecieC. stoliczkae
Nomenclatura binomiale
Carpodacus stoliczkae
(Hume, 1874)
Sinonimi

Carpodacus synoicus stoliczkae

Il carpodaco pallido (Carpodacus stoliczkae (Hume, 1874)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi[1].

Il nome scientifico della specie, stolickzae, venne scelto in omaggio all'ornitologo ceco Ferdinand Stolička, che ne ottenne i primi esemplari durante la sua ultima spedizione in Turkestan.

Coppia in un'illustrazione del 1891: maschio in alto.

Misura 14,5–16 cm di lunghezza, per 17-24 g di peso.

Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e massiccio, muniti di testa tondeggiante con grandi occhi e becco conico, ali allungate e coda dalla punta lievemente forcuta.

Il dimorfismo sessuale è ben evidente: il piumaggio, infatti, nei maschi è di colore rosa su testa (più carico sulla faccia) e petto, mentre su ventre e fianchi si schiarisce e sul sottocoda è bianco, mentre nelle femmine l'area ventrale è di color beige, e in ambedue i sessi dorsalmente la livrea è di color sabbia (da cui il nome comune della specie), col codione che nei maschi è anch'esso rosa carico. In ambedue i sessi, il becco è di colore nerastro, con orli e base più chiari e tendenti all'avorio nella femmina e al giallino nel maschio, mentre le zampe sono anch'esse nerastre e gli occhi sono di colore bruno scuro.

Si tratta di uccelli diurni, che vivono in coppie o in gruppetti, i quali passano la maggior parte della giornata al suolo alla ricerca di cibo.

Alimentazione

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Si tratta di uccelli granivori, che si nutrono in prevalenza di semi, ma anche di foglioline, germogli, bacche e fiori di una varietà di piante erbacee, nonché sporadicamente anche di piccoli invertebrati.

Essendo il carpodaco pallido stato considerato a lungo una sottospecie, mancano studi approfonditi su alcune fasi della sua vita, fra cui la riproduzione: nonostante ciò, è verosimile che essa non si differenzi in maniera significativa, per modalità e tempistica, rispetto a quanto osservabile nelle specie affini.

Distribuzione e habitat

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Con tre popolazioni disgiunte, il carpodaco pallido abita l'Afghanistan centro-settentrionale, il Turkestan orientale e la Cina centro-meridionale.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree rocciose secche, con presenza di vegetazione sparsa.

Se ne riconoscono tre sottospecie[1]:

  • Carpodacus stoliczkae stoliczkae (Hume, 1874) – la sottospecie nominale, diffusa nell'area fra l'Uiguristan sud-occidentale e il Quinghai nord-occidentale;
  • Carpodacus stoliczkae salimalii (Meinertzhagen, 1938) – endemica dell'Hindu Kush;
  • Carpodacus stoliczkae beicki (Stresemann, 1930) – diffusa nel Quinghai orientale e nel Gansu sud-occidentale;

In passato, le tre sottospecie venivano considerate sottospecie dell'affine carpodaco del Sinai, coi nomi rispettivamente di C. synoicus stoliczkae, C. synoicus salimalii e C. synoicus beicki: in seguito alle analisi del DNA mitocondriale, tuttavia, si è preferito separare le due popolazioni, elevando quelle più orientali al rango di specie a sé stante[1][2].

  1. ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  2. ^ Tietze, D. T.; Päckert, M.; Martens, J.; Lehmann, H.; Sun, Y. H., Complete phylogeny and historical biogeography of true rosefinches (Aves: Carpodacus), in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 169, 2013, p. 215-234, DOI:10.1111/zoj.12057.

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