Arnaldo Sentimenti

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arnaldo Sentimenti
Arnaldo Sentimenti con la maglia del Napoli nel 1938
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex portiere)
Termine carriera1950 - giocatore
1969 - allenatore
Carriera
Giovanili
non conosciuta (bandiera) Pro Modena
Squadre di club1
1930-1933Crevalcore28 (-?)
1933-1934Urbino30 (-?)
1934-1943Napoli156 (-?)
1944Carpi12 (-9)
1945-1948Napoli71 (-85)
1948-1949Palermo3 (-?)
1949-1950Modena0 (0)
Carriera da allenatore
1944Carpi
1948Napoli
1950Salernitana
1950-1952Stabia
1952-1953Turris
1953-1957LazioGiovanili
1958-1960Cirio
1960-1962Reggina
1962-1963Casertana
1963-1964Parma
1966-1968Internapoli[1]
1968-1969Sora
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Arnaldo Sentimenti (Bomporto, 24 maggio 1914Napoli, 12 giugno 1997) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

È il secondo di cinque fratelli: Ennio (I), Vittorio (III), Lucidio (IV) e Primo (V), pertanto è noto anche come Sentimenti II.

Originario di Bomporto, in Emilia, sposò una ragazza napoletana.[2]

A fine carriera visse fino alla morte al Vomero.

La famiglia Sentimenti

[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia Sentimenti comprendeva diversi giocatori di calcio:

Pompeo Sentimenti
Teodolinda Pacchioni
Arturo Sentimenti
Augusta Fregni
Antonio Sentimenti
Rosa Molinari
Ennio Sentimenti
Arnaldo Sentimenti
(24 maggio 1914 - 12 giugno 1997)
Vittorio Sentimenti
(18 agosto 1918 - 27 settembre 2004)
Lucidio Sentimenti
(1º luglio 1920 - 28 novembre 2014)
Primo Sentimenti
(28 dicembre 1926 - 13 ottobre 2016)
Lino Sentimenti
(25 giugno 1929 - 9 luglio 2020)

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua carriera di portiere ha neutralizzato 36 rigori, tra cui 9 consecutivi, parando anche i tiri di Silvio Piola, Giuseppe Meazza e Annibale Frossi. Il giocatore che interruppe questa serie fu il fratello Lucidio nella stagione 1941-1942, nella gara Napoli-Modena (2-1)[3].

Dopo aver trascorso quattro anni tra le serie minori italiane, con le maglie di Crevalcore ed Urbino, venne notato dall'inglese William Garbutt, allenatore del Napoli di quei tempi, in una partita del 1934 proponendogli di fare un provino per il Napoli, che venne superato. Arnaldo ebbe l'occasione di giocare con continuità solo dopo il ritiro dell'estremo difensore Giuseppe Cavanna. Con il Napoli giocò dodici campionati dal 1934 al 1948 e fu il capitano negli ultimi 8. Giocò complessivamente 227 partite (195 in Serie A e 32 in Serie B) ed è tra i portieri del Napoli rimasti imbattuti più a lungo, con circa 800 minuti d'inviolabilità della porta.[4]

Dalla 2ª giornata (Bari-Napoli 1-2) alla 12ª giornata (Napoli-Siena 6-1) della fase preliminare (Centro-Sud) del campionato 1945-1946 mantenne la porta napoletana inviolata per 800 minuti.[5]

Dopo un'esperienza al Parma, in sostituzione di Bruno Dazzi nella stagione 1963-1964, in cui la squadra rischiò la retrocessione nell'allora Serie C salvandosi per un punto[6], proseguì la carriera di allenatore all'Internapoli nella stagione 1967-1968[7]: la sua esperienza nella squadra napoletana fu alquanto tribolata, dopo averla portata alla promozione nell'allora Serie C[8], culminando nell'esonero a metà gennaio 1968, dopo essere stato in un primo momento riconfermato, con la squadra alla decima posizione in classifica[9]. Allenò poi il Sora nella stagione 1968-1969, in Serie D[10].

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Casertana: 1963-1964
Internapoli: 1966-1967
Stabia: 1950-1951
  1. ^ come da diversi articoli del Roma, tra cui quello del 9 gennaio 1968 a pagina 10
  2. ^ I buoni Sentimenti: "Fratelli miei, nemici da amare" archiviostorico.corriere.it
  3. ^ Il calcio e Sentimenti: incontro con un pezzo di Storia ilblogdipizzi.blogspot.it
  4. ^ E sono 15! Tuttonapoli.net
  5. ^ Redazione de: La Gazzetta dello Sport (a cura di), Dizionario del Calcio, Rizzoli, Milano, 1990, pag. 974
  6. ^ Enciclopedia Panini del calcio italiano, Franco Cosimo Panini Editore, pagina 196
  7. ^ come da articoli in vari numeri del Roma, tra cui quello del 7 gennaio 1968 a pagina 10
  8. ^ Roma, 9 gennaio 1968, pagina 10
  9. ^ Roma, 16 gennaio 1968, pagina 13
  10. ^ Serie D: i quadri del Girone F, da Corriere dello Sport, 219 (IL), 21 settembre 1968, p. 10

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]