Indice
Volo All Nippon Airways 60
Volo All Nippon Airways 60 | |
---|---|
Un Boeing 727-81 di All Nippon Airways, simile a quello coinvolto nell'incidente | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 4 febbraio 1966 |
Tipo | Schianto durante l'avvicinamento; cause indeterminate |
Luogo | Baia di Tokyo, Giappone |
Stato | Giappone |
Coordinate | 35°27′13″N 139°50′56″E |
Tipo di aeromobile | Boeing 727-81 |
Operatore | All Nippon Airways |
Numero di registrazione | JA8302 |
Partenza | Aeroporto di Shin-Chitose, Chitose, Giappone |
Destinazione | Aeroporto Internazionale di Tokyo, Tokyo, Giappone |
Occupanti | 133 |
Passeggeri | 126 |
Equipaggio | 7 |
Vittime | 133 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Teknopedia |
ll volo All Nippon Airways 60 era un volo di linea della All Nippon Airways tra l'aeroporto di Shin-Chitose e l'aeroporto di Haneda; il 4 febbraio 1966 tale tratta fu coperta da un Boeing 727-81.
Per cause che non sono mai state chiarite completamente, il 727 cadde nella baia di Tokyo a circa 10 km dall'aeroporto di Haneda[1].
Molti dei passeggeri erano di ritorno dal tradizionale festival della neve di Sapporo. All'epoca fu il più grave incidente aereo mai avvenuto[2].
L'aereo
[modifica | modifica wikitesto]Il velivolo coinvolto nell'incidente era un Boeing 727-81 con numero di registrazione JA8302 e C/N 18822 consegnato alla compagnia nel marzo del 1965[3].
L'incidente
[modifica | modifica wikitesto]Il decollo dall'aeroporto di Shin-Chitose, verso le 18:00, e la crociera verso Tokyo si svolsero senza che i piloti riportassero ai controllori di volo alcuna anomalia. Alle 19:00, giunto nelle prossimità dell'aeroporto di Haneda, il comandante riferì alla torre di controllo di voler effettuare un avvicinamento a vista. Poco dopo, il Boeing scomparve dagli schermi radar[1].
Alcuni paesani lungo la costa e il pilota di un altro aereo videro delle fiamme in cielo.
Iniziarono così le operazioni di ricerca che coinvolsero le forze armate ed alcuni pescatori.
La coda del velivolo, compresi due dei tre motori e gli stabilizzatori verticale ed orizzontale vennero recuperati quasi intatti, mentre il resto si era praticamente disintegrato nell'impatto con l'acqua. Il bilancio delle 133 vittime rese l'incidente il peggiore al mondo dell'epoca, nonché il secondo peggior incidente aereo dopo la collisione a mezz'aria di New York del 1960. Il numero delle vittime su un singolo aereo sarebbe stato infine superato quando un Lockheed C-130B Hercules venne abbattuto nel maggio 1968, uccidendo 155 persone, seguito dal volo Japan Airlines 123 che si schiantò 19 anni dopo fuori Tokyo, uccidendo 520 persone.
Le indagini
[modifica | modifica wikitesto]Per accertare le cause dell'incidente venne nominata una commissione di inchiesta presieduta dal governo giapponese. Gli unici elementi su cui poterono fare affidamento gli investigatori furono i resti del velivolo e le comunicazioni radio con la torre di controllo. Al momento non era obbligatorio per gli aerei commerciali giapponesi avere installati dispositivi di registrazione dei dati di volo o delle comunicazioni (CVR o FDR). In base ai pochi dati a disposizione la commissione di inchiesta non poté determinare come mai il Boeing, durante la fase di avvicinamento a Haneda, in condizioni meteo favorevoli, precipitò[1].
L'esame dei detriti rivelò che il 727 aveva toccato l'acqua intatto. Un'ipotesi è che i piloti avessero perso l'orientamento durante la fase di avvicinamento a vista, inducendoli ad abbassare il loro velivolo troppo velocemente e facendoli schiantare in acqua.
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]L'incidente del volo ANA 60 è uno dei quattro incidenti che hanno coinvolto voli di linea in Giappone nel 1966. Questo generò un clima di sfiducia tra i passeggeri e sia la Japan Airlines che la All Nippon Airways dovettero cancellare alcuni voli interni a causa della riduzione della domanda[4].
Successivamente alle investigazioni venne emanata una direttiva che obbligava tutti i velivoli passeggeri che operavano in Giappone ad essere dotati di scatole nere[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 727-81 JA8302 Tokyo-Haneda Airport (HND) [Tokyo Bay], su aviation-safety.net. URL consultato l'8 ottobre 2018.
- ^ (EN) Crash of a Boeing 727-81 off Tokyo: 133 killed | Bureau of Aircraft Accidents Archives, su baaa-acro.com. URL consultato l'8 ottobre 2018.
- ^ (EN) Registration Details For JA8302 (All Nippon Airways) 727-81 - PlaneLogger, su planelogger.com. URL consultato l'8 ottobre 2018.
- ^ (EN) JAPAN'S AIRLINES CUT TOKYO-OSAKA RUNS. URL consultato l'8 ottobre 2018.