Utente:Francesco Ippolito/Tifoseria dell'Inter

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«Essere nerazzurri è un traguardo, un segno di eccellenza. Vi chiedo di urlare forza Inter con passione, ma senza rabbia»

Nella presente pagina sono riportate informazioni sulla storia, evoluzione, demografia nonché dati riguardanti alla formazione e orientamento politico degli gruppi organizzati di tifosi relativi al Football Club Internazionale, società calcistica italiana con sede a Milano.


Cenni storici

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La curva Nord ringrazia l'Inter per aver vinto lo scudetto del 2007

La cultura popolare voleva che il tifo per l'Inter fosse per i borghesi, a differenza della sua rivale cittadina, il Milan, supportata invece dalle classi popolari. Infatti, i tifosi dell'Inter soprannominavano i sostenitori rivali del Milan "Casciavìt", che in milanese significa "cacciaviti", proprio per indicare l'origine proletaria e operaia di larga parte dei tifosi rossoneri. A loro volta i tifosi milanisti chiamavano i cugini nerazzurri "baùscia", termine milanese che significa "gradasso", per indicare uno degli stereotipi classici dei milanesi, essendo allora la tifoseria neroazzurra composta perlopiù dalle classi medie e altolocate, di origine prettamente meneghina.[1][2][3] Questo divario andò appianandosi già negli anni sessanta del secolo passato e oggi i due soprannomi appaiono anacronistici e quasi desueti.

Cenni demografici

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I supporters interisti in una foto scattata nel 2007

Al momento l'Inter è la seconda squadra d'Italia per numero di tifosi (14%) dietro alla Juventus, come risulta da un sondaggio effettuato dalla società demoscopica Demos, commissionato dal quotidiano La Repubblica e pubblicato il 30 agosto 2008.[4]

I sostenitori del Football Club Internazionale Milano sono quantificabili in circa 6 milioni in Italia[5] secondo il più recente sondaggio di settore condotto dall'istituto Demos e pubblicato nell'agosto 2008 sul quotidiano la Repubblica: con il 14% di preferenze da parte del campione esaminato, il club milanese risulta essere il secondo più sostenuto del Paese.[5]

Secondo un rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport+Markt AG del 2008, l'Inter potrebbe altresì contare su un bacino potenziale di circa 10,9 milioni di sostenitori in Europa[6] e di 9,3 milioni di simpatizzanti in Sudamerica.[7]

Orientamento politico

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Politicamente, i gruppi di tifo organizzato dell'Inter sono schierati su posizioni prevalentemente di destra o estrema destra.[8] Tuttavia, fuori dalle frange organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi genericamente a livello di popolazione nazionale. Un rapporto della polizia del 2005 li ha identificati tra i gruppi più propensi alla violenza.[9]

Attualmente un buon numero di sostenitori si organizza in Fan club e associazione di tifosi. Il principale è il Centro Coordinamento Inter Club (CCIC), che ha più di 900 club riconosciuti ufficialmente dall'Inter[10].

La società nerazzurra vanta numerosi club sparsi in tutte le regioni d'Italia[11] e, all'estero, per tutto il mondo, in particolare nei Paesi a forte emigrazione italiana[11].

La tifoseria organizzata

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Cenni storici

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I tifosi dell'Inter compongono la coreografia prima della finale di Champions League al Santiago Bernabeu

Il concetto di tifoseria organizzata allo stadio è stato introdotto a Milano da Helenio Herrera negli anni sessanta ai tempi della Grande Inter, la prima formazione capace di attrarre a sé il tifo organizzato.[12] La Curva Nord di San Siro è il settore dello stadio dove la tifoseria interista si schiera durante le partite casalinghe. I sostenitori dell'Inter sono divisi in vari gruppi ultras, tra cui: Boys San 1969, Bulldogs 1988, Brianza Alcoolica 1985 e Milano Nerazzurra.[13] I primi gruppi di tifosi organizzati per sostenere la squadra nerazzurra furono i "Moschettieri" prima e gli "Aficionados" poi, proprio nell'era della Grande Inter.[14] Attualmente il gruppo interista più antico e importante tra quelli sopravvissuti a quell'epoca è proprio quello dei Boys-San, fondato nel 1969.[14] Il gruppo nacque dalla defezione di alcuni ragazzi dall'Inter Club Fossati, il cui presidente tra il '66 e il '68 era Carlo Cerquetti, e prese il nome da "Boy", un ragazzino dispettoso protagonista di alcuni fumetti pubblicati sul giornale della società interista. La data di nascita esatta è il 26 gennaio 1969, quando, di ritorno da una trasferta a Bologna, alcuni sostenitori in disaccordo con la presidenza del club Fossati si distaccarono e formarono un gruppo autonomo. Il nome originario fu "11 assi, Boys - Le furie nerazzurre" e il primo striscione comparve nel marzo del 1970 a Roma, in un incontro che vedeva la squadra milanese opposta alla Lazio. Tornati a San Siro, il mese successivo il gruppo prese posto nell'attuale secondo anello arancione, spostato nella metà del settore che dà verso nord.[15]

File:Boys San 1969.jpg
I Boys-San in una foto scattata nel 1969

Negli anni settanta nacquero le prime tensioni e i primi scontri con gli altri gruppi di tifosi, su tutti quelli della Juventus, dell'Atalanta, della Sampdoria e soprattutto del Milan. Con questi ultimi gli scontri erano feroci e il posizionamento delle opposte tifoserie non era d'aiuto: entrambe prendevano posto all'interno del secondo anello arancione, gli interisti nella metà a nord e i milanisti nella metà a sud. Con i lavori di ristrutturazione i gruppi presero posto nelle due opposte curve: l'Inter nella Nord e il Milan nella Sud. La soluzione è adottata ancora oggi, tanto che le due curve sono ormai diventate il simbolo dei gruppi di tifosi che le occupano.[16]

Nel 1981 si assistette al cambio del nome del gruppo, che divenne l'attuale Boys-San, ovvero Boys-Squadra d'Azione Nerazzurra.[14] Anche durante gli anni ottanta gli scontri con le altre tifoserie furono molto violenti. In occasione del Mundialito 1983 le opposte tifoserie milanesi stipularono un patto di non aggressione che tuttora vige e che, insieme all'arrivo delle prime diffide da parte della Polizia, spostò l'attenzione delle curve verso un aspetto di maggior interesse: le coreografie.[17] Nate già negli anni settanta come semplici striscioni o sventolio di bandiere, negli anni ottanta si sono evolute fino a diventare, ai giorni nostri, un importante argomento di sfida tra le tifoserie. È ormai consuetudine giornalistica aprire i servizi dedicati alle sfide calcistiche (il derby di Milano su tutte) presentando le due opposte coreografie. Risale, inoltre, al 1985 il primo bandierone "copricurva" dell'Inter.[16]

Gemellaggio fra tifosi laziali e interisti il 2 maggio 2009 con l'omaggio a Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste morto l'11 novembre 2007
  • Varese
  • Lazio
  • {{calcio Valencia))
  • ((calcio sampdoria))
  • ((calcio torino))

Le tifoserie gemellate con quella dell'Inter sono quelle di Varese (per la rivalità con i tifosi comaschi, gemellati col Milan),[16] Valencia,[18] "sull'asse Boys-Yomus"[16] e soprattutto Lazio.[16] Quello con i laziali è sicuramente uno dei gemellaggi più solidi ed importanti d'Italia, dato che affonda le proprie radici intorno alla metà degli anni ottanta in risposta all'antico gemellaggio (poi rotto) fra Roma e Milan. Il legame è stato rinsaldato nella finale di Coppa UEFA 1997-1998 a Parigi, e il 5 maggio 2002 e il 2 maggio 2010 all'Olimpico, quando i tifosi laziali augurarono agli interisti la conquista del tricolore contro i comuni rivali della A.S. Roma.[16]

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby di Milano e Derby d'Italia.

250px|thumbnail|destra|La curva nord in un derby contro i rivali del Milan Le rivalità più accese sono soprattutto con le tifoserie della Juventus, con cui fin dagli anni sessanta l'Inter dà vita al "Derby d'Italia",[19][20][21] e con la rivale cittadina, il Milan, con cui i nerazzurri disputano il cosiddetto "Derby di Milano", detto anche Derby della Madonnina. È in questi due match che le presenze allo stadio arrivano di solito all'apice, fino quasi all'esaurimento dei posti. Altre rivalità sussistono con le tifoserie del Napoli, della Roma e dell'Atalanta.[16][22] Tra i gemellaggi oggi sciolti si ricordano quello con la Fiorentina nel 1987 per l'acquisto da parte dell'Inter dell'ex viola Nicola Berti,[15] con il Cagliari nel 1997 dopo l'episodio dello sputo di Giuseppe Pancaro all'allora portiere nerazzurro Pagliuca,[23] con la Sampdoria nel 1992 per aver sconfitto i nerazzurri nello scontro diretto nella stagione 1990-91, ed avendo così spento le speranze nerazzurre di vincere lo scudetto,[15] e con l'Hellas Verona nel 2001 a causa di dissidi con il direttivo della curva gialloblù.[15][16][22] Un rapporto della polizia del 2005 li ha identificati tra i gruppi più propensi alla violenza.[24] Di recente sono stati protagonisti di alcuni episodi di grave teppismo, come il lancio di un motorino di un tifoso avversario dalla parte superiore a quella inferiore del secondo anello dello stadio di San Siro nel corso della partita Inter-Atalanta del 6 maggio 2001,[25] il lancio di un fumogeno sul portiere rossonero Dida durante il derby Inter-Milan, quarti di finale di ritorno della Champions League (12 aprile 2005), che è costato alla squadra la sconfitta a tavolino e quattro turni disputati a porte chiuse,[26] gli insulti razzisti al giocatore ivoriano del Messina Zoro in Messina-Inter del 25 novembre 2005, che sono costati l'inibizione per quasi due anni dagli stadi a quattro tifosi, identificati tramite le immagini televisive,[27] e ai napoletani in Inter-Napoli del 6 ottobre 2007, per i quali l'Inter è stata anche costretta dal giudice di pace di Napoli a risarcire 1500 euro a un tifoso napoletano per "danni esistenziali" in seguito a diversi striscioni e cori razzisti dei tifosi nerazzurri.[28]

Galleria fotografica

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  1. ^ Spavaldo sì ma non borioso Come Mourinho, su ilgiornale.it, Il Giornale, 29-9-2008. URL consultato il 18-1-2009.
  2. ^ C'è solo l'Inter...da 100 anni, su tgcom.mediaset.it, TGcom, 27-2-2008. URL consultato il 17-9-2008.
  3. ^ (EN) AC Milan vs. Inter Milan, su footballderbies.com. URL consultato il 17-9-2008.
  4. ^ Fabio Bordignon, Luigi Ceccarini, Tifosi, Juventus la più amata - Inter la più antipatica, in La Repubblica, 30 agosto 2008. URL consultato il 30-8-2008.
  5. ^ a b (PDF Sondaggio Demos per la Repubblica. Una nazione di tifosi (PDF), in Demos & Pi, 30-8-2008, p. 5; 10. URL consultato il 2-1-2010.
  6. ^ (EN) Alex Duff, Barcelona Tops Real Madrid as Europe's Favourite Soccer Club, in Sport+Markt AG, 27 febbraio 2008. URL consultato il 2-1-2010.
  7. ^ (PDF(EN) Man United chasing Spanish top clubs (PDF), in Sport+Markt AG, 11 febbraio 2009. URL consultato il 5-3-2009.
  8. ^ Mondo ultrà: poco calcio, tanta politica. E più violenza, su altremappe.org, 09-9-2004.
  9. ^ L'esercito dei 74 mila ultras, Corriere.it, 16-9-2005.
  10. ^ Inter Club 2010/2011, su interclub.inter.it. URL consultato il 01-08-2010.
  11. ^ a b Inter club: le origini, su interclub.inter.it. URL consultato il 01-08-2010.
  12. ^ Il sito inter.it scrive: "[...] Nascono in questo periodo gli Inter Club, l'istituzione del tifoso organizzato [...]"
  13. ^ Gruppi della Nord, su curvanordmilano.net. URL consultato il 7-5-2010.
  14. ^ a b c Andrea Ferreri, Ultras. I ribelli del calcio. Quarant'anni di antagonismo e passione, su books.google.it. URL consultato il 29-3-2010.
  15. ^ a b c d Boys San Milano 1969, su boys-san.it. URL consultato il 7-5-2010.
  16. ^ a b c d e f g h Inter: Gli Ultras avversari, su rangers.it. URL consultato il 7-10-2009.
  17. ^ Inter-Milan, è la febbre del sabato sera, corriere.it, 22-11-97. URL consultato il 10-8-2009.
  18. ^ Padova Nerazzurra, su padovanerazzurra.it. URL consultato il 7-10-2009.
  19. ^ Juve-Inter, storia di una rivalità, in Tuttosport, 22 settembre 2008. URL consultato il 26-7-2009.
  20. ^ All'Inter il derby d'Italia, su repubblica.it, 22-11-2008. URL consultato il 7-10-2009.
  21. ^ Inter-Juve, il derby d’Italia si gioca già fuori dal campo, su sportmain.it, 17-11-2008. URL consultato il 7-10-2009.
  22. ^ a b Inter, amici e rivali, su tifonet.it. URL consultato il 7-10-2009.
  23. ^ Sputo in diretta, quattro giornate a Pancaro, in giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com, 30 ottobre 1996. URL consultato il 4-8-2009.
  24. ^ L'esercito dei 74 mila ultras, Corriere.it, 16-9-2005. URL consultato il 7-5-2010.
  25. ^ Lancio dello scooter, due turni all'Inter, Repubblica.it, 17-5-2001. URL consultato il 26-9-2008.
  26. ^ Inter, 4 gare a porte chiuse, gazzetta.it, 15-4-2005. URL consultato il 26-9-2008.
  27. ^ Diffidati per Zoro: stasera tornano allo stadio, gazzetta.it, 7-11-2008. URL consultato il 26-9-2008.
  28. ^ Inter condannata a pagare le offese a tifoso napoletano, CasertaNews.it, 5-8-1008. URL consultato il 7-11-2008.