Utente:Erpaolo9/COPPA FIERE
Coppa internazionale delle città di fiere industriali | |
---|---|
Altri nomi | Coppa delle Fiere |
Sport | |
Tipo | Rappresentative cittadine e squadre di club |
Continente | Europa |
Direttore | Ernst Thommen |
Cadenza | Triennale, biennale, annuale |
Apertura | Settembre |
Chiusura | Maggio |
Partecipanti | 64 |
Formula | Eliminazione diretta |
Storia | |
Fondazione | 1955 |
Soppressione | 1971 |
Numero edizioni | 13 |
Detentore | Barcellona |
Ultimo vincitore | Leeds Utd |
Record vittorie | Barcellona (3) |
La Coppa delle Fiere o Trofeo "Noel Beard" | |
La Coppa internazionale delle città di fiere industriali, abbreviata in Coppa delle Fiere (in francese Coupe des villes de foires; in inglese Inter-Cities Fairs Cup) fu una competizione europea per club e rappresentative cittadine tenutosi tra il 1955 e il 1971.
Di tale torneo si tennero 13 edizioni, la prima delle quali triennale, la seconda biennale e, a partire dal 1960, annuale. Nove squadre si avvicendarono alla conquista del trofeo, che oggi è detenuto in via definitiva dal Barcellona; l'ultimo vincitore della competizione fu invece il Leeds Utd. Le squadre spagnole hanno vinto sei edizioni della competizione, seguite dalle squadre inglesi con quattro successi.
La competizione venne progettata a metà anni '50, quando le competizioni internazionali per club faticavano ad ottenere seguito e mancavano di un carattere continentale. Nel mentre si costituiva la UEFA con lo scopo di dare luce alla Coppa dei Campioni, un comitato composto da alcune delle maggiori personalità calcistiche dell'epoca si dedicava all'organizzazione di quella che sarà la Coppa delle Fiere.
Per ovviare ai problemi di promozione e di visibilità si pensò di organizzare una competizione legata alle Fiere internazionali, svolgendo le partite di calcio tra rappresentative delle città che tali fiere ospitavano.
La formula si rivelò macchinosa, la prima edizione durò 3 anni contro i due previsti, alcune città invitate iscrissero un club anzichè compore una rappresentativa che si rivelarono composte prevalentemente da giocatori di un unico club. Alla luce delle varie difficoltà La formula si adattò arrivando ad avere cadenza una annuale, le rappresentative via via scomparvero e il piazzamento al secondo posto in campionato divenne un criterio d'accesso.
Nel 1971 l'Union of European Football Associations (UEFA) prese in carico l'organizzazione del torneo[1] e, dopo la gara per l'assegnazione perenne del trofeo, con cui la competizione fu soppresa, la confederazione istituì la Coppa UEFA, torneo che ebbe un diverso regolamento organizzativo e disciplinare, formato e trofeo, essendo stati introdotti rinnovati criteri d'accesso, abolendo definitivamente il vincolo fieristico e la regola "una squadra una città" del torneo precedente, basando l'accesso sulla posizione raggiunta nel campionato precedente[2].
La Coppa delle Fiere essendo stata nella sua storia il terzo torneo continentale per club, e sebbene in letteratura e dalle federazioni venga generalmente assimilata alla Coppa Uefa, il suo Albo D'Oro e le sue statistiche non fanno parte delle competizioni confederali.[3]
Sebbene la Coppa delle Fiere sia quindi de facto l'antenata della Coppa UEFA/Europa League, la stessa confederazione non convalida una continuità de iure tra le due manifestazioni:[4] l'albo d'oro e i primati della Fiere non sono inclusi nelle statistiche UEFA, non potendo quindi essere assimilata alle
L'importanza della Fiere nella storia del calcio internazionale[5] è comunque rimarcata, tra le altre, dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) che la considera un «major honour» nel palmarès dei club,[6][7][8][9] oltreché dall'International Federation of Football History & Statistics (IFFHS) e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) che la equiparano alla Coppa UEFA/Europa League, rispettivamente, nel calcolo dei migliori club del XX secolo e della tradizione sportiva.[10][11]
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Dopo il secondo dopoguerra le competizioni internazionali per club faticavano ad ottenere seguito e mancavano di un carattere continentale. A metà anni '50 nel mentre si costituiva la UEFA con lo scopo di dare luce alla Coppa dei Campioni, un comitato costituito da alcune delle maggiori personalità calcistiche si dedicava all'organizzazione di quella che sarà la Coppa delle Fiere.
Per ovviare ai problemi di promozione e di visibilità si pensò di organizzare una competizione legata alle Fiere internazionali, svolgendo le partite di calcio tra rappresentative delle città che tali fiere ospitavano.
Il vincolo si rivelò macchinoso, la prima edizione durò 3 anni contro i due previsti, alcune città invitate iscrissero un club anzichè compore una rappresentativa che si rivelarono composte prevalentemente da giocatori di un unico club. Alla luce delle varie difficoltà La formula si adattò arrivando ad avere cadenza una annuale, le rappresentative via via scomparvero e il piazzamento al secondo posto in campionato divenne un criterio d'accesso.
ne ostacolavano la e nella metà degli anni '50 La competizione Il nome della competizione ne tradisce il retaggio che inizialmente si portava appresso, inerente il meccanismo di accesso che, alla sua creazione, era ristretto alle città in cui si tenevano fiere internazionali; tale discriminante decadde bne presto, e l'accesso fu de facto demandato ai piazzamenti conseguiti dai club nei rispettivi campionati nazionali.[12]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Inter-Cities Fairs Cup fu fondata il 18 aprile 1955 a Basilea[13] dal vicepresidente della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), Ernst Thommen, dal segretario della Football Association, Stanley Rous, e da Ottorino Barassi, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio nonché membro della FIFA. Il torneo, nella sua formula originaria, aveva come scopo principale quello di fornire alle città ospitanti fiere commerciali degli introiti utili al proprio rilancio economico, dopo le difficoltà causate dalla seconda guerra mondiale: il piano Marshall di aiuti statunitensi ai paesi europei, concordato dopo il termine del conflitto, prevedeva infatti l'allestimento di fiere campionarie internazionali in varie città per favorire l'influenza del mercato statunitense sul vecchio continente, neutralizzando quella sovietica; un periodo ideale in cui inserire la neonata Coppa delle Fiere.[senza fonte]
La prima edizione vide partecipare squadre provenienti unicamente da città sedi di fiere — da cui il nome —, vedi Barcellona, Basilea, Birmingham, Copenaghen, Francoforte sul Meno, Losanna, Lipsia, Londra e Milano. L'accesso alla manifestazione si basava inizialmente sulla regola di un solo rappresentante per comune e perciò non era possibile la contemporanea presenza in tabellone di più sodalizi della stessa località:[14] ciò favorì, soprattutto nelle prime edizioni, la creazione di compagini ad hoc per questo torneo, che raggruppavano giocatori provenienti da varie società cittadine; i primi campioni furono i membri del Barcelona XI, selezione della città catalana composta principalmente da elementi del Barcellona, che batterono il similare London XI. Tali rappresentative andarono via via scomparendo lasciando il posto ai club, stante la succitata regola di un solo esponente per città.
Dopo un avvio stentato nelle prime due edizioni, anche a causa dell'eccessiva lunghezza e durata della formula, dall'edizione 1960-1961, in coincidenza con l'adozione della cadenza annuale, la Coppa delle Fiere incominciò ad attrarre un interesse sempre maggiore; ciò a fronte di in un calendario calcistico europeo ancora abbastanza snello, occupato a livello confederale dalle sole Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe.
I primi anni del torneo videro numerosi trionfi di squadre spagnole. Tra le edizioni 1955-1958 e 1965-1966, Il Barcellona trionfò tre volte, di cui due consecutive, come accadde allo stesso Valencia, e il Real Saragozza in una, per un totale di sei vittorie in otto edizioni, con tre finali (1961-1962, 1963-1964, 1965-1966) disputate da due squadre spagnole. Le tre squadre iberiche vincitrici della competizione, precedentemente citate, furono protagoniste di due finali a testa tra loro (1962: Valencia-Barcellona; 1964: Real Saragozza-Valencia; 1966: Barcellona-Real Saragozza). Nel 1968 ci fu l'inizio di un nuovo dominio, inaugurato dagli inglesi del Leeds Utd, battuti in finale dalla Dinamo Zagabria l'anno precedente (1966-1967). Il Leeds Utd fu la prima squadra dell'Europa Settentrionale a conquistare il trofeo. Da quell'anno ci furono in totale quattro successi consecutivi di squadre d'oltre Manica, appannaggio di Newcastle Utd, Arsenal e ancora Leeds Utd, fino all'ultima edizione del 1970-1971. Nel settembre dello stesso anno fu disputata la speciale sfida finale per l'assegnazione definitiva della coppa originale tra i vincitori della prima e dell'ultima edizione, rispettivamente Barcellona e Leeds Utd: questa venne vinta dai catalani, che così conquistarono definitivamente il trofeo prima della sua abolizione. Nell'albo d'oro del torneo, gli unici trionfi al di fuori dell'asse anglo-spagnolo, uno a testa, furono a opera degli italiani della Roma (nel 1960-1961), degli ungheresi del Ferencváros (nel 1964-1965) e degli jugoslavi della Dinamo Zagabria (nel 1966-1967); da notare, statisticamente, che anche le prime due edizioni della successiva Coppa UEFA furono vinte da squadre inglesi, il che portò de facto il totale di successi consecutivi a sei da parte dei club d'oltre Manica, tra Fiere e UEFA.
Formula
[modifica | modifica wikitesto]L'idea iniziale era quella di creare un torneo che durasse tre anni, riservato a squadre di calcio appartenenti a grandi città europee che ospitassero importanti fiere commerciali internazionali. Un'altra regola istituita dagli ideatori del torneo era quella che le squadre iscritte alla competizione avrebbero potuto schierare "rappresentative cittadine", composte da giocatori appartenenti a club diversi della stessa città. Grandi centri come Londra o Francoforte, avendo molte squadre di club di livello ma con pochi giocatori autoctoni, decisero di fondere le formazioni delle varie squadre locali, dando luogo a delle vere e proprie selezioni cittadine. Ciò avvenne nella maggior parte dei casi: Londra e Barcellona, ad esempio, presero parte con formazioni create ad hoc per la Coppa delle Fiere; altre città come Milano, parteciparono invece con club esistenti, vedi l'Inter per la città italiana.
Nella seconda edizione vennero introdotti dei cambiamenti. La durata del torneo venne ridotta a due anni (dal 1958 al 1960), e la formula cambiata; per snellire il calendario della competizione vennero eliminati i gironi, che avevano caratterizzato la prima edizione, e venne introdotto lo scontro a eliminazione diretta, con partite di andata e di ritorno. I partecipanti continuarono a essere squadre provenienti da città ospitanti fiere, vennero però abolite le selezioni cittadine.
A partire dalla terza edizione, nella Coppa delle Fiere 1960-1961, il torneo divenne annuale e venne allargato il numero delle squadre partecipanti, consuetudine che ogni anno portò ad accrescere i club iscritti fino a superare i 60 dalla terzultima edizione della coppa avvenuta nel 1968-1969.[15]
La Coppa delle Fiere e l'UEFA
[modifica | modifica wikitesto]Le vittorie della Coppa delle Fiere, pur essendo questa riconosciuta de facto quale antenata e progenitrice della Coppa UEFA/Europa League,[2][4][16] non sono annoverate nell'albo d'oro di quest'ultima poiché non considerate titoli ufficiali da parte della confederazione calcistica europea.[3] Vero è che, nel 1958, la Fédération Internationale de Football Association (FIFA) incluse la Coppa delle Fiere nel calendario internazionale del calcio assieme a Coppa Internazionale, Coppa dell'Europa Centrale, Coppa Latina, Coppa Grasshoppers e Coppa dell'Amicizia,[17] ma si trattava sempre di tornei non organizzati dall'UEFA, e quindi mancanti di ufficialità a livello confederale. La stessa UEFA, comunque, all'occorrenza fa menzione del trofeo tra i titoli più rilevanti vinti dai club.[18]
Nei primi anni di gestione della Coppa UEFA, la confederazione europea uniformò le regole disciplinari e organizzative e rese impossibile la partecipazione alla coppa contemporaneamente ad altre competizioni continentali, come invece avveniva nelle prime edizioni della Coppa delle Fiere. La federazione inglese manterrà fino al 1975 il vincolo di accesso per un solo club per città mentre la UEFA abolirà de iure la formula a inviti retaggio della Coppa delle Fiere solo nel 1980, sebbene de facto la partecipazione al torneo avvenisse in base al piazzamento delle squadre nel proprio campionato fin dal 1971.[5][19][20]
La FIFA reputa la Coppa delle Fiere, a differenza delle altre competizioni non organizzate dalla UEFA, come un «major honour», ovvero tra i titoli più rilevanti nel palmarès di un club,[6][7][8][9] mentre l'International Federation of Football History & Statistics equipara la Coppa delle Fiere alla Coppa UEFA nel calcolo dei migliori club del XX secolo.[10] Anche a livello nazionale, la Federazione Italiana Giuoco Calcio considera questa coppa come progenitrice della Coppa UEFA/Europa League, assimilandole nel computo della tradizione sportiva.[11] Le partite della Coppa delle Fiere sono le uniche tra quelle di tornei non organizzati dalla UEFA, ad essere considerate dalla stessa come precedenti tra club e riportati nelle cartelle stampa delle partite nelle proprie manifestazioni.[21][22]
Dei nove club che hanno vinto la Coppa delle Fiere — tre inglesi, tre spagnoli, uno italiano, uno jugoslavo (poi croato) e uno ungherese — solo uno è riuscito a vincere il torneo successivo, il Valencia. Oltre al Valencia, anche Arsenal (due volte) e Roma (una volta) hanno disputato una o più finali di Coppa UEFA/Europa League, senza riuscire a vincere il trofeo. L'Anderlecht e la Juventus sono invece le squadre che hanno perso una o più finali di Coppa delle Fiere e successivamente hanno vinto una o più volte la Coppa UEFA/Europa League.
Albo d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Finale doppia
[modifica | modifica wikitesto]Edizione | Incontro | A | R | Vincitore |
1955-1958 | London XI - Barcellona | 2-2 | 0-6 | Barcellona[23] |
1958-1960 | Birmingham City - Barcellona | 0-0 | 1-4 | Barcellona |
1960-1961 | Birmingham City - Roma | 2-2 | 0-2 | Roma |
1961-1962 | Valencia - Barcellona | 6-2 | 1-1 | Valencia |
1962-1963 | Dinamo Zagabria - Valencia | 1-2 | 0-2 | Valencia |
Finale unica
[modifica | modifica wikitesto]Edizione | Luogo | Incontro | Risultato | Vincitore |
1963-1964 | Barcellona (Spagna)[24] | Real Saragozza - Valencia | 2-1 | Real Saragozza |
1964-1965 | Torino (Italia)[25] | Juventus - Ferencváros | 0-1 | Ferencváros |
Finale doppia
[modifica | modifica wikitesto]Edizione | Incontro | A | R | Vincitore |
1965-1966 | Barcellona - Real Saragozza | 0-1 | 4-2 (d.t.s.) | Barcellona |
1966-1967 | Dinamo Zagabria - Leeds Utd | 2-0 | 0-0 | Dinamo Zagabria |
1967-1968 | Leeds Utd - Ferencváros | 1-0 | 0-0 | Leeds Utd |
1968-1969 | Newcastle Utd - Újpesti Dózsa | 3-0 | 3-2 | Newcastle Utd |
1969-1970 | Anderlecht - Arsenal | 3-1 | 0-3 | Arsenal |
1970-1971 | Juventus - Leeds Utd | 2-2 | 1-1 | Leeds Utd |
Finalissima
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista statistico, Barcellona, Real Saragozza e Leeds Utd sono state le uniche squadre a realizzare un double, vincendo, nella stessa stagione, contemporaneamente alla Coppa delle Fiere, rispettivamente il campionato (nella stagione 1959-1960), la Coppa nazionale (nel 1963-1964) e la Coppa di Lega (nel 1967-1968). Il Ferencváros vinse il campionato ungherese del 1964 (che in quel periodo si disputava nell'arco di un solo anno solare) e la Coppa delle Fiere 1964-1965; in virtù del successo in campionato di cui sopra, la squadra partecipò alla Coppa dei Campioni 1965-1966, e concluse al secondo posto il campionato del 1965. Barcellona e Valencia sono le uniche squadre ad aver vinto due edizioni consecutive della competizione; il club valenzano, inoltre, è stato l'unico a raggiungere la finale per tre stagioni consecutive.
Il Barcellona, detentore del record di vittorie e di finali disputate, nonché del trofeo originale della Coppa delle Fiere, non viene riconosciuto dalla UEFA quale vincitore dello European Treble originale[5] (a differenza di Ajax, Bayern Monaco, Chelsea, Juventus e Manchester Utd), in quanto mai vincitore, finora, della Coppa UEFA/Europa League, competizione dove la squadra blaugrana non è mai andata oltre la semifinale. Dei nove club vincitori del trofeo, attualmente Dinamo Zagabria, Ferencvaros e Leeds United non hanno ancora vinto alcuna competizione gestita dalla UEFA. La Dinamo Zagabria, inoltre, è l'unica, finora, a non avere disputato alcuna finale in competizioni UEFA. Il Birmingham City e la Juventus sono le uniche squadre ad aver perso due finali nella competizione, e la prima delle citate l'unica nel farlo in stagioni consecutive (nel 1960 e nel 1961).
Titoli e finali
[modifica | modifica wikitesto]Squadra | Titoli vinti | Finali perse | Finali giocate |
---|---|---|---|
Barcellona | 3 | 1 | 4 |
Leeds Utd | 2 | 1 | 3 |
Valencia | 2 | 1 | 3 |
Real Saragozza | 1 | 1 | 2 |
Ferencváros | 1 | 1 | 2 |
Dinamo Zagabria | 1 | 1 | 2 |
Roma | 1 | – | 1 |
Newcastle Utd | 1 | – | 1 |
Arsenal | 1 | – | 1 |
Birmingham City | – | 2 | 2 |
Juventus | – | 2 | 2 |
London XI | – | 1 | 1 |
Újpest | – | 1 | 1 |
Anderlecht | – | 1 | 1 |
Vittorie per nazione
[modifica | modifica wikitesto]Nazione | Vittorie | Anni |
---|---|---|
Spagna | 6 | 1955-58, 1958-60, 1961-62, 1962-63, 1963-64, 1965-66 |
Inghilterra | 4 | 1967-68, 1968-69, 1969-70, 1970-71 |
Italia | 1 | 1960-61 |
Ungheria | 1 | 1964-65 |
Jugoslavia | 1 | 1966-67 |
Classifica marcatori
[modifica | modifica wikitesto]Maggior numero di gol
[modifica | modifica wikitesto]Classifica marcatori per stagione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vieli, p. 44.
«“The competition was very successful but the time came when the UEFA Executive Committee thought that such a major competition should be governed and organised by UEFA itself, which could ensure that standard rules were followed and could deal with refereeing and disciplinary matters.”». - ^ a b Vieli, p. 44.
«With new ownership came a new name and new regulations, which is why the Inter-Cities Fairs Cup winners do not appear on the list of UEFA Cup winners. Participating teams no longer had to come from cities with trade fairs, and the ‘one city, one team’ rule was also abolished. The 64 participants were now selected on the basis of sporting merit, i.e. their finishing position in the previous season’s domestic league championship.» - ^ a b (EN) UEFA Cup: All-time finals, su en.archive.uefa.com, Union of European Football Associations, 30 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2015).«The UEFA Cup replaced the Inter-Cities Fairs Cup in the 1971/72 season. The list of finals from that competition are listed below, but please note that the Fairs Cup is not considered a UEFA competition, and hence clubs' records in the Fairs Cup are not considered part of their European record»
- ^ a b (EN) André Vieli, UEFA: 60 years at the heart of football (PDF), in Union des Associations Européennes de Football, Nyon, 2014, p. 45, DOI:10.22005/bcu.175315.
- ^ a b c (ES) Un dilema histórico (PDF), in El Mundo Deportivo, 23 settembre 2003.
- ^ a b (EN) Barcelona, more than a club, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2015).
- ^ a b (EN) Roma ready to build new empire, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2015).
- ^ a b (EN) Valencia, 90 years of passion, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2014).
- ^ a b (EN) The Gunners' enduring glory, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
- ^ a b (EN) Europe's Club of the Century, in International Federation of Football History & Statistics, 10 settembre 2009. URL consultato il 14 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2012).
- ^ a b Comunicato ufficiale n. 171/A (PDF), Federazione Italiana Giuoco Calcio, 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
- ^ Fairs' Cup, su rsssf.com. URL consultato il 13 marzo 2021.
- ^ Varata a Basilea la Coppa Inter-Città, in Corriere dello Sport, 20 aprile 1955, p. 4. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
- ^ (EN) James Dart, Are Liverpool the worst European champions ever?, su guardian.co.uk, 1º giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2008).
- ^ In molti casi non cambiò la regola cittadina. La Grecia ad esempio fu sistematicamente rappresentata dal miglior club di Salonicco, aggiungendo una squadra di Atene solo per le ultime edizioni a 64 ingressi. Un identico sistema valse per Plovdiv in Bulgaria, aggiungendo poi una squadra di Sofia. La Romania mandò un club di Ploiești prima di virare su un puro invito. Anche l'Austria, nell'ambito di inviti, mandava sempre almeno un club di Vienna. Infine l'Inghilterra si basò dapprima sulla città di Birmingham e qualche eventuale invito, ma dal 1964 adottò anch'essa la classifica.
- ^ Nuova formula, rinnovato interesse, in uefa.com. URL consultato il 15 dicembre 2011.
- ^ Queste le competizioni internazionali ufficialmente riconosciute dalla FIFA, in Corriere dello Sport, 18 dicembre 1958, p. 3 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- ^ Roma - Feyenoord: per chi fare il tifo in finale di UEFA Europa Conference League?, su it.uefa.com, 24 maggio 2022.
- ^ Vieli, p. 40.
- ^ In diversi casi squadre di club disputarono nella stessa stagione sia la Coppa delle Fiere che la Coppa dei Campioni o la Coppa delle Fiere (es. Manchester United 1964/65).
- ^ UEFA CHAMPIONS LEAGUE - STAGIONE 2019/20 CARTELLE STAMPA, su it.uefa.com. URL consultato il 4 settembre 2020.«Competizioni Club
- UCL: UEFA Champions League
- ECCC: Coppa dei Campioni
- UEL: UEFA Europa League
- UCUP: Coppa UEFA
- UCWC: Coppa delle Coppe UEFA
- SCUP: Supercoppa UEFA
- UIC: Coppa UEFA Intertoto
- ICF: Coppa delle Fiere
- ^ (ES) En busca de un premio menor, su es.uefa.com. URL consultato il 4 settembre 2020.«Anteriormente, los equipos solo se habían visto una vez las caras en partido oficial, en la primera ronda de la Copa de Ferias 1963/64. El Atlético se clasificó gracias a un 2-1 en casa, ya que el partido en tierras lusas acabó con empate a cero»
- ^ Titolo attribuito a posteriori al Club de Fútbol Barcelona, in quanto la maggioranza dei giocatori che componevano il Barcelona XI militavano nel club azulgrana.
- ^ La finale venne disputata in partita unica, ma in campo neutro.
- ^ La finale venne disputata in partita unica a Torino su delibera del Comitato Organizzatore del torneo; fu l'unico caso, dal 1958 al 1971, in cui la finale in partita unica si disputò in casa di una delle due finaliste, cfr. Juventus - Ferencvaros finale della Coppa delle Fiere, in La Stampa, 17 giugno 1965, p. 8. URL consultato il 15 giugno 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) André Vieli, 60 years at the heart of football (PDF), Union of European Football Associations, 2014, DOI:10.22005/bcu.175315.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Statistiche su Rsssf, su rsssf.com.