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Utente:AdrianaRossi04
Endimione col cannocchiale è un dipinto a olio su tela (125x105 cm) di Giovanni Francesco Barbieri detto "Il Guercino". La datazione risale al 1647. Attualmente è conservato presso la Galleria Doria Pamphili Roma.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le uniche registrazioni ufficiali dell'opera, attestate nel “Libro dei Conti” (dell’artista), sono
due: entrambe risalenti agli anni 40 del XVII secolo (una del 1644 per Argoli "Auditore del
Torrone" di Bologna e l'altra del 1647 per Don Lorenzo de'Medici). La realizzazione
dell'opera è, appunto, approssimativamente collocabile tra 1640 e 1650.
L'opera venne esposta in varie città italiane, da sud a nord: da Lecce a Crema, passando
per Aosta e infine per Pisa.
Ad oggi fa parte della prestigiosa collezione dei Doria Pamphili.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Al centro della composizione, in primo piano, domina la scena Endimione. Il pastore diletto
da Artemide, dea della luna, è raffigurato addormentato, ma ciò che cattura l’attenzione dello
spettatore è ciò che poggia sulle sue ginocchia. Si tratta di un cannocchiale, simile a quello
che Galileo utilizzava per le sue osservazioni: la sua presenza, che sarebbe incompatibile
dal punto di vista filologico con l’ambientazione mitologica, va letta nell’ottica di un omaggio
abbastanza esplicito al celebre scienziato.
Tra l’altro, in un altro ambito (letterario), il parallelismo tra la
figura di Endimione e quella di Galileo, era già stato avanzato in letteratura da Giambattista
Marino che, nell'opera “Adone”, pronuncia una una lode a Galileo, definito "novello
Endimione": "Tu solo osservator d'ogni suo moto della luna, / e di qualunque ha in lei parte
nascosta, / potrai, senza che vel nulla ne chiuda, / novello Endimion, mirarla ignuda”.
Il soggetto principale si staglia su uno sfondo cupo: a sinistra sono presenti delle fitte nuvole
scure che, piano piano, andando verso destra si aprono, lasciando progressivamente a un
cielo azzurro, più nitido, in cui a catturare lo sguardo è il disco lunare.
Il pastore addormentato è rappresentato con le braccia appoggiate su un masso su cui
adagia la testa: ha i capelli ricci castani scuro, un’espressione serena e priva di pensieri.
Metà spalla sinistra è scoperta poiché la tunica di colore rosso e bianco gli scende
delicatamente; le pieghe che inevitabilmente si formano, conferiscono volume e plasticità
rendendole alla vista quasi morbida e reale.
Sulle sue ginocchia, come già evidenziato, è poggiato il cannocchiale, sottile, di forma
allungata e marroncino. In alcune fonti si dice che esso possa essere stato aggiunto in un
secondo tempo da un'altra mano, quella di Pier Francesco Mola.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]● Andrea De Marchi, Collezione Doria Pamphilj, Catalogo generale dei dipinti, Roma,
Silvana Editore, 2016, ISBN 978 - 88 - 366 - 3296 - 1
● Andrea De Marchi, Il palazzo Doria Pamphilj al Corso e le sue collezioni, Firenze,
Centro Dì, 2008, ISBN 978-88-7038-465-9
● Eduard A. Safarik, Giorgio Torselli (a cura di), La Galleria Doria Pamphilj a Roma,
Roma, Fratelli Palombi Editori, 1982
● Eduard A. Safarik, a cura di, Galleria Doria Pamphilj. I capolavori della pittura, Roma
1993, ISBN 978 - 8881176519
● Luigi Ficacci, Guercino. Edizione illustrata Giunti Editore, 1991, ISBN-13:
9788809761575
● Denis Mahon, Prisco Bagni, Diane De Grazia, Fausto Gozzi, Andrea Emiliani - Il
Guercino, 1591-1666 - Nuova Alfa Editoriale, 1991, ISBN non indicato.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]● Guercino
● Catalogo dei dipinti della Galleria Doria Pamphilj
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]● https://artslife.com/2017/11/15/rivoluzione-galileo-mostra-padova-guercino-kapoor-art
● https://izi.travel/nl/a67d-giovanni-francesco-barbieri-detto-guercino-atlante/it
● https://www.finestresullarte.info/opere-e-artisti/12-opere-luna-storia-dell-arte