Stazione di Furbara
Furbara stazione ferroviaria | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Cerveteri |
Coordinate | 41°59′50.26″N 12°01′04.18″E |
Linee | Tirrenica |
Storia | |
Stato attuale | dismesso |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 4 |
Gestori | Ferrovie dello Stato Italiane |
Operatori | Ferrovie dello Stato Italiane |
Dintorni | Aeroporto di Furbara Strada statale 1 Via Aurelia |
La stazione di Furbara era una stazione ferroviaria della ferrovia Tirrenica. Sorgeva nel comune di Cerveteri e prendeva il nome dalla frazione in cui si trova l'ex aeroporto militare di Furbara.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione venne attivata verso la fine dell'800 successivamente all'apertura della linea.[1][2] Nel 1917, ricevette degli aggiornamenti per quanto riguarda il segnalamento e gli impianti di sicurezza.[3] Nel 1939 venne attivata la gestione in DC della linea tra Roma Termini e Civitavecchia e la stazione assunse la funzione di Posto di Blocco.[4] Venne interessata da lavori di ampliamento del fabbricato viaggiatori nel 1943, originariamente casa cantoniera.[5]
Alla fine degli anni '70 l'impianto venne dotato di apparato ACEI per la gestione del piazzale e i suoi enti.[6]
La stazione ha sempre avuto un forte legame col vicino aeroporto posto nelle immediate vicinanze. Con la perdita di importanza di quest'ultimo e il progressivo mutare del traffico ferroviario, venne soppressa tra il 2000 e il 2001 dato lo scarso traffico registrato dalle FS.[7]
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione era collocata alla progressiva chilometrica 57+495 da Roma[N 1] (anticamente 57+688),[9] disponeva di un fabbricato viaggiatori a due piani, originariamente casello poi ampliato, ospitante la sede della dirigenza del movimento, la sala d'attesa, la biglietteria a sportello con annesso telegrafo.[5] Disponeva inoltre di un fabbricato per i servizi igienici, di un altro fabbricato di servizio di maggiori dimensioni e di uno scalo merci composto dal magazzino, dal piano carico e scarico e due binari tronchi elettrificati, rimossi con la soppressione. Risultava annesso anche un passaggio a livello che collegava l'Aurelia con l'aeroporto militare, soppresso e sostituito con un sovrappasso pedonale. Disponeva, oltre ai due tronchini, dei due binari di corsa della linea serviti da banchine per l'espletamento del servizio viaggiatori, la seconda in particolare possedeva un avvisatore per la provenienza dei treni in arrivo o transito.
Risultava presente anche una piccolo fabbricato esterno per il ricovero dei viaggiatori dalle intemperie.[10]
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La stazione disponeva di:[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In Boaga si citano le stazioni attivate all'apertura della linea dove questa non compare, ma viene menzionata in una descrizione della linea del 1886, nonché in alcuni atti parlamentari del 1873.
- ^ Viene citata in Bollettino dei trasporti e dei viaggi in ferrovia, p. 27.
- ^ Relazione dell'Amministrazione delle ferrovie esercitate dallo Stato per l'anno finanziario 1917-18, su google.it, 1918, p. 130.«Furono sistemati il segnalamento (semafori in luogo dei dischi, doppio segnalamento ecc...) e gli impianti di sicurezza nelle stazioni e nei tronchi seguenti:
Cavallermaggiore e curve di raccordo con le linee di Bra e Cuneo, Bivio Bormida, La Piemontese Concimi, Moncalieri, Trofarello, Milano Scalo Farini, Lecco, Monza, Doppio Bivio Milano P. Vittoria, Lecco-Colico, Colico-Sondrio, Colico-Chiavenna, Novi-Bivio Bormida, Novi C.-Novi S. Bovo, Noli, Pieve di Sori, Recco, Pegli, Pra, Voltri, Sampierdarena, Varazze, Spotorno, Varigotti, Borgio Verezzi, Pietra Ligure, S. Stefano, S. Remo, Ospedaletti, Ovada, Isola del Cantone, Serravalle, S. Benigno, S. Limbania, Genova P. P., Quercianella, Baiano, Palidoro, Furbara, S. Severa, Corneto, Montalto di Castro, Chiarone, Barilato, Taranto e Brindisi.» - ^ Bollettino ufficiale delle Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 53, p. 129.
- ^ a b c Planimetria FV.
- ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione per l'anno 1978, 1979, p. 107.
- ^ Compare in Ferrovie dello Stato S.p.A., Quadro 32 Pisa-Livorno-Grosseto-Roma, in In Treno. L'orario ufficiale delle Ferrovie dello Stato. Inverno 1999-2000, validità dal 26 settembre 1999 al 29 gennaio 2000. URL consultato il 9 luglio 2022. e non più in Trenitalia, Quadro 32 Pisa-Livorno-Grosseto-Roma, in In Treno Tutt'Italia. L'orario ufficiale, validità dal 10 giugno 2001 al 26 gennaio 2002. URL consultato il 9 luglio 2022.
- ^ Fascicolo Linea 112, sez. 6.3, 7.3.
- ^ Atti parlamentari (1873).
- ^ Fabbricato ricovero viaggiatori.
Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Camera dei deputati del Regno d'Italia, Raccolta dei documenti stampati per ordine della Camera, su google.it, vol. 6, Roma, 1873, p. 45, allegato 2 bis sez. III. URL consultato il 9 luglio 2022.
- Bollettino dei trasporti e dei viaggi in ferrovia, su google.it, 1893.
- Vallardi, La scuola positiva rivista di diritto e procedura penale, su books.google.it, 1937. URL consultato il 9 luglio 2022.
- Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Bollettino ufficiale delle Ferrovie dello Stato. Leggi, decreti e regolamenti, su google.it, 1939.
- Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Furbara - Ricovero viaggiatori - rapp. 1-100, su archiviofondazionefs.it, 1943. URL consultato il 27 giugno 2021.
- Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Furbara - Sistemazione e Ampliamento del FV - rapp. 1-100, su archiviofondazionefs.it, 9 maggio 1943. URL consultato il 27 giugno 2021.
- Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 112, su normativaesercizio.rfi.it, ed. dicembre 2003, Direzione Territoriale Produzione di Roma. URL consultato il 9 luglio 2022.
- Giovanni Boaga, Marzo 1859, arriva il treno!, su voceleonardo.it, 12 luglio 2017. URL consultato il 9 luglio 2022.