L'orto americano

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L'orto americano
Filippo Scotti in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2024
Durata107 minuti
Dati tecniciB/N
Genereorrore, thriller
RegiaPupi Avati
Soggettodal romanzo omonimo di Pupi Avati
SceneggiaturaPupi Avati, Tommaso Avati
ProduttoreAntonio Avati, Gianluca Curti
Casa di produzioneDueA Film, Minerva Pictures, Rai Cinema
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaCesare Bastelli
MontaggioIvan Zuccon
ScenografiaBiagio Fersini
Interpreti e personaggi

L'orto americano è un film del 2024 diretto da Pupi Avati e tratto dal suo romanzo omonimo.

A Bologna nel 1945, nell'Italia appena uscita dalla seconda guerra mondiale, una giovane ausiliaria statunitense entra nella bottega di un barbiere per chiedere informazioni e colpisce l'attenzione di un giovane aspirante scrittore psicologicamente instabile, che se ne innamora a prima vista. L'anno successivo il giovane si trasferisce negli Stati Uniti per trovare ispirazione per il suo libro e si trova come vicina di casa una donna la cui figlia Barbara, mandata in Italia come ausiliaria durante la guerra, non è più ritornata e non ha più dato sue notizie dopo averle scritto che stava per sposarsi con un italiano e risulta quindi ufficialmente dispersa. La casa del giovane e quella della madre di Barbara sono separate da un orto da cui durante la notte si odono delle urla di origine misteriosa. Il giovane, che ha identificato Barbara con l'ausiliaria di cui si era innamorato, decide di tornare in Italia alla sua ricerca ma inizia a imbattersi in situazioni sempre più inquietanti e in due fratelli dal comportamento losco, fino a scoprire la conclusione della vicenda.

Il film è stato girato tra Roma, Ferrara, Ravenna e Forlì, nonché a Davenport, Iowa, negli Stati Uniti. Le riprese sono iniziate il 21 novembre 2023 e sono proseguite fino al marzo 2024.[1]

Il primo trailer del film è stato diffuso il 26 agosto 2024 dalla 01 Distribution.[2]

Distribuzione

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È stato presentato in anteprima all'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 7 settembre 2024 come film di chiusura.[3][4] Dal 6 marzo 2025 al Cinema con 01 Distribution.

Giorgio Amadori, su Sentieri Selvaggi, ha dato al film 2,7 stelle su 5, criticando soprattutto la sceneggiatura, sfilacciata e poco incisiva. [5]

Emanuele Di Nicola, invece, su Cinematografo, valuta il film positivamente con un giudizio di 3.5 stelle su 5 e lo definisce come "Il canto del cigno del gotico padano. Pupi Avati a 85 anni torna all’horror con una storia arcana e misteriosa, un racconto di paura che è anche una dichiarazione di essenza."

Particolarmente entusiasta dell'opera è As Chianese di Nocturno, che assegna al film un punteggio di 4,5 stelle su 5 e scrive che "L’orto americano testimonia la ferma volontà di Avati nel voler maneggiare a tutti i costi quella raffinata materia filmica che andava a comporre i classici dello spavento statunitensi".

Catello Masullo del portale Cinecircolo Romano si rivela soddisfatto del film di Avati, dandogli una valutazione di 8 su 10, omaggiando soprattutto la natura gotica dell'opera tanto cara al regista bolognese.

Collegamenti esterni

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