Holothuria tubulosa
Oloturia o Cetriolo di mare | |
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Cetriolo di mare | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Echinodermata |
Subphylum | Eleutherozoa |
Superclasse | Cryptosyringida |
Classe | Holothuroidea |
Sottoclasse | Aspidochirotacea |
Ordine | Aspidochirotida |
Famiglia | Holothuriidae |
Genere | Holothuria |
Specie | H. tubulosa |
Nomenclatura binomiale | |
Holothuria tubulosa Gmelin, 1788 | |
Sinonimi | |
Holothuria cavolini, Holothuria columnae, Holothuria maxima, Holothuria petagnae, Holothuria tremula | |
Nomi comuni | |
cetriolo di mare (I), cotton spinner (EN), holothurie tubuleuse (F), cohombro tubo (ES), seewalze (DE) |
L'oloturia o cetriolo di mare[1] (Holothuria tubulosa (Gmelin, 1790)), per la somiglianza che presenta l'aspetto di questo animale con un cetriolo, è la specie più comune fra le oloturie mediterranee.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Mar Mediterraneo e Oceano Atlantico orientale. Vive su tutti i fondali ma predilige quelli detritici e le praterie di fanerogame. Si alimenta ingerendo enormi quantità di sabbia e fango dalle quali trae il nutrimento.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Mostra un corpo cilindrico allungato con varie protuberanze disposte irregolarmente più o meno sviluppate che terminano con una papilla. Può raggiungere i 30 cm di lunghezza. La colorazione dorsale è scura: bruna, o bruno-rossiccio o bruno-violaceo. La colorazione ventrale è molto più chiara: bruno chiaro o giallognola.
Questa specie non possiede i tubi di Cuvier, dei lunghi filamenti appiccicosi di colore bianco o roseo che vengono espulsi a scopo difensivo e che sono presenti in molte altre specie appartenenti a questa famiglia.
Famoso il caso di inquilinismo di alcuni piccoli pesci del genere Carapus, chiamati comunemente Galiotti. Questi si rifugiano all'interno dell'oloturia utilizzando il foro anale come porta d'accesso.
Quando si sentono in pericolo, emettono dall'ano parte dei visceri e dopo li ricreano. La rigenerazione dell'intestino espulso richiede alcuni mesi ma a volte sopraggiunge prima la morte.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Riproduzione effettuata da giugno a ottobre. Compie migrazioni riproduttive in acque basse. Per la deposizione rimangono erette per due terzi, emettendo piccole nuvole di cellule germinali.[senza fonte]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si alimenta ingerendo enormi quantità di sabbia e fango dalle quali trae il nutrimento.
Specie affini
[modifica | modifica wikitesto]Nel Mediterraneo vivono altre sei specie di Holothuria: Holothuria forskali, Holothuria helleri, Holothuria impatiens, Holothuria mammata, Holothuria poli, Holothuria sanctori.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 1º maggio 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Koehler Réné, Faune de France. Echinodermes, 1921.
- Tortonese Enrico, Fauna d'Italia. Echinodermata, 1965.
- Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, 2004ª ed., Milano, Il Castello, 2004, ISBN 88-8039-395-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Holothuria tubulosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) DORIS, su doris.ffessm.fr.
- (EN) ITIS Standard Report Page: Holothuria tubulosa, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 30/04/2011.
- (EN) Catalogue of Life: Holothuria tubulosa, su catalogueoflife.org, 2012. URL consultato il 5 dicembre 2012.