Formazione di Collio
Formazione di Collio | |
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Affioramento della successione di argilliti scure e arenarie intercalate della Formazione di Collio (Passo Dasdana) | |
Sigla | COL |
Rango | Formazione |
Unità di rango inferiore | Membro di Pian delle Baste, Membro di Val Dorizzo |
Caratteristiche litologiche | |
Litologia | argilliti, siltiti, arenarie con intercalazioni piroclastiche |
Spessore e variazioni | 0-1200 m |
Età | Permiano inferiore |
Fossili | Macro e microflore, impronte di Tetrapodi |
Ambiente di formazione | Fluviale e lacustre |
Rapporti stratigrafici | |
Formazione sovrastante | Conglomerato del Dosso dei Galli |
Formazione sottostante | Porfidi quarziferi inferiori |
Unità strutturale di appartenenza | Sudalpino |
Localizzazione unità | |
Carta geologica dove compare | 7-18, 19, 33, 34, 35 e fogli 078 Breno, 079 Bagolino |
La Formazione di Collio è un'unità litostratigrafica presente in Val Trompia (area del Maniva), depositatasi nel Permiano inferiore, e descritta da C. W. Gümbel nel 1880 (come "strati di Collio") mentre nel 1966 ne è stato definito lo stratotipo[1]. Prende il nome dal comune di Collio.
Recenti ridefinizioni sedimentologiche e stratigrafiche hanno limitato la definizione di questa formazione al solo settore trumplino, mentre le unità simili affioranti in bergamasca sono state definite come Vulcanite del Monte Cabianca e Formazione del Pizzo del Diavolo. Infatti la denominazione "Formazione di Collio" è oggi desueta ed è stata sostituita, nella letteratura ufficiale, da Gruppo dei Laghi Gemelli[2].
Descrizione litologica
[modifica | modifica wikitesto]L'unità viene suddivisa in due membri:
- membro inferiore (di Pian delle Baste): è costituito da un'alternanza di argilliti (anche varicolori) con fossili vegetali, siltiti e rare arenarie medio-fini laminate, in strati da millimetrici e centimetrici di colore grigio-verde e nerastro. Negli strati più grossolani si ritrovano strutture quali laminazioni piano-parallele, incrociate, ripple marks e tracce di tetrapodi e artropodi.Sono caratteristici livelli di arenarie vulcaniche-micacee in strati decimetrici e plurimetrici grigio-verdi, con laminazioni da corrente e gradazioni, con alcune intercalazioni conglomeratiche.
- membro superiore (di Val Dorizzo): si tratta di una successione eterogenea di arenarie e siltiti con intercalazioni piroclastiche e, verso l'alto, di conglomerati poligenici[3]. Risulta separato da quello inferiore attraverso una serie (quattro livelli) di depositi piroclastici di flusso (ignimbriti) grigio-verdastri, con struttura porfirica e minerali quali quarzo, plagioclasi, biotite, K-feldspato; sono inglobati anche numerosi pomici biancastre e frammenti litici di rocce derivanti dal membro inferiore e dal basamento metamorfico del Sudalpino; questi depositi son noti come Dasdana beds, e affiorano in modo continuo dal Passo Croce Domini fino alla Valle di Caffaro (dove raggiungono il massimo dello spessore, circa 25m), costituendo dunque un marker stratigrafico[4] importante. Dal punto di vista classificativo, si tratta di rioliti. Superiormente l'unità termina con argilliti, siltiti e arenarie organizzate in alternanze fitte con rapidi passaggi lateriali. Si deve sottolineare che verso l'alto dell'unità, sono stati ritrovati fossili (foraminiferi bentonici) tipici di ambiente marino.
Ambiente sedimentario
[modifica | modifica wikitesto]L'associazione litologica e paleontologica ha permesso di descrivere l'articolato sistema deposizionale di quest'unità: la sedimentazione è avvenuta in condizioni continentali, con variazioni granulometriche causate dalla posizione dei depositi all'interno del bacino permiano. Da O (verso il confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige) verso E si riconoscono il margine del bacino, caratterizzato dallo sviluppo di facies tipiche di conoide alluvionale passanti a facies fluviali (corpi lenticolari di conglomerati e arenarie), e l'interno del bacino, caratterizzato invece dalla presenza di depositi fluviali di delta e piana sabbioso-fangosa, terminati lateralmente dai sedimenti fini di bacino lacustre poco profondo.
Lo sviluppo del bacino sedimentario in cui si è depositata questa successione è collegato con l'attività tettonica di faglie che, nel Permiano inferiore, smantellavano l'orogene Ercinico e legato invariabilmente alla risalita di magmi e conseguente attività vulcanica.
La presenza di fossili marini (ristretti ad un singolo livello della parte alta dell'unità) implica che durante le fasi finali, l'unità e dunque il bacino trumplino siano stati interessati da un episodio di trasgressione ed ingressione[5] marina, oltre che permette di localizzare questo sistema fluvio-lacustre non solamente in una zona intramontana ma anche costiera.
Rapporti stratigrafici e datazione
[modifica | modifica wikitesto]Il limite inferiore è netto e realizzato tramite l'appoggio della successione terrigena sui sottostanti Porfidi Quarziferi inferiori. Il limite superiore risulta invece graduale, data dall'interdigitazione tra le arenarie del Collio e le arenarie e conglomerati rosso-violacei basali del Conglomerato del Dosso dei Galli, che individua la progradazione di conoidi alluvionali sul bacino di Collio da SSO, alimentate prevalentemente dallo smantellamento del basamento cristallino Varisico[6].
I depositi fluvio-lacustri della formazione sono stati datati attraverso l'analisi dei palinomorfi e datazioni radiometriche (Pb/U su zircone) sulle vulcaniti intercalate al Permiano inferiore, e nello specifico all'interno dell'intervallo di tempo compreso tra 283±1 e 280,5±2 Ma (dunque in meno di 5 Ma).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In stratigrafia, si intende stratotipo una località in cui è descritta la successione tipica dell'unità litostratigrafica.
- ^ ISPRA. Note Illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50000 Foglio 076 Lecco (PDF), su isprambiente.gov.it, p. 32.
- ^ Ovvero con clasti derivanti da rocce di differente tipo.
- ^ In stratigrafia, si intende un orizzonte, uno strato o una serie di strati che si differenziano in modo sostanziale da quelli sovrastanti, sottostanti e circostanti, e che permettono dunque il loro riconoscimento sul terreno facile e rapido.
- ^ Ovvero di ingresso delle acque marine sul continente.
- ^ In letteratura, Varisico ed Ercinico sono generalmente sinonimi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bargossi G.M., Berra F., Borsato A., Brack P. et al. (2012) Note illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000 foglio 079 Bagolino. APAT - Dipartimento Difesa del Suolo - Servizio Geologico d'Italia, Roma
- Cassinis G. (2007) Formazione di Collio in Carta geologica d'Italia 1:50.000. Catalogo delle formazioni - Unità tradizionali. Quad. serv. Geol. d'It. (VII)
- Sciunnach D. (2001) Benthic foraminifera from the upper Collio Formation (lower Permian, Lobardy, Southern Alps): implications for the paleogeography of the peri-Tethyan area, Terra Nova, v.13, pp. 150-155
- Sciunnach D. (2001) The lower Permian in the Orobic Anticline (Southern Alps, Lombardy): a review based on new stratigraphic and petrographic data, Riv. It. Paleont. Strat., v. 107, pp. 47-68
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Quaderno APAT (PDF) [collegamento interrotto], su apat.gov.it.