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Colori panafricani
Esistono due distinti insiemi di tre colori considerati colori panafricani.
Colori etiopici
[modifica | modifica wikitesto]Il primo insieme è costituito dai colori oro, rosso e verde. Tale combinazione origina in Etiopia e, oltre che nelle varie nazioni africane, ha rilevanza anche nel movimento Rastafari. Eccettuato il breve periodo dell'occupazione italiana fascista, l'Etiopia rimase infatti fuori dal controllo coloniale europeo, e divenne perciò modello di libertà per gli stati africani man mano che essi conseguivano l'indipendenza; di qui l'adozione dei colori nazionali etiopi.[1] Il primo stato che adottò la bandiera con i colori panafricani fu il Ghana nel 1957.[2]
Colori UNIA
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la costituzione dell'UNIA-ACL (Universal Negro Improvement Association and African Communities League) i colori panafricani sono invece nero, rosso e verde: "il rosso rappresenta il nobile sangue che unisce tutte le genti di stirpe africana, il colore nero la gente nera, il verde la ricca terra d'Africa".[senza fonte] I colori UNIA furono proclamati colori ufficiali della Razza Africana dall'UNIA stessa nella convenzione tenuta al Madison Square Garden di New York il 13 agosto 1920.
Bandiere con i colori panafricani etiopici: oro, rosso e verde
[modifica | modifica wikitesto]Bandiere moderne
[modifica | modifica wikitesto]Bandiere storiche
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Bandiera dell'Unione degli Stati Africani (Ghana, Guinea e Mali) (1961-1962)
Bandiere con i colori panafricani UNIA: nero, rosso e verde
[modifica | modifica wikitesto]Bandiere moderne
[modifica | modifica wikitesto]Bandiere storiche
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- RBVex (sito di vessillologia in italiano)
- (EN) Sito ufficiale dell'UNIA-ACL, su unia-acl.org.