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Stazione di Iglesias
Iglesias stazione ferroviaria | |
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Vista della stazione da via XX Settembre | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Iglesias |
Coordinate | 39°18′38.16″N 8°32′22.99″E |
Altitudine | 176 m s.l.m. |
Linee | Decimomannu-Iglesias Iglesias-Monteponi † |
Storia | |
Stato attuale | In uso |
Attivazione | 1872 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione di testa in superficie |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Interscambi | Autobus urbani e interurbani. |
Statistiche viaggiatori | |
al giorno | tra 400 e 1 500 (2022) |
Fonte | RFI[1] |
La stazione di Iglesias è una stazione ferroviaria a servizio del comune di Iglesias, capolinea della ferrovia per Decimomannu.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Inaugurata nel 1872, la stazione di Iglesias venne costruita come stazione terminale della ferrovia Decimomannu-Iglesias della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde, la prima delle linee previste dalla rete ferroviaria pubblica sarda a essere completata nella sua intera lunghezza. Nel 1898 la stazione iglesiente fu raggiunta da un'altra linea, sempre delle Ferrovie Reali, che collegava lo scalo con la stazione di Monteponi, frazione del comune e sede di un importante sito minerario. Proprio alla necessità di un miglior sistema di trasporto al servizio delle miniere di Monteponi e del circondario è ricollegata la realizzazione di questi ulteriori 5 km di ferrovia, che tuttavia non erano collegati direttamente alla linea per Decimomannu e Cagliari: infatti la stazione non perse la caratteristica di stazione di testa, con la conseguenza che i treni diretti da Monteponi a Cagliari e viceversa erano costretti a effettuare la giratura delle locomotive a Iglesias.
In seguito negli anni venti del Novecento nel Sulcis-Iglesiente vennero realizzate delle ferrovie complementari ad opera della Società Anonima Ferrovie Meridionali Sarde. Il governo nazionale decise in tal senso di girare il tronco Iglesias-Monteponi alle FMS, che nel 1926 subentrarono alle Ferrovie dello Stato (divenute proprietarie della rete delle Ferrovie Reali e tra le altre della stazione di Iglesias nel 1920) nella gestione di questa linea. Gli operai nel giro di 4 giorni[2] riconvertirono la Iglesias-Monteponi a scartamento ridotto, e nel maggio 1926 a pochi metri dallo scalo FS di Iglesias arrivarono i primi convogli FMS della Palmas Suergiu-Iglesias, che si attestarono in una nuova stazione confinante con la parte sud dello scalo FS. Quest'ultimo fu quindi sottoposto a una modifica dell'infrastruttura ferroviaria, con il troncamento del binario che si immetteva sulla linea verso Monteponi. In questa occasione furono tuttavia realizzati dei binari a scartamento ordinario che raccordarono la stazione FS con l'area merci delle FMS per l'intermodalità tra le due società ferroviarie[3].
Lo scalo iglesiente assunse in questi decenni una particolare importanza anche per abitanti e merci della parte settentrionale del Sulcis, che per raggiungere Cagliari arrivavano a Iglesias coi treni delle Meridionali Sarde e da qui raggiungevano la vicina stazione FS per prendere i treni diretti nel capoluogo regionale. Buona parte di questo traffico merci e passeggeri nei due scali cittadini venne però a mancare dal 1956 in poi[2], a causa dell'apertura della ferrovia Villamassargia-Carbonia, che calamitò nella stazione di Carbonia Stato buona parte dei viaggiatori e delle merci dirette a Cagliari da Carbonia e dai comuni limitrofi. Nel corso degli anni intanto all'originario fabbricato viaggiatori a due piani si era sostituito quello a un solo piano, ancora in uso nel 2014.
Nel 1969 il crollo di una galleria nei pressi di Cabitza, alla periferia della città, portò alla chiusura della Monteponi-Iglesias e della stazione FMS di Iglesias al traffico ferroviario. Con la chiusura completa della rete FMS, e della Monteponi-San Giovanni Suergiu nel 1974, la stazione di Iglesias tornò a essere l'unico scalo ferroviario attivo nel comune. La chiusura dell'altra stazione cittadina portò negli anni seguenti allo smantellamento nel piazzale FS della gran parte dei binari di collegamento con lo scalo FMS. Sempre nell'area compresa tra le due stazioni fu in seguito realizzato un parcheggio a pagamento delle FS.
Il sempre più ridotto traffico merci che interessava la stazione[4] portò a una lenta dismissione dello scalo merci, la cui area, congiuntamente a quella del parcheggio FS, fu ceduta al comune di Iglesias nel 2009[5], il quale da allora la utilizza come parcheggio pubblico.
Nei primi anni del XXI secolo la stazione si configurava come il capolinea, insieme alla stazione di Carbonia Serbariu, di una delle direttrici maggiormente trafficate della rete FS sarda[6]. Negli stessi anni per la stazione sono stati avviati dei progetti di potenziamento da parte del comune, atti a trasformare la struttura in un centro intermodale passeggeri (stazione sia per treni che per autolinee)[7], i cui lavori per la realizzazione iniziarono a metà 2017.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione di Iglesias, realizzata come scalo di testa della linea per Decimomannu, dinanzi al fabbricato viaggiatori era dotata fino al 2017 (anno di avvio dei lavori per il centro intermodale cittadino) di quattro binari tronchi, di cui tre attrezzati per il servizio passeggeri. Tale configurazione fu approntata insieme ad altri interventi tra la fine degli anni ottanta e l'inizio dei novanta; in precedenza erano tre i binari posti dinanzi all'edificio principale, uno per banchina, di cui uno per il servizio merci, confluenti inoltre nell'asse estremo in una piattaforma girevole poi smantellata. A sud di questi binari erano in passato attivi i binari dello scalo merci, data la presenza in questa area del relativo magazzino, compresi i raccordi verso lo scalo merci della ex stazione FMS. Questa struttura, un tempo importante soprattutto per il trasporto dei minerali estratti nel circondario iglesiente, non viene più utilizzata stante la cessazione di un regolare servizio merci in Sardegna e tale area è dal 2009 impiegata come parcheggio dal comune di Iglesias[5]. Ulteriori binari sono presenti nella parte nord est dello scalo: dal binario 1 si dirama verso nord un binario tronco ad entrambe le estremità (da cui a sua volta se ne dirama un altro con le medesime caratteristiche), mentre è presente un prolungamento (tronco) del binario 2 (tronco): tutti questi binari sono utilizzati per il ricovero dei rotabili[8]. Nel 2017, in seguito all'inizio dei lavori per la realizzazione del centro intermodale, le banchine ricevettero una lieve elevazione, in modo da facilitare l'accesso ai treni. Inoltre vennero completamente smantellati il binario 4 e i binari presso l'ex scalo merci, fu arretrato il fine corsa del binario 3 e fu chiuso temporaneamente il parcheggio pubblico.
Dal punto di vista della gestione del movimento, tale compito spetta di norma al DCO di Cagliari[9]: tale sistema di telecontrollo è stato attivato in stazione nel dicembre 2005[10].
Vari gli edifici di servizio presenti in stazione: il fabbricato viaggiatori presenta uno sviluppo a pianta rettangolare su un singolo piano, con l'accesso dalla via Garibaldi situato a una quota superiore rispetto al piazzale ferroviario. Adiacente ad esso è presente un altro fabbricato, a due piani, impiegato per fini di servizio e ospitante tra gli altri un posto di Polizia ferroviaria. Nella zona dei binari di rimessa sono presenti ulteriori locali, sempre impiegati a fine di servizio. All'altro capo del fascio binari, sul lato sud sono presenti il dismesso magazzino merci ed un ulteriore fabbricato, entrambi dismessi. In passato nell'area della stazione erano presenti anche due rimesse locomotive, successivamente dismesse e demolite.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Lo scalo è capolinea dei treni regionali espletati da Trenitalia, che collegano la città con Cagliari e Villamassargia.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto è classificato da RFI in categoria "silver"[11], ed è strutturato per garantire l'accessibilità alle persone portatrici di disabilità motorie[12].
- Biglietteria a sportello
- Biglietteria automatica
- Sala d'attesa
- Servizi igienici
- Posto di Polizia ferroviaria
- Bar
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]Il piazzale antistante l'ingresso del fabbricato viaggiatori ospita una fermata degli autobus dell'ARST, che effettuano un servizio di autolinee sia urbano che interurbano. In quest'ultimo caso dalla stazione è possibile raggiungere gli altri comuni dell'Iglesiente. Dal 1926 al 1969 sul lato sud della stazione era inoltre attivo il capolinea della dismessa ferrovia per San Giovanni Suergiu.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Numero dei viaggiatori: dati di frequentazione, su www.rfi.it. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ a b Fmstoria, su ferroviemeridionalisarde.it, Ferrovie Meridionali Sarde. URL consultato il 29 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2007).
- ^ Sanna, p.199.
- ^ XI Commissione Permanente (PDF), su camera.it, 8 febbraio 1989, p. 11. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ a b Iglesias, il Comune acquista lo scalo merci della stazione ferroviaria, in Unionesarda.it, 18 aprile 2009. URL consultato il 18 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2014).
- ^ Progetto di raddoppio della linea Decimomannu-San Gavino Monreale (PDF), su pont.infrastrutturetrasporti.it, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pp. 26. URL consultato il 7 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ Iglesias, via libera al progetto per il centro intermodale treni/bus, in La Nuova Sardegna, 28 gennaio 2014. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ Fascicolo linea 163, p. 15.
- ^ Fascicolo linea 163, p. 44.
- ^ Circolare compartimentale CC 09/2005 (PDF), su isoweb-filenet.rfi.it, RFI Cagliari, 2005. URL consultato il 18 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2014).
- ^ Classificazione delle stazioni - Compartimento di Cagliari (PDF), su rfi.it, RFI. URL consultato il 28 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
- ^ Allegato 2 Caratteristiche impianti (PDF), su rfi.it, RFI, giugno 2014, p. 70. URL consultato il 29 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Sassari, Chiarella, 1984.
- Giovanni Antonio Sanna, Le ferrovie del Sulcis - nella Sardegna sud occidentale fra documenti immagini e racconti, Cortona, Calosci Editore, 2012, ISBN 978-88-7785-267-0.
- Notizie storiche sulla realizzazione delle ferrovie sarde, su Il museo Ferroviario Sardo. URL consultato il 7 gennaio 2008.
- Fascicolo linea 163 (PDF), su donet.rfi.it, RFI. URL consultato il 18 agosto 2014 (archiviato il 18 agosto 2014).
Voci correlate
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