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Sesso... che non tramonta
Sesso... che non tramonta | |
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Poster (1926) | |
Titolo originale | The Waning Sex |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1926 |
Durata | 70 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 film muto |
Genere | commedia, sentimentale |
Regia | Robert Z. Leonard |
Soggetto | Fanny Hatton, Frederic Hatton (lavoro teatrale) |
Sceneggiatura | Frederick Hugh Herbert
Frederica Sagor Maas (non accreditata) Joseph Farnham (didascalie) |
Produttore | Harry Rapf |
Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer |
Fotografia | Ben F. Reynolds |
Montaggio | William LeVanway |
Scenografia | Cedric Gibbons, Paul Youngblood |
Costumi | André-ani, Kathleen Kay, Maude Marsh |
Interpreti e personaggi | |
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Sesso... che non tramonta[1][2] (The Waning Sex) è un film muto del 1926 diretto da Robert Z. Leonard.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nina Duane, giovane avvocatessa penalista, è risentita per i metodi usati in tribunale dal suo avversario, il procuratore distrettuale Philip Barry che, invece, l'invita a cena. Nel gioco di schermaglie tra i due si inserisce anche Mary Booth, la giovane vedova di cui Nina sta difendendo la causa, che fa la civetta con Philip. Più tardi, nella sua casa estiva, Nina adotta, imitandoli, i modi maliziosi di Mary. Philip si dichiara e lei gli risponde che se riuscirà a vincere il caso sul quale sono in quel momento impegnati, potranno stabilire i termini del matrimonio. Nina vince il caso, ma Mary invita lo stesso Philip a cena. Curiosa, Nina si mette a spiarli per vedere come procede la faccenda. Così vede Mary che, dopo avere rovesciato del caffè sui pantaloni del procuratore, insiste con lui per potergli pulire la macchia sui calzoni. Philip cerca di scappare, ma la donna finge uno svenimento per non farlo andare via. Alla fine, Philip la chiude a chiave nella stanza e, dato che Nina ha nascosto i suoi pantaloni, fugge con addosso quelli del fratello di lei. Nina smaschera gli stratagemmi della giovane vedova e salva il fratello da una situazione compromettente. Philip la perdona e i due iniziano felici la loro storia d'amore.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer.
La sceneggiatura di Frederick Hugh Herbert e di Frederica Sagor Maas si basa sull'omonimo lavoro teatrale di Frederic e Fanny Hatton che aveva debuttato a Los Angeles il 5 novembre 1923[3].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il copyright del film, richiesto dalla Metro-Goldwyn-Mayer Corp., fu registrato il 30 agosto 1926 con il numero LP23067[3][4].
Distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 5 settembre 1926; in Italia tra il 1927 e il 1928.[5]
Copie complete della pellicola si trovano conservate negli Archives du Film du CNC di Bois d'Arcy e negli archivi del Museum of Modern Art di New York[4].
Critica
[modifica | modifica wikitesto]«Il film è una satira del femminismo. L'argomento vi è trattato con molta discrezione, e la satira è riuscita assai garbata. Del resto, il fine ultimo che si proponeva l'autore non era la sferzata a questo movimento, che oggi ha raggiunto un sì alto grado; ma era la dimostrazione che, se le gonne si accorciano o cedono addirittura il posto ai calzoni, e le chiome stridono sotto le cesoie e il rasolo, e l'occhio s'incaramella, e le labbra s'adornano di un bocchino d'avorio e una sigaretta russa, e la fragile manina brandisce un leggiadro bastone da passeggio; se questa mascolinizzazione prende consistenza nelle forme esteriori e nell'esercizio delle professioni fino a poco fa riserbate esclusivamente all'uomo; se tutto ciò accade, l'animo della donna resta sempre quale era, e il sesso femminile, nonostante tutti gli sforzi e tutte le conquiste e tutte le apparenze, non tramonta. Tesi simpaticissima, come si vede, resa anche più simpatica da una vicenda cinematografica spumeggiante, e da una interpretazione deliziosa, oltre che da una tecnica impeccabile. Bene Norma Sherarer, alla quale è affidato nientemeno che la parte della femminista che smonta il femminismo. E bene Sally O'Neil e Conrad Nagel»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sesso... che non tramonta, su italiataglia.it.
- ^ Elenco delle pellicole cinematografiche approvate dal Ministero dell'Interno (PDF), su fondazionecsc.it, 31 luglio 1927. URL consultato il 25 febbraio 2023.
- ^ a b AFI
- ^ a b Library of Congress
- ^ I divertimenti - Cinepalazzo: Sesso che non tramonta, La Stampa, 30 Maggio 1928
- ^ Vittorio Martinelli, L'eterna invasione. Il cinema americano degli anni Venti e la critica italiana, Cineteca del Friuli, 2002, p. 533, ISBN 8886155298.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Douglas Eames, The MGM Story Octopus Book Limited, Londra 1975 ISBN 0-904230-14-7
- (EN) Jack Jacobs, Myron Braum, The Films of Norma Shearer Citadel Press, Secaucus, New Jersey 1977 ISBN 0-8065-0607-5
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sesso... che non tramonta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sesso... che non tramonta, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Sesso... che non tramonta, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Sesso... che non tramonta, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Sesso... che non tramonta, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Sesso... che non tramonta, su Silent Era.