Rocche aldobrandesche

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La torre della Rocca aldobrandesca di Capalbio
Rocca Aldobrandesca - Roccaccia di Montauto
La Rocca aldobrandesca di Arcidosso
La Rocca aldobrandesca di Sovana

Le rocche aldobrandesche sono castelli di epoca medievale fatte costruire o entrate in possesso della famiglia Aldobrandeschi. Si caratterizzano per la loro ubicazione nella parte sommitale all'interno di borghi o altri insediamenti abitativi.

Caratteristiche

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Erano generalmente costituite da un corpo di fabbrica principale, il palazzo padronale, e da una torre attigua con funzioni di avvistamento e, talvolta, anche difensive.

In alcuni casi il complesso della rocca era più articolato, tanto da poter essere considerato come un vero e proprio castello urbano, essendo delimitato da una indipendente cerchia muraria, ben distinta da quella del rimanente centro abitato, e costituito da più fabbricati autonomi collegati tra loro da una serie di vicoli. Esempi di questo tipo sono il Castello di Montemassi e il Castello di Rocchette di Fazio, inquadrabili comunque come rocche aldobrandesche.

Un caso a parte è rappresentato, invece, da Palazzo Aldobrandeschi a Grosseto, il quale, ristrutturato quasi interamente agli inizi del secolo scorso, non è propriamente una rocca ma un palazzo signorile sempre di epoca medievale dove la famiglia risiedeva ma era completamente distinto dall'antica rocca aldobrandesca di Grosseto, non più esistente.

Il territorio controllato dagli Aldobrandeschi comprendeva una vasta area a cavallo tra la Toscana centro-meridionale ed il Lazio settentrionale, interessando in modo più o meno diffuso gli attuali territori provinciali di Grosseto, Livorno, Siena e Viterbo.

Nel corso del tempo si è verificata la spartizione dei territori nella Contea di Sovana e nella Contea di Santa Fiora, gran parte delle quali furono ereditate, in epoche diverse, rispettivamente dagli Orsini e dagli Sforza. Altri territori furono persi, soprattutto a vantaggio della Repubblica di Siena.

Numerose sono le fortificazioni, costruite o conquistate dalla famiglia Aldobrandeschi, che hanno svolto in epoca medievale le funzioni di rocca aldobrandesca.

La Rocca di Piancastagnaio negli anni 20
  • Aldo Mazzolai. Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura. Firenze, Le Lettere, 1997.
  • Giuseppe Guerrini (a cura di). Torri e castelli della provincia di Grosseto (Amministrazione Provinciale di Grosseto). Siena, Nuova Immagine Editrice, 1999.

Voci correlate

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