Coordinate: 43°32′04.96″N 11°48′08.93″E

Pieve dei Santi Giovanni Battista e Marino

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Pieve dei Santi Giovanni Battista e Marino
Esterno
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneToscana
LocalitàPieve San Giovanni (Capolona)
Coordinate43°32′04.96″N 11°48′08.93″E
Religionecattolica
TitolareGiovanni Battista
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro

La pieve dei Santi Giovanni Battista e Marino, anche nota come pieve dei Santi Giovanni Battista e Martino, è un edificio sacro di Capolona che si trova in località Pieve San Giovanni.[1]

Storia e descrizione

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L'antica pieve fu fondata probabilmente nel V secolo ed era dedicata a santi Giovanni e Martino. Fu molto importante fino al X secolo, quando venne ceduta da Teuzo di Sassello alla badia delle Sante Flora e Lucilla. Nel Settecento venne completamente ristrutturata (nella attuale controfacciata sono visibili conci in arenaria probabilmente di epoca romanica). Fu nuovamente risistemata nella parte absidale nel 1929. La facciata del tipo a capanna presenta un interno ad aula unica con soffitto a capriate lignee.

All'interno, sulle pareti laterali si trovano due altari tardomanieristi: in quello di sinistra è conservato un crocifisso ligneo trecentesco. A quello di destra è un dipinto con una Madonna col Bambino incorniciata da una tela con i Santi Domenico e Caterina da Siena e i Misteri del Rosario entrambe attribuite a Bernardino Santini, databile al 1650 - 1652 circa.[2]

All'altare maggiore è una tela seicentesca che raffigura il Battesimo di Gesù datata 1674 ed assegnabile a Giovanni Battista Biondi, allievo di Salvi Castellucci.[3]

  1. ^ Chiesa di San Giovanni Battista <Pieve San Giovanni , Capolona>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 21 luglio 2021.
  2. ^ Liletta Fornasari, Alcune aggiunte all'attività casentinese di Bernardino Santini, 'egregio pittore in Arezzo', in Liletta Fornasari (a cura di), Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al Tardo Barocco, catalogo di mostra, Firenze, 2001, pagg. 145-146.
  3. ^ Liletta Fornasari, Patrimonio e itinerario seicentesco in Casentino, in Liletta Fornasari (a cura di), Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al Tardo Barocco, catalogo di mostra, Firenze, 2001, pag. 17.
  • Il Casentino e il Valdarno superiore. La storia, l'architettura, l'arte delle città e del territorio. Itinerari nel patrimonio storico-religioso, a cura di Laura Speranza, Firenze, 2000.
  • Il Casentino, a cura di Giovanni Cherubini, Firenze, 2000.

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