Insurrezione moro

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Insurrezione moro
parte della guerra fredda, della guerra al terrorismo, della disputa del Borneo del Nord e del conflitto civile nelle Filippine
Truppe filippine e statunitensi impegnate in addestramenti militari
Data29 marzo 1969 - 22 febbraio 2019
Luogosud delle Filippine
Schieramenti
Filippine (bandiera) Filippine

Sostenute da:


International Monitoring Team

Fronte di Liberazione Nazionale Moro (MNLF)
Fronte di Liberazione Islamico Moro (MILF)
Miliziani di Ampatuan
Organizzazione di Resistenza e Liberazione Moro (MRLO)

Dal 2005


Sostenuti in passato da:

Movimento di Rajah Sulaiman
Khalifa Islamiyah Mindanao
  • Combattenti per la Libertà del Bangsamoro Islamico (BIFF)
  • Jemaah Islamiyah (JI)
  • Fazioni dell'MILF
  • Altri gruppi dell'MILF
  • Giustizia per il Movimento Islamico


  • Sostenuti da:

    Comandanti
    Effettivi
    125 000 soldati (2012)[4] 15,000[4]
    11,000[4]
    Ribelli e insorti: ignoto
    Abu Sayyaf: 400 miliziani[4]
    Perdite
    Perdite nell'Operation Enduring Freedom: 2002–2010: 572 soldati filippini
    18 soldati statunitensi (dal 2002)
    Ignoto
    Voci di rivolte presenti su Teknopedia

    L'insurrezione moro è stata una rivolta etnica separatista nelle Filippine, iniziata dall'etnia moro nelle province meridionali del paese e durata per mezzo secolo dal 1969 al 2019.

    Il conflitto iniziò nel 1969, a causa di dissidi tra il governo filippino e gruppi islamici di ribelli di etnia moro. La rivolta fu scaturata da un presunto avvenimento, il massacro di Jabidah, dove sarebbero rimaste uccise una sessantina di persone di etnia moro, le quali si sarebbero dovute infiltrare nella regione di Sabah per via delle reclamazioni filippine sul territorio. Sebbene l'evento non sia mai stato verificato ufficialmente, il rivoluzionario Nur Misuari diede conseguentemente vita al Fronte di Liberazione Nazionale Moro (MNLF) e dichiarò guerra al presidente Ferdinand Marcos, con lo scopo di ottenere l'indipendenza dell'intera regione di Mindanao. Nel corso dei decenni successivi l'MNLF si scisse in alcuni sottogruppi dalle diverse ideologie, tra cui il Fronte di Liberazione Islamico Moro (MILF), un'armata che richiese invece lo stabilimento di uno Stato Islamico nelle Filippine. L'attività dei gruppi separatisti è il proseguimento di una lunga ribellione da parte dell'etnia moro, originatasi nel 1899 per contrastare il dominio statunitense nel territorio filippino. Sin da allora le forze ribelli si sono scontrate con il governo locale, avente base a Manila.

    Le cifre esatte delle vittime variano da fonte a fonte. Ciò nonostante, secondo stime dell'Uppsala Conflict Data Program sarebbero state uccise almeno 6 015 persone tra il 1989 e il 2012 a seguito dei conflitti armati tra il governo e le forze dell'Abu Sayyaf (ASG), Combattenti per la Libertà del Bangsamoro Islamico (BIFF), MILF e MNLF.[5]

    Le autorità filippine hanno rivelato il coinvolgimento di Abu Sayyaf] nel traffico illegale di sostanze stupefacenti, soprattutto la metanfetamina, per finanziare la sua lotta armata. Le autorità affermano che è molto probabile che Abu Sayyaf usi la metanfetamina per i combattimenti.[6] Inoltre, è stato scoperto il coinvolgimento del cartello di Sinaloa nel traffico di droga insieme alle triadi, è probabile un'alleanza con Abu Sayyaf.[7][8]

    1. ^ Moshe Yegar, 2002, p. 258 e seguenti.
    2. ^ Andrew Tian Huat Tan, 2004.
    3. ^ Shanti Nair, 2013, p. 67 e seguenti.
    4. ^ a b c d Lisa Huang, Victor Musembi e Ljiljana Petronic, 2012.
    5. ^ (EN) Philippines, su UCDP Conflict Encyclopedia, Upsala Universitet. URL consultato l'8 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2013).
    6. ^ (EN) Güncelleme Tarihi, Philippines: Abu Sayyaf uses drugs for recruits, funds, su World Bulletin, 29 settembre 2016.
    7. ^ (EN) Sinaloa cartel in cahoots with Chinese syndicates for Philippine ops – PDEA, su ABS-CBN News, ABS-CBN Corporation, 13 febbraio 2019. URL consultato il 13 febbraio 2019.
    8. ^ (EN) Artemio Dumlao, PDEA names triads behind shabu supply in Philippines, in The Philippine Star, Philstar Global Corp., 3 ottobre 2017. URL consultato il 13 febbraio 2019.

    Voci correlate

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    Collegamenti esterni

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    • (EN) Philippines-Mindanao conflic, su Alert Net, Thomson Reuters Foundation, 4 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).