Encephalartos inopinus

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Encephalartos inopinus
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereEncephalartos
SpecieE. inopinus
Nomenclatura binomiale
Encephalartos inopinus
R.A.Dyer, 1964

Encephalartos inopinus R.A.Dyer, 1964 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Sudafrica.[2] Il suo epiteto specifico deriva dal latino e significa "non previsto".

È una pianta arborea, con fusti alti sino a 3 m e di 15–25 cm di diametro.[3]

Possiede foglie lunghe 100–150 cm, di colore blu o argento semilucido. Le foglioline, lunghe 14–20 cm e lanceolate, hanno ii margine inferiore dentato e sono inserite sul rachide in modo opposto con un angolo di 180º.

È una specie dioica, con esemplari maschili che hanno da 1 a 3 coni strettamente ovoidali, di colore verde, lunghi 18–25 cm e con 6–8 cm di diametro, ed esemplari femminili, con 1-2 coni dello stesso colore, di forma ovoidale, lunghi 30–35 cm e con un diametro di 12 cm. Entrambi compaiono a gennaio, vale a dire in piena estate nell'emisfero boreale. Tanto i macrosporofilli, quanto i microsporofilli hanno una superficie piatta, liscia e glabra.

I semi sono lunghi 20–25 mm, larghi 15–20 mm e sono ricoperti da un tegumento di colore arancione.

Distribuzione e habitat

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La specie è endemica della provincia di Mpumalanga, in Sudafrica. Cresce su terreni ripidi e scoscesi lungo il corso dell'Olifants River, da 600 a 800 m di altitudine.[1]

Conservazione

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La consistenza della popolazione di E. inopinus è andata progressivamente declinando, a causa della raccolta illegale per il mercato del collezionismo; nel 2004, a seguito di un censimento condotto con riprese aeree, è stata stimata la sopravvivenza di appena 81 esemplari. In base a tali dati la IUCN Red List classifica E. inopinus come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered)[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[4]

  1. ^ a b c (EN) Donaldson, J.S., Encephalartos inopinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Encephalartos inopinus R.A.Dyer | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 24 novembre 2020.
  3. ^ Whitelock 2002, p.204.
  4. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Encephalartos inopinus, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2011).
  • Encephalartos inopinus, su The Cycad Society of South Africa (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2012).
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