Didolodontidae

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Didolodontidae
Dente di Umayodus raimondi, un didolodontide
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
SuperordineMeridiungulata
FamigliaDidolodontidae

I didolodontidi (Didolodontidae) sono una famiglia di mammiferi estinti, probabilmente appartenenti ai meridiungulati. Vissero tra il Paleocene inferiore e l'Oligocene superiore (circa 65 - 24 milioni di anni fa) e i loro resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Questi animali sono noti principalmente per fossili del cranio e della dentatura, ed è quindi difficile ricostruirne l'aspetto. Probabilmente erano di dimensioni medio-piccole, con corpi lunghi e bassi e arti relativamente poco specializzati. Il cranio aveva un muso piuttosto corto, e la dentatura era caratterizzata da premolari superiori distali grandi e robusti, dal terzo premolare superiore di foggia primitiva (non molariforme) e da un quarto premolare quadrato, con protocono e paracono di altezza simile. Il quarto premolare inferiore, invece, era dotato di un talonide cuspidato e di un metaconide distale quasi identico al protoconide. In generale, le caratteristiche della dentatura pongono questi animali in una via di mezzo tra i condilartri nordamericani e i litopterni sudamericani. L'astragalo dei didolodontidi era dotato di una troclea tibiale più convessa e meglio definita rispetto a quella dei condilartri, e non erano presenti creste o margini acuti; era inoltre assente il forame prossimale dell'astragalo.

Classificazione

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La famiglia Didolodontidae venne istituita da William Berryman Scott nel 1913, ma fu nel corso del XX secolo che George Gaylord Simpson si occupò della classificazione di questi animali. Secondo Simpson, i didolodontidi erano rappresentanti dei cosiddetti condilartri; tuttavia, numerosi studi indicarono somiglianze con i litopterni (un gruppo di mammiferi sudamericani notevolmente diversificati), e di conseguenza i didolodontidi vennero accostati a questi ultimi, se non addirittura inclusi in essi.

Attualmente la maggior parte degli studiosi è incline a considerare i didolodontidi come un gruppo monofiletico di ungulati sudamericani poco specializzati, probabilmente ancestrali ai litopterni, e facenti parte del grande gruppo dei meridiungulati, dei quali potrebbero essere stati le forme più basali. Tra i generi più noti si ricordano il genere eponimo Didolodus dell'Eocene inferiore dell'Argentina, Saltaodus, Umayodus, Paulogervaisia, Lamegoia, Ernestokokenia e gli antichi Raulvaccia ed Escribania. L'ultimo didolodonte noto è Salladolodus dell'Oligocene della Bolivia.

Di seguito è rappresentato un cladogramma tratto dal lavoro di Gelfo e Sigé (2011):

Mandibola di Escribania chubutensis

Protungulatum

Phenacodus

Kollpaniinae

Simoclaenus

Molinodus

Tiuclaenus

Andinodus

Pucanodus

Didolodontidae

Paulacoutoia protocenica

Lamegoia conodonta

Paulogervaisia inusta

Didolodus

Didolodus magnus

Didolodus multicuspis

Didolodus minor

Ernestokokenia

Ernestokokenia nitida

Ernestokokenia chaishoer

Ernestokokenia yirunhor

Escribania chubutensis

Escribania talonicuspis

Raulvaccia peligrensis

Umayodus raimondi

  • F. Ameghino. 1897. Mammiféres crétacés de l’Argentine (Deuxième contribution à la connaissance de la fauna mammalogique de couches à Pyrotherium) [Cretaceous mammals of Argentina (second contribution to the knowledge of the mammalian fauna of the Pyrotherium Beds)]. Boletin Instituto Geografico Argentino 18(4–9):406-521
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  • J. N. Gelfo, E. Ortiz-Jaureguizar, and G. W. Rougier. 2007. New remains and species of the ‘condylarth’ genus Escribania (Mammalia: Didolodontidae) from the Palaeocene of Patagonia, Argentina. Earth and Environmental Science Transactions of the Royal Society of Edinburgh 98:127-138
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