Cryodraco atkinsoni

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Cryodraco atkinsoni
C. atkinsoni
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
FamigliaChannichthyidae
GenereCryodraco
SpecieC. antkinson
Nomenclatura binomiale
Cryodraco atkinsoni
(Regan, 1914)
Sinonimi

Pagetodes atkinsoni (Regan, 1914)

Cryodraco atkinsoni (Regan, 1914) è una specie batidemersale di pesci marini con pinne raggiate appartenente alla famiglia dei Channichthyidae, i pesci coccodrillo del ghiaccio. È endemico delle acque della parte orientale dell'Oceano Antartico.

Cryodraco atkinsoni fu descritto formalmente per la prima volta nel 1914 dall'ittiologo inglese Charles Tate Regan con la località tipo indicata come il Mare di Ross nell'Oceano Antartico dove era stato raccolto dalla spedizione Terra Nova.[1] Alcune autorità trattano questo taxon come sinonimo di C. antarcticus.[2] Tuttavia, recenti analisi morfologiche[3] e molecolari hanno scoperto che questa specie è una specie distinta da C. anatarcticus.[4] Il nome specifico onora Edward Leicester Atkinson che era il chirurgo della spedizione Terra Nova.[5]

Cryodraco atkinsoni ha fino a 10 barre scure su ciascun lato del corpo con macchie scure presenti sulla testa e si distingue dal congenere Cryodraco antarcticus essendo molto più piccolo avendo una lunghezza totale massima di 29,3 cm (11,5 pollici) rispetto alla lunghezza totale massima di 39,3 cm (15,5 pollici). La prima pinna dorsale è nerastra e le pinne pelviche di colore scuro sono allungate.[6] Le pinne dorsali contengono 3 spine e 42 raggi molli mentre la pinna anale ha 46 raggi molli.[7]

Distribuzione, habitat e biologia

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Cryodraco atkinsoni si trova nell'Oceano Antartico dove è confinato nelle acque dell'Antartico orientale.[3] È una specie batidemersale che si trova fino a 296 m di profondità (971 piedi).[7] Questa specie predatrice si nutre di pesci e krill.[6]

  1. ^ (EN) CAS - Eschmeyer's Catalog of Fishes, su researcharchive.calacademy.org. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  2. ^ (EN) Gon, O., O. Gon e Phillip C. Heemstra, Fishes of the southern ocean, First edition., J.L.B. Smith Institute of Ichthyology, 1990, ISBN 978-0-86810-211-5. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  3. ^ a b (EN) M. La Mesa, M. Vacchi e T. Iwami, Taxonomic studies of the Antarctic icefish genus Cryodraco Dollo, 1900 (Notothenioidei: Channichthyidae), in Polar Biology, vol. 25, n. 5, 1º maggio 2002, pp. 384–390, DOI:10.1007/s00300-002-0358-y. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Alex Dornburg, Ron I. Eytan e Sarah Federman, Molecular data support the existence of two species of the Antarctic fish genus Cryodraco (Channichthyidae), in Polar Biology, vol. 39, n. 8, 1º agosto 2016, pp. 1369–1379, DOI:10.1007/s00300-015-1859-9. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  5. ^ (EN) Order PERCIFORMES (part 7): Suborder NOTOTHENIOIDEI: Families BOVICHTIDAE, PSEUDAPHRITIDAE, ELEGINOPIDAE, NOTOTHENIIDAE, HARPAGIFERIDAE, BATHYDRACONIDAE, CHANNICHTHYIDAE and PERCOPHIDAE, su The ETYFish Project, 12 aprile 2021. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  6. ^ a b (EN) Martin White, History and atlas of the fishes of the Antarctic Ocean Robert Gordon Miller Foresta Institute for Ocean and Mountain Studies, Carson City, Nevada (1993). 792 pages, £95.00. ISBN 0 9634436 0 7., in Antarctic Science, vol. 8, n. 1, 1996-03, pp. 111–112, DOI:10.1017/s0954102096220140. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  7. ^ a b (EN) Rainer Froese e Daniel Pauly, Fishbase as a tool for comparing the life history patterns of flatfish, in Netherlands Journal of Sea Research, vol. 32, n. 3-4, 1994-11, pp. 235–239, DOI:10.1016/0077-7579(94)90001-9. URL consultato il 4 febbraio 2024.

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