Škoda 15 cm K10
Škoda 15 cm K10 Cannone da 149/47 | |
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Tipo | cannone navale e costiero |
Origine | Austria-Ungheria |
Impiego | |
Utilizzatori | Austria-Ungheria Italia |
Conflitti | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Data progettazione | 1910 |
Costruttore | Škoda |
Entrata in servizio | 1912 |
Ritiro dal servizio | 1945 |
Numero prodotto | 48 circa |
Descrizione | |
Lunghezza | 7 500 mm |
Calibro | 149,1 mm |
Tipo munizioni | cartoccio a sacchetto |
Peso proiettile | 45,5 kg |
Velocità alla volata | 880 m/s |
Gittata massima | 15 000 m |
Elevazione | -5°/+15° |
Angolo di tiro | 120° |
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Lo Škoda 15 cm K10 era un cannone navale austro-ungarico impiegato durante la prima e la seconda guerra mondiale. Fu impiegato anche dalla Regia Marina italiana come cannone costiero, denominato cannone da 149/47[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Questo cannone fu sviluppato dalla Škoda come armamento secondario in casamatta delle quattro navi da battaglia classe Viribus Unitis. Su ogni nave erano presenti 12 impianti singoli, installati in casamatta lungo le fiancate.
Dopo la fine della Grande Guerra, la SMS Tegetthoff venne consegnata dalla k.u.k. Kriegsmarine alla Regia Marina na come riparazione di guerra. La nave rimase a Venezia in disarmo fino al 1923. Infine venne trasferita a La Spezia per essere demolita nel 1925. I cannoni da 149/47 furono recuperati (così come i Škoda 30,5 cm K10 ed i Škoda 7 cm K10) e vennero assegnati alle batterie costiere antinave della Regia Marina e della MILMART in Libia e in Albania, dove furono impiegate nella seconda guerra mondiale.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La canna era in acciaio, con otturatore a cuneo orizzontale tipo Krupp. Impiegava munizioni separate, con granate del peso di 45,5 kg ed era propulsa da una carica di lancio da 8,32 kg di RP C/38. La bocca da fuoco era incavalcata su un affusto a piedistallo con scudatura semicircolare che si adattava alla cannoniera della casamatta della nave. Questi affusti, a puntamento manuale tramite volantini, avevano un settore di elevazione da -5° a +15° ed un brandeggio di 60° per lato.
Nelle batterie costiere il cannone era installato su piazzole di calcestruzzo. L'affusto a piedistallo, inchiavardato alla piazzola, manteneva la scudatura frontale semicircolare originale ma era modificato in modo da aumentare il settore di elevazione a +35°[2]. Ovviamente il settore di brandeggio era esteso a 360°.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nella nomenclatura italiana il primo numero indica il calibro espresso in millimetri, il secondo la lunghezza in calibri. Questo secondo valore è inferiore a quello tedesco ed anglosassone poiché gli italiani calcolavano la lunghezza della canna escludendo la camera di scoppio.
- ^ [1]
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John Campbell, Naval Weapons of World War Two, Naval Institute Press, 1985.
- Balogh Tamás e Csepregi Oszkár, A Szent István Csatahajó (La corazzata Szent István).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- 15 cm SK L/45
- 15 cm Tbts K L/45
- Škoda 7 cm K10
- Škoda 10 cm K10
- Škoda 30,5 cm K10
- Škoda 19 cm Vz. 1904
- Škoda 35 cm K14
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scheda tecnica e foto su NavWeaps.com., su navweaps.com.
- Disegno su ANB-Online., su anb-online.it.