Composta interamente di franchise, si tenne tra febbraio e maggio 2002.
Nella stagione regolare ogni squadra incontrò tutte le altre in partita di sola andata; per non aggravare i costi di trasferta alcuni turni furono di cinque (e uno anche di quattro) piuttosto che di sei incontri, sì da permettere alle squadre in visita in un continente di disputare tutti gli incontri in giornate consecutive; per tale ragione il calendario prevedette 12 giornate invece di 11.
Dopo il break subìto nell'edizione precedente, in cui nessuna sua compagine fu presente ai play-off, la Nuova Zelanda presentò due squadre tra le prime quattro classificate (Crusaders, che si imposero in maniera autoritaria con 11 vittorie in 11 partite più sette punti di bonus, e Highlanders), mentre fu l'Australia a portare altre due squadre in semifinale (i Waratahs e i campioni uscenti dei Brumbies).
Anche nell'edizione 2002 le semifinali furono una sorta di finale interzona, con le squadre dello stesso Paese a incontrarsi tra di loro.
Nella finale disputata a Christchurch i Crusaders riportarono il titolo in Nuova Zelanda e si imposero per la quarta volta nel Super Rugby[1], divenendo anche la prima squadra a finire il torneo vincendo tutti gli incontri disputati[2]. I Bulls divennero al contrario la prima squadra a perdere tutte le partite giocate.