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Processione del cavallo di Troia
Processione del cavallo di Troia | |
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Autore | Giandomenico Tiepolo |
Data | 1760 circa |
Tecnica | olio su tela |
Ubicazione | National Gallery, Londra |
Processione del cavallo di Troia è un dipinto di Giandomenico Tiepolo, conservato nella National Gallery di Londra.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'opera raffigura il celebre episodio del "cavallo di Troia", descritto nell' Odissea di Omero e nell' Eneide di Virgilio. [1] Dopo dieci lunghi anni di guerra, i Troiani trovano l'enorme cavallo di legno sulla spiaggia, lasciato dagli Achei: credendo che si tratti di un dono degli dei, decidono di portarlo dentro la città, ma la figlia del re troiano Priamo, Cassandra, cerca di fermarli, in quanto con le sue doti profetiche ha capito che dentro il cavallo sono nascosti i migliori soldati Achei. La profetessa rimane inascoltata e il cavallo viene introdotto a Troia: quella stessa notte, i soldati Achei escono e aprono le porte al resto dell'esercito, conquistando quindi la città, che infine verrà data alle fiamme.
La scena qui rappresentata è proprio l'entrata del cavallo di legno nella città di Troia. Sul cavallo è riconoscibile la scritta PALADI VOTVM, che in latino significa "dono per Pallade", ovvero la dea Atena. Sullo sfondo si nota Cassandra, che viene bloccata dai suoi concittadini.[1]
Oltre a questo quadro Giandomenico Tiepolo ne realizzò uno raffigurante la costruzione del cavallo di legno, anche questo conservato alla National Gallery.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) The Procession of the Trojan Horse into Troy | Art UK, su artuk.org. URL consultato l'11 ottobre 2021.
- ^ (EN) Giovanni Domenico Tiepolo | The Building of the Trojan Horse, su nationalgallery.org.uk. URL consultato l'11 ottobre 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Processione del cavallo di Troia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Procession of the Trojan Horse, su nationalgallery.org.uk. URL consultato il 2 giugno 2021.