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Pomponio di Napoli
Pomponio (V secolo – Napoli, 30 aprile 536) è stato un vescovo romano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Pomponio di Napoli vescovo della Chiesa Cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Napoli |
Deceduto | 536, Napoli |
San Pomponio di Napoli | |
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Morte | 536, Napoli |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 30 aprile |
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le Gesta episcoporum Neapolitanorum[1] e il Catalogus episcoporum Neapolitanorum[2] fanno di Pomponio (Pomponius episcopus) il 21º vescovo di Napoli, successore di santo Stefano I e predecessore di Giovanni II, e governò la sua Chiesa per 28 anni, nella prima metà del VI secolo.[3]
Secondo le Gesta, Pomponio edificò la basilica di Santa Maria Maggiore, che in suo onore fu chiamata basilica pompeiana.[3][4] Un'antica iscrizione, oggi andata perduta, commemorava la costruzione di questa chiesa.[3] Leggende posteriori attribuiscono la costruzione della basilica all'intervento diretto della Madonna, accorsa in aiuto della città per liberarla da un cinghiale indemoniato.[5]
Pomponio assistette all'assedio del generale Belisario alla città di Napoli durante la guerra gotica, e forse vi trovò la morte (536).[3][5]
Culto
[modifica | modifica wikitesto]La memoria di Pomponio è ricordata nel calendario marmoreo napoletano il 30 aprile.[3][6][7] La sua festa tuttavia fu dimenticata, finché, sul finire del XVI secolo furono scoperte le sue reliquie. In seguito, il 19 luglio 1634 la Congregazione dei riti ristabilì la sua festa dapprima il 14 maggio e poi il 30 aprile.[5][6]
Il Martirologio Romano, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, ricorda il santo con queste parole:
«A Napoli, san Pomponio, vescovo, che costruì all'interno della città una chiesa dedicata al Nome di Maria Madre di Dio e durante l'occupazione dei Goti difese dall'eresia ariana il popolo a lui affidato.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (LA) Gesta episcoporum Neapolitanorum, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, p. 409.
- ^ (LA) Catalogus episcoporum Neapolitanorum, in Monumenta Germaniae Historica, Scriptores. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, p. 437.
- ^ a b c d e (FR) Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. II, p. 1812.
- ^ Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, p. 88.
- ^ a b c Ambrasi, Bibliotheca Sanctorum, vol. X, col. 1011.
- ^ a b Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. I, p. 89.
- ^ (LA, FR) Hippolyte Delehaye, Hagiographie napolitaine, Analecta bollandiana, nº 57, 1939, p. 18 e 21.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Ambrasi, 'Pomponio, vescovo di Napoli, santo, Bibliotheca Sanctorum, vol. X, coll. 1011-1012
- (FR) Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol II, École française de Rome, Rome, 2000 , p. 1812 (Pomponivs)
- Luigi Parascandolo, Memorie storiche-critiche-diplomatiche della chiesa di Napoli, vol. 1, Napoli, 1847, pp. 88-90.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pomponio di Napoli, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.