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La principessa splendente (manga)
La principessa splendente | |
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輝夜姫 (Kaguyahime) | |
Genere | fantascienza, avventura |
Manga | |
Editore | Hakusensha |
Rivista | Hana to Yume, LaLa |
Target | shōjo |
1ª edizione | 1993 – 2005 |
Tankōbon | 27 (completa) |
Editore it. | Panini Comics - Planet Manga |
1ª edizione it. | febbraio 2003 – novembre 2010 |
Volumi it. | 28 (completa) |
La principessa splendente (輝夜姫?, Kaguyahime) è un manga fantascientifico creato da Reiko Shimizu e tratto dal racconto popolare giapponese Taketori monogatari. L'edizione italiana dell'opera è stata pubblicata da Panini Comics[1].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La storia è incentrata su Akira Okada, una bambina cresciuta fino all'età di cinque anni sull'isola di Kabuchijima. Fu poi cresciuta da una pittrice, Shoko Okada, che però nutriva per lei un amore perverso e la costringeva a posare nuda per i suoi dipinti. Un giorno Akira viene rapita da Yui e Midori e riportata sull'isola dove era stata trovata ancora in fasce. Sull'isola di Kabuchijima i bambini venivano allevati in un orfanotrofio come vittime sacrificali per la principessa Kaguya. Alcuni bambini cercarono di fuggire da quell'isola ma morirono tutti comunque all'età di 16 anni, l'età in cui sarebbero dovuti venire sacrificati. In realtà questi bambini erano dei "cloni" che dovevano servire all'occorrenza a personaggi famosi dello spettacolo o delle casate reali I bambini quindi, cercarono un modo per rimanere in vita e trovare uno scopo alla loro esistenza.
Drama CD
[modifica | modifica wikitesto]Il drama CD è stato pubblicato nel 2003. Questo è il cast:
- Akira Okada: Yumi Kakazu
- Yui: Akira Ishida
- bodyguard: Jūrōta Kosugi
- Mamoru: Jin Yamanoi
- Midori Matsuzawa: Yuki Matsuda
- Satoshi Oda: Hirofumi Nojima
- Kaede: Hiroyuki Yoshino
- Sutton: Yuji Kishi
- Brett Miller: Yasuyuki Kase
- Mayu Okada: Maria Yamamoto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La principessa splendente, su paninicomics.it, Panini Comics, 3 settembre 2007. URL consultato il 3 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).