Collisione satellitare

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In senso stretto, una collisione satellitare si verifica quando due corpi si scontrano mentre sono in orbita intorno a un terzo corpo di dimensioni molto maggiori come può esserlo un pianeta o un satellite.

In senso lato, questa definizione può includere le collisioni tra corpi con traiettorie sub-orbitali o dotate della velocità di fuga con un corpo in orbita. Esempi di tale tipo sono rappresentati dai test Anti-satellite condotti dall'Unione sovietica, dagli Stati Uniti e dalla Cina.

Collisioni tra satelliti naturali

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A oggi non sono state osservate collisioni tra satelliti naturali di un pianeta o di un satellite naturale del sistema solare. In passato probabili collisioni possono aver riguardato:

  • i crateri da impatto su molti satelliti di Giove e Saturno formatisi a seguito di collisioni con satelliti più piccoli anche se può essersi trattato di collisioni con asteroidi e comete avvenute durante l’intenso bombardamento tardivo;
  • il lato nascosto della Luna formatosi a seguito dell’impatto di una luna più piccola formatasi anch’essa, come la stessa Luna, in base alla teoria dell’impatto gigante;
  • i corpi che formano gli anelli di Saturno che si ritiene si scontrino continuamente aggregandosi e dando luogo a detriti di dimensioni limitate orbitanti in un sottile piano. Anche se si pensa che si tratti di un processo in corso, tali collisioni non sono mai state osservate direttamente.

Collisioni con satelliti artificiali

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Sono tre i tipi di collisioni riguardanti satelliti artificiali in orbita sulla Terra.

  • Collisioni intenzionali tese a distruggere i satelliti sia per collaudare armi anti-satellite sia per distruggere satelliti che possono rappresentare un pericolo nel caso di un loro rientro in atmosfera tra cui:
    • diversi test condotti durante il programma spaziale sovietico Istrebitel Sputnik nel corso degli anni 1970-1980, che riguardavano la distruzione dei satelliti bersaglio IS-P, DS-P1-M e Lira, messi in orbita appositamente per il test, ad opera dei satelliti IS-A;
    • la distruzione nel 1985 del satellite di ricerca solare americano P78-1 durante il test missilistico ASM-135 anti-satellite;
    • la distruzione nel 2007 del satellite meteorologico cinese Fungyun FY-1C durante un test missilistico;
    • la distruzione nel 2008 del satellite di ricognizione militare americano USA-193 in decadimento orbitale ad opera di un missile americano SM-3.
  • Collisioni non intenzionali a bassa velocità durante operazioni di avvicinamento e attracco tra cui:
    • la collisione nel 1994 fra il velivolo con equipaggio Soyuz TM-17 e la stazione spaziale russa Mir;
    • la collisione a bassa velocità nel 1997 fra la navicella spaziale di rifornimento Progress M-34 e la stazione spaziale Mir durante una manovra di attracco manuale;
    • la collisione a bassa velocità fra la navicella spaziale americana DART e il satellite americano di comunicazioni MUBLCOM durante le manovre di avvicinamento.
  • Collisioni accidentali ad alta velocità tra satelliti operativi e detriti orbitali tra cui:
    • la collisione nel 1996 tra il satellite di ricognizione francese Cerise e i detriti di un razzo Ariane;
    • la collisione nel 2009 fra il satellite di comunicazioni Iridium 33 e il relitto russo della navicella spaziale Kosmos 2251, che portò alla distruzione di entrambi;
    • la collisione del 22 gennaio 2013 tra i detriti del satellite Fengyun FY-1C e il nano-satellite russo BLITS;
    • la collisione del 22 maggio 2013 tra due CubeSat, l’ecuadoriano NEE-01 Pegaso e l’argentino CubeBug-1, con le particelle della nuvola di detriti del razzo Tsyklon-3 seguite al lancio del satellite Kosmos 1666[1].

Impatti di navicelle spaziali con satelliti naturali

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  • La prima navicella a schiantarsi sulla Luna è stata la sovietica Luna 2 il 14 settembre 1959.
  • Non ci sono mai stati impatti con i satelliti di Marte.
  • Non ci sono mai stati impatti con i satelliti di Giove. Da notare che al fine di evitare la collisione con Europa e la sua possibile contaminazione con microbi terrestri, la navicella spaziale della NASA, Galileo, è stata intenzionalmente distrutta facendola entrare nell’atmosfera di Giove il 21 settembre 2003.
  • Non ci sono mai state collisioni con i satelliti di Saturno. Da notare che la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea, Cassini-Huygens, ha effettuato un atterraggio controllato su Titano il 14 gennaio 2005.
  1. ^ Ecuador Pegasus satellite fears over space debris crash, su bbc.co.uk. URL consultato il 4 dicembre 2016.
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