Indice
Cenerentola e il signor Bonaventura
Cenerentola e il signor Bonaventura | |
---|---|
Silvana Jachino in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1941 |
Durata | 72 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | commedia, fantastico |
Regia | Sergio Tofano |
Soggetto | Sergio Tofano |
Sceneggiatura | Edoardo Anton, Vittorio Metz, Sergio Tofano |
Produttore | Maleno Malenotti |
Casa di produzione | Arno Film |
Distribuzione in italiano | Tirrenia |
Fotografia | Manfredo Bertini |
Montaggio | Ignazio Ferronetti |
Musiche | Renzo Rossellini |
Scenografia | Italo Cremona |
Costumi | Rosetta Tofano |
Trucco | Euclide Santoli |
Interpreti e personaggi | |
|
Cenerentola e il signor Bonaventura è un film del 1941 diretto da Sergio Tofano.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il matrimonio con il Principe Azzurro, Cenerentola passa le sue giornate nel lussuoso palazzo, continuando a badare alle faccende domestiche e mantenendo la sua affabilità con tutte le persone che la circondano. In occasione della visita di un ambasciatore, il Bellissimo Cecè e il suo accompagnatore il Signor Bonaventura, le due sorellastre, sempre invidiose di lei, riescono con uno stratagemma a farla allontanare dal palazzo.
Il Principe cade in uno stato di disperazione ma il Bellissimo Cecè promette di andare alla ricerca della fanciulla e riportarla dal suo consorte. Cenerentola, esiliata dal palazzo, ha la compagnia della sola domestica Pasqualina ed insieme le due donne giungono in una casa delle fate dove possono rifocillarsi. L'arrivo del bandito Barbariccia e della sua banda le fa scappare, grazie anche all'aiuto di Bonaventura e Cecé. Purtroppo però finiscono nella casa di un orco che vuole mangiarle ma non può perché ha perso tutti i denti. Mentre l'orco va dal dentista, Bonaventura e Cecè riescono a liberare le due donne e a fuggire, dopo aver affrontato Barbariccia giunto nel frattempo.
Tornati a palazzo Cenerentola viene accolta di nuovo con tutti gli onori ma l'orco, per vendetta, attenta alla sua vita e solo l'intervento della buona fatina riesce a salvare la principessa, tuttavia ella dovrà bere l'acqua di una fonte magica entro la mezzanotte, altrimenti morirà. Il principe parte alla ricerca della fonte e torna appena in tempo dall'amata, grazie anche ad uno stratagemma di Bonaventura che rallenta i rintocchi dell'orologio.
Alla fine nella grande festa a palazzo, le sorellastre pentite vengono perdonate, il bellissimo Cecè riceve una medaglia e Bonaventura un assegno di un milione.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu girato interamente negli studi della Pisorno di Tirrenia nell'estate del 1941, ed uscì nelle sale il 4 dicembre 1941. La pellicola è stata restaurata nel 2009 dal Centro Sperimentale di Cinematografia e presentata a Venezia nella 66ª Mostra, nella sezione "Questi fantasmi 2".[1]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Diego Calcagno dalle pagine di Film del 4 aprile 1942 «Le favole sono sacre, mischiarne due insieme "La Regina in berlina" e "Cenerentola" come si mescolano due liquori col ghiaccio. Ho notato che la sala era affollata di mamme con i figlioletti. Ma le risate erano sospette pareva che scoppiassero solo per spingere all'entusiasmo i bambini...»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cenerentola e il signor Bonaventura, su cinematografo.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cenerentola e il signor Bonaventura
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cenerentola e il signor Bonaventura, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Cenerentola e il signor Bonaventura, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Cenerentola e il signor Bonaventura, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Cenerentola e il signor Bonaventura, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) Cenerentola e il signor Bonaventura, su FilmAffinity.
- (EN) Cenerentola e il signor Bonaventura, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Cenerentola e il signor Bonaventura, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).