Avogadrite
Avogadrite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 3.CA.10[1] |
Formula chimica | (K,Cs)BF4[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | ortorombico[1] |
Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m[2] |
Gruppo spaziale | Pnma [3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | da 2,507 a 3,305[2] g/cm³ |
Densità calcolata | 2,9[1] g/cm³ |
Colore | incolore, bianco, giallastro, rossastro[4] |
Opacità | traslucente[1] |
Striscio | incolore[3] |
Diffusione | piuttosto raro |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'avogadrite (simbolo IMA: Avg[5]) è un minerale molto raro della classe degli alogenuri. La sua composizione chimica è (K,Cs)[BF4],[6] quindi chimicamente è un tetrafluoroborato di potassio, dove piccole quantità di potassio possono essere sostituite dal cesio.
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]L'avogadrite fu scoperta per la prima volta nel 1926 sul Vesuvio in Italia e descritta da Ferruccio Zambonini (1880-1932),[7] che chiamò il minerale in onore del famoso fisico e chimico italiano Amedeo Avogadro (1776-1856).[1]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ormai obsoleta, ma ancora in uso, 8ª edizione della sistematica dei minerali di Strunz, l'avogadrite apparteneva alla classe dei minerali degli "alogenuri" e quindi alla sottoclasse dei "doppi alogenuri anidri", dove formava un gruppo indipendente insieme a barberiite e ferruccite.
La 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, valida dal 2001 e utilizzata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA), classifica l'avogadrite nella classe "3. Alogeni" e da lì nella sottoclasse "3.C Alogeni complessi". Questa è ulteriormente suddivisa in base alla struttura cristallina, in modo che il minerale possa essere trovato nella sezione "3.CA Borofluoruri" in base alla sua struttura, dove forma il sistema nº 3.CA.10 insieme alla barberiite.
Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica l'avogadrite nella classe degli "alogeni" e lì nella sottoclasse degli "alogeni complessi – fluoruri di alluminio". Qui è l'unico membro del gruppo senza nome 11.02.02 all'interno della suddivisione degli "Alogeni complessi (e fluoruri di alluminio) con composizione generale (A)mB(X)4".
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]L'avogadrite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Pnma (gruppo nº 62) con i parametri reticolari a = 8,66 Å, b = 5,48 Å e c = 7,03 Å oltre a 4 unità di formula per cella unitaria.[6]
Proprietà
[modifica | modifica wikitesto]L'avogadrite è debolmente solubile in acqua, che assume un sapore amaro.[2]
Modificazioni e varietà
[modifica | modifica wikitesto]Al di sopra dei 273 °C, l'avogadrite converte il suo sistema cristallino nel sistema cubico.[2]
Origini e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]L'avogadrite si forma per cristallizzazione diretta dai gas vulcanici (sublimazione) delle fumarole attive. I minerali associati includono sassolite, malladrite e hieratite.
Oltre alla sua località tipo in Italia, il minerale è stato trovato anche sul lato occidentale della Valle del Gigante tra il Monte Somma e il Vesuvio e anche sull'isola di Vulcano.[8]
L'altro sito conosciuto per il minerale è l'Oblast' di Kamchatka in Russia.[8][9]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]L'avogadrite sviluppa solo cristalli tabulari microscopicamente piccoli, ottaedri, e rivestimenti sottili e crostosi che sono da incolori a bianchi o da giallastri a rossastri a causa di mescolanze estranee.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Avogadrite, su mindat.org. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ a b c d (EN) Avogadrite (PDF), in Handbook of Mineralogy, Mineralogical Society of America, 2001. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ a b (EN) Avogadrite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ (DE) Avogadrite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ a b Strunz&Nickel p. 160
- ^ Ferruccio Zambonini, Centro Musei delle Scienze Naturali, su catalogomultimediale.unina.it. URL consultato il 22 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).
- ^ a b (EN) Localities for Avogadrite, su mindat.org.
- ^ (DE) Avogadrite (Localities), su mineralienatlas.de. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ AAVV, Minerali e rocce, Istituto Geografico de Agostini, 1968.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) p. 160 Hugo Strunz e Ernest H. Nickel, Strunz Mineralogical Tables, 9ª ed., Stoccarda, E. Schweizerbart'sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller), 2001, ISBN 3-510-65188-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'Avogadrite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Avogadrite Mineral Data, su webmineral.com.