Coordinate: 42°05′43.3″N 12°16′40.6″E

Sito archeologico La Marmotta

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sito archeologico La Marmotta
UtilizzoInsediamento umano
Epoca5700 - 5300 a.C
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
ComuneAnguillara Sabazia
Scavi
Data scoperta1989
Date scavi1992-2006
Mappa di localizzazione
Map

Il Sito archeologico La Marmotta scoperto nel lago di Bracciano è un sito archeologico sommerso che si trova a circa 11 metri di profondità, a circa 300 metri dalla costa in località La Marmotta ad Anguillara Sabazia.[1][2]

Il sito è stato scoperto nel 1989, e successivamente indagato con particolari tecniche di archeologia subacquea, tra il 1992 e il 2006.[3]

Il sito archeologico è noto per aver dato alla luce 5 canoe in legno, datate tra 7.500-7.000 anni fa, in eccellente stato di conservazione.[4] Le canoe, in vario stato di conservazione, sono state ricavate da legno di quercia, ontano, pioppo e faggio, e variano in lunghezza, dai 10,43 metri della canoa chiamata Marmotta 1, ai 5,4 metri della canoa Marmotta 2.[4]

Oltre alle canoe, il sito ha restituito evidenze di un abitato del neolitico, il più antico abitato lacustre d'Europa ad oggi scoperto,[1] distribuito su tre diversi livelli archeologici, frequentato per almeno cinque secoli; il livello più antico, risale alla cultura della ceramica impressa, il secondo a quello della cultura della ceramica dipinta, mentro l'ultimo livello, corrisponde al momento dell'abbandono dell'abitato. Di queste restano oltre 3.400 pali di sostegno della abitazioni, oltre a resti di mura e tetti, questi realizzati con vegetali o corteccia di alberi, tutti elementi che hanno permesso agli studiosi di ricostruire nel dettaglio la vita delle popolazioni preistoriche che vi abitavano.[1][3]

Numerosi sono i resti animali, specialmente quelli relativi ad animali domestici come pecore e capre, insieme a un numero inferiore di bovini e suini, oltre che a due diverse specie di cani. Tra le specie selvatiche, probabilmente resti di azioni di caccia, cervi, caprioli e volpi. Tra i resti vegetali, quelli di diversi tipi di cereali domestici, legumi, frutta e piante utilizzate per la fabbricazione di tessuti.[3]

L'eccezionale stato di conservazione dei reperti, ha permesso di raccogliere ulteriori elementi per gli studi tesi ad analizzare ed identificare le sostanze legnose, e le tecniche di lavorazione del legno impiegate dalle popolazioni neolitiche.[2]

I reperti sono esposti al Museo delle civiltà di Roma, e al Museo Neolitico di Anguillara Sabazia.

  1. ^ a b c Villaggio neolitico, su comune.anguillara-sabazia.roma.it. URL consultato il 20 agosto 2024.
  2. ^ a b Il villaggio neolitico “La Marmotta”, su museodellecivilta.it. URL consultato il 20 agosto 2024.
  3. ^ a b c (EN) Gibaja, Juan F., Mineo, Mario, Santos, Francisco Javier, Morell, Berta, Caruso-Fermé, Laura, Remolins, Gerard, Masclans, Alba e Mazzucco, Niccolò, The first Neolithic boats in the Mediterranean: The settlement of La Marmotta (Anguillara Sabazia, Lazio, Italy), in PLOS ONE, vol. 19, 2024, pp. 1-21, DOI:10.1371/journal.pone.0299765.
  4. ^ a b Datate le canoe neolitiche della Marmotta, tra 7000 e 7500 di antichità, su cfs.unipi.it. URL consultato il 20 agosto 2024.