Scuola dei Varoteri
Scuola dei Varoteri | |
---|---|
Facciata nord della scuola | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Venezia |
Indirizzo | Campo Santa Margherita, Dorsoduro, 3020 |
Coordinate | 45°26′02.34″N 12°19′24.81″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Piani | due |
La Scuola dei Varoteri è un'architettura di Venezia, ubicata nel sestiere di Dorsoduro, in mezzo al Campo Santa Margherita, già sede di una scuola d'arti e mestieri.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu sede della confraternita dei pellicciai[1], in lingua veneziana Varoteri o Vajati, fondata nel 1312 presso la chiesa dei Crociferi, l'attuale chiesa dei Gesuiti. Nel 1501 la scuola si accordò con i religiosi per costruire un edificio per loro scuola[2]. Quando nel 1657 i Gesuiti furono riammessi a Venezia e poterono acquistare dalla repubblica l'intero complesso dei Crociferi, decisero ricostruire e di ampliare l'antica chiesa con il conseguente abbattimento dell'edificio della scuola. Nel 1723 il senato autorizzò i Varoteri a ricostruire la scuola, così com'era, a Santa Margherita[3]. I Gesuiti, dal canto loro, risarcirono l'Arte con 1900 ducati e riconsegnarono gli arredi della vecchia scuola nel 1724[4]. I confratelli poterono trasferirvisi nel 1725[5]. Nel 1808, al momento della soppressione, l'arte possedeva, oltre ad una pala d'altare, altri tredici quadri di cui due considerati «di pregio»[4].
Successivamente venne adibita a deposito di carbone, a cinematografo (1910-1915) ed a scuola di mistica fascista.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio, di piccole dimensioni, si presenta a pianta rettangolare, con le due facciate maggiori rivolte a nord e a sud, quest'ultima un tempo sul rio della Scoazzera, interrato nel XIX secolo.
Sulla facciata nord, a livello del primo piano, un grande bassorilievo incorniciato rappresenta Madonna col Bambino e confratelli pellicciai che risale al 1501, proveniente dalla vecchia scuola presso la chiesa di Santa Maria dei Crociferi, a Cannaregio, in luogo della quale venne costruita nel XVIII secolo la Chiesa di Santa Maria Assunta detta i Gesuiti[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Scuole di Arti Mestieri e Devozione, p. 71.
- ^ Vio 2004, p. 578
- ^ Vio 2004, p. 846
- ^ a b Vio 2004, p. 579
- ^ pagina del sito di Ca' Foscari dedicata a scuole e corporazioni veneziane, su venus.unive.it. URL consultato il 30 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ aloverofvenice.com
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Silvia Gramigna, Annalisa Perissa e Gianni Scarabello, Scuole di Arti Mestieri e Devozione a Venezia, Venezia, Arsenale, 1981.
- Gastone Vio, Le Scuole Piccole nella Venezia dei Dogi - Note d'archivio per la storia delle confraternite veneziane, Costabissara, Angelo Colla Editore, 2004.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scuola dei Varoteri