Gran Premio di Monza 1933

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Italia (bandiera) Gran Premio di Monza 1933
Gara della stagione di gran Premi 1933
Data 10 settembre 1933
Nome ufficiale VI Gran Premio di Monza
Luogo Autodromo nazionale di Monza
Percorso 4,500 km / 2,8 US mi
Distanza 14 (per round) giri, 63,0 km/ 39,1 US mi
Risultati
Pole position Giro più veloce
Stati Uniti (bandiera) Whitney Straight[Nota 1] Italia (bandiera) Pietro Ghersi
Maserati Alfa Romeo in 1'26"2
Podio
1. Francia (bandiera) Marcel Lehoux
Bugatti
2. Francia (bandiera) Guy Moll
Alfa Romeo
3. Italia (bandiera) Felice Bonetto
Alfa Romeo

Il Gran Premio di Monza 1933 fu un Gran Premio disputato all'autodromo di Monza il 10 settembre 1933, subito dopo il Gran Premio d'Italia.[1][2]

Conosciuta in seguito come "Giornata nera di Monza", la gara divenne tristemente famosa per essere stata teatro degli incidenti mortali di tre dei più famosi piloti dell'epoca: Giuseppe Campari, Baconin Borzacchini e Stanisław Czaykowski.

La gara prevede tre turni preliminari di quattordici giri, i cui quattro migliori piloti si qualificano per la manche finale, anch'essa lunga quattordici giri (inizialmente prevista per ventidue giri).

Gli incidenti di Campari e Borzacchini arrivano entrambe al primo giro della seconda batteria, nella curva sud del tracciato. La perdita di controllo di Borzacchini è la causa del tamponamento. L'incidente di Czaykowski avviene quasi nello stesso posto, e viene causata da una macchia d'olio sparsa sulla pista.[3]

Al termine della manche finale, dove sono presenti solo undici piloti (solo tre qualificati dalla seconda batteria), il francese Marcel Lehoux su Bugatti Type 51 vince il Gran Premio.

Prima batteria

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Griglia di partenza

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Griglia di partenza della prima batteria
Pos. 1 Pos. 2 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 5 Pos. 6 Pos. 7 Pos. 8
Italia (bandiera) Trossi
Duesenberg
Italia (bandiera)Premoli
PBM
Stati Uniti (bandiera)Straight
Maserati
Francia (bandiera)Moll
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Battilana
Bugatti
Italia (bandiera)Bonetto
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Pages
Alfa Romeo
Polonia (bandiera)Czaykowski
Bugatti

Al via Premoli passa in vantaggio, seguito da Straight e Trossi. Dopo il primo giro Premoli è in testa con la sua PBM, seguito da Straight, Trossi e Czaykowski. Al passaggio successivo, Premoli è ancora davanti, ma la Duesenberg di Trossi è nel frattempo passata in seconda posizione. Pages è uscito di pista alla prima curva e ha ritirato la sua Alfa Romeo Monza senza danni sull'erba lungo il percorso. Al terzo giro Trossi e Czaykowski guidano la corsa. Premoli, Moll e Bonetto erano già rimasti indietro. Czaykowski si trova in testa al quarto giro con Trossi secondo. Questo ordine è rimasto fino al sesto giro con la Bugatti blu in testa seguita dalla rossa Scuderia Ferrari-Duesenberg. Durante il giro successivo la Duesenberg rompe un pistone e di conseguenza viene rovesciata parte dei suoi 22 kg di olio oltre l'ingresso della curva sud (inclinata di 21°). Guy Moll, che ha seguito da vicino, ha colpito la chiazza di olio ed è andato in una terrificante sbandata girando tre volte intorno vicino alla velocità massima di circa 180 km/h. Solo per pura fortuna la sua auto è rimasta in pista senza colpire il muro di contenimento o rimbalzare su di esso. Alla fine del settimo giro Trossi si ferma ai box. Dopo una rapida ispezione della perdita d'olio, i meccanici spingono lentamente la Duesenberg via. Con Trossi fuori gara, Czaykowski completa la seconda metà di gara in testa incontrastato, seguito da Moll. Czaykowski, con la Bugatti da 4,9 litri, vince con una velocità media di 181,56 km/h. Moll ha stabilito il giro più veloce in 1'22"4 a 196,60 km/h di media.[2]

Classifica di gara

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In grassetto i piloti qualificati per la fase finale.

Classifica del primo turno
Pos. N. Pilota Scuderia Vettura Giri Tempo/ritiro Griglia
1 20 Polonia (bandiera) Stanislas Czaykowski Privato Bugatti Tipo 54 14 20'49"2 ( 181,6 km/h ) 8
2 14 Francia (bandiera) Guy Mol Privato Alfa Romeo Monzan 14 + 11"8 4
3 18 Italia (bandiera) Felice Bonetto Privato Alfa Romeo Monza 14 + 14"8 6
4 12 Stati Uniti (bandiera) Whitney Straight Privato Maserati Tipo 26M 14 + 15"4 3
5 10 Italia (bandiera) Luigi Premoli Privato PBM 14 + 1'41"4 2
6 6 Italia (bandiera) Attilio Battilana Privato Bugatti Tipo 35C 14 2'11"2 5
Rit. 4 Italia (bandiera) Carlo Felice Trossi Scuderia Ferrari Duesenberg 8 1
Rit. 16 Italia (bandiera) Luigi Pages Privato Alfa Romeo Monza 1 + 13 giri 7
Np. 2 Italia (bandiera) Eugenio Siena Scuderia Ferrari Alfa Romeo Monza Partecipazione annullata
Np. 8 Italia (bandiera) Tazio Nuvolari Officine Alfieri Maserati Maserati 8CM Partecipazione annullata

Pole position e record sul giro

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Seconda batteria

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Griglia di partenza

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Griglia di partenza della seconda batteria
Pos. 1 Pos. 2 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 5 Pos. 6 Pos. 7
Italia (bandiera)Campari
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Balestrero
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Borzacchini
Maserati
Italia (bandiera)Barbieri
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Castelbarco
Alfa Romeo
Francia (bandiera)Nice
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Pellegrini
Alfa Romeo

Dopo la protesta di Moll, gli organizzatori del Gran Premio hanno cercato di rimediare alla perdita d'olio spazzandolo con delle scope e ricoprendo la macchia con della sabbia, che però contribuisce a diminuire l'aderenza del tracciato.

Dopo la partenza ritardata della seconda batteria, Campari e Borzacchini prendono subito il comando dirigendosi verso la curva Nord. Sono seguiti da vicino da Carlo Castelbarco e Barbieri, poi Balestrero, Pellegrini e Helle-Nice. Campari e Borzacchini entrano in curva sud in piena a circa 180 km/h. L'incidente avviene vicino alla chiazza d'olio, che però non è coinvolta nello schianto.[4]

L'Alfa Romeo di Campari si ribalta più volte lungo il piccolo terrapieno. Campari muore sul colpo, schiacciato sotto la sua auto sottosopra. Borzacchni viene sbalzato fuori dalla sua auto e finisce contro un albero. Viene portato all'ospedale di Monza dove muore con una frattura alla colonna vertebrale, torace schiacciato ed emorragie interne poco dopo essere stato ricoverato. La sua Maserati non è stata seriamente danneggiata. L'Alfa Romeo di Carlo Castelbarco ha sbandato e si è ribaltata anche all'esterno. L'auto è atterrata sopra di lui e lui miracolosamente è fuggito con solo abrasioni e un graffio al mento. Barbieri, che ha avuto più tempo per reagire, ha fatto girare la sua Alfa all'interno della curva e non ha riportato ferite. Anche l'Alfa di Pellegrini è andata in testacoda all'interno della curva sud senza danni e ha completato i successivi 14 giri senza problemi.

Nonostante il grave incidente, la gara è continuata, nonostante il clima di incertezza. Balestrero si ferma anche brevemente ai box per scoprire se dovevano proseguire. Nulla delle auto scomparse veniva annunciato dagli altoparlanti. Gli spettatori erano perplessi e divennero irrequieti. Più tardi, quando Barbieri torna a piedi dalla curva sud ai box, la cattiva notizia diviene nota e e viene annunciata al pubblico solo dopo la fine della gara. Balestrero vince la batteria, Pellegrini è secondo, seguito da Helle-Nice, doppiata da entrambi i piloti.

La causa dell'incidente viene subito attribuito all'olio lasciato sulla pista dalla Duesenberg di Trossi, tuttavia in seguito vengono formate altre ipotesi, legate al fatto che le auto di Campari e Borzacchin non avessero i freni anteriori e montassero pneumatici slick, oltre alla presenza di sabbia sulla pista.[2]

Classifica di gara

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In grassetto i piloti qualificati per la fase finale.

Classifica del secondo turno
Pos. N. Pilota Scuderia Vettura Giri Tempo/ritiro Griglia
1 24 Italia (bandiera) Renato Balestrero Privato Alfa Romeo Monza 14 35'3"8 ( 169,0 km/h ) 2
2 38 Italia (bandiera) Carlo Pellegrini Privato Alfa Romeo Monza 14 + 44"6 7
3 22 Francia (bandiera) Hellé Nice Privato Alfa Romeo Monza 14 + 3'35"6 6
Rit. 22 Italia (bandiera) Giuseppe Campari Scuderia Ferrari AlfaRomeo P3 0 Incidente mortale 1
Rit. 26 Italia (bandiera) Baconin Borzacchini Officine Alfieri Maserati Maserati 8C3000 0 Incidente mortale 3
Rit. 32 Italia (bandiera) Carlo Castelbarco Privato Alfa Romeo Monza 0 Incidente 5
Rit. 28 Italia (bandiera) Ferdinando Barbieri Privato Alfa Romeo Monza 0 Ritiro volontario (sul luogo dello scontro) 4
Np. 30 Italia (bandiera) Goffredo Zehender Privato Maserati 8CM Partecipazione annullata
Np. 36 Austria (bandiera) Carlo Jellen Privato Alfa Romeo Monza Assente (corsa a Hohnstein)
Np. 40 Francia (bandiera) Giovanni Gaupillat Privato Bugatti Tipo 51 Problemi meccanici al GP d'Italia
  • Didascalia: Rit. = ritirato; Np.=Non ha partecipato

Pole position e record sul giro

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Terza batteria

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Griglia di partenza

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Griglia di partenza per il terzo turno
Pos. 1 Pos. 2 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 5
Italia (bandiera)Ghersi
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Biondetti
MB
Italia (bandiera)Cornaggia Medici
Alfa Romeo
Francia (bandiera)Curzon
Bugatti
Francia (bandiera)Marcel Lehoux
Bugatti

Prima della terza batteria si tiene una riunione dei piloti con lunghe discussioni e dubbi sulla continuazione o meno della gara. Nel frattempo un altro tentativo è stato fatto per pulire minuziosamente la curva di Vedano utilizzando scope per asciugare l'olio e spargere sabbia su di esso.

Solo cinque piloti si schierano alla partenza, in ritardo di due ore sul programma.

Lehoux precede Ghersi durante il primo giro, ma Ghersi lo supera e prende la testa. Durante il sesto giro, Ghersi si gira a causa della macchia d'olio. Lehoux vince quindi la gara, seguito da Ghersi e Biondetti.

Classifica di gara

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In grassetto i piloti qualificati per la fase finale.

Classifica del terzo turno
Pos. N. Pilota Scuderia Vettura Giri Tempo/ritiro Griglia
1 60 Francia (bandiera) Marcel Lehoux Privato Bugatti Tipo 51 14 21'50"2 ( 173,0 km/h ) 5
2 48 Italia (bandiera) Pietro Ghersi Privato Alfa Romeo Monza 14 + 18"8 1
3 50 Italia (bandiera) Clemente Biondetti Privato Speciale MB 14 + 1'23"2 2
4 52 Italia (bandiera)Giovanni Cornaggia Medici Privato Alfa Romeo Monza 14 + 1'58"6 3
5 58 Francia (bandiera)Francis Curzon Privato Bugatti Tipo 51 14 + 1'59"2 4
Np. 42 Italia (bandiera)Ippolito Berrone Privato Maserati4CM Assente
Np. 44 Italia (bandiera)Giulio Aimini Privato Maserati Tipo 26M Assente
Np. 46 Italia (bandiera)Piero Taruffi Privato Maserati 8CM Assente
Np. 54 Germania (bandiera)Paolo Pietsch Privato Alfa Romeo Monza Assente (corsa a Hohlstein)

Pole position e record sul giro

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Griglia di partenza

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Griglia di partenza per la fase finale
1a fila Pos. 1 Pos. 2 Pos. 3 Pos. 4 Pos. 5 Pos. 6 Pos. 7 Pos. 8
Stati Uniti (bandiera)Straight
Maserati
Francia (bandiera)Moll
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Bonetto
Alfa Romeo
Polonia (bandiera)Czaykowski
Bugatti
Italia (bandiera)Balestrero
Alfa Romeo
Francia (bandiera)Nice
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Pellegrini
Alfa Romeo
Italia (bandiera)Ghersi
Alfa Romeo
2a fila Pos. 9 Pos. 10 Pos. 11
Italia (bandiera)Biondetti
MB
Italia (bandiera)Cornaggia Medici
Alfa Romeo
Francia (bandiera)Lehoux
Bugatti

La fase finale del Gran Premio doveva vedere 12 vetture alla partenza, ma solo 11 partecipano dato che la seconda batteria aveva visto solo tre auto finire la corsa.

Dopo il primo giro la Maserati verde di Straight ha mantenuto il comando. Fu seguito da Ghersi, Lehoux e dal conte Czaykowski. Al secondo giro Czaykowski sorpassa Lehoux dopo quattro giri si porta in testa davanti a Lehoux.

All'ottavo giro, Lehoux passa avanti alle tribune al primo posto, mentre Czaykowski è assente. All'improvviso dietro la piccola foresta a destra si poteva vedere in lontananza alla curva sud una colonna di fumo scuro che si alzava, che si allargava continuamente. Dopo dieci minuti si scopre che la Bugatti di Czaykowski si è schiantata 50 metri più avanti rispetto al punto in cui poche ore prima erano morti Campari e Borzacchini. Czaykowski, dopo una sbandata, è finito oltre il bordo esterno del circuito, colpendo un sasso con la testa e morendo probabilmente sul colpo. La Bugatti ha intrappolato il conducente sotto di essa e ha preso fuoco. L'auto si è completamente bruciata con il conducente morto sotto. Nessuno è stato in grado di aiutare in alcun modo. Finalmente l'aiuto è arrivato e solo allora ha potuto intervenire. Il cadavere bruciato di Czaykowski viene recuperato dalle macerie. La gara viene interrotta al quattordicesimo giro dei ventidue giri previsti. Molto turbate, le masse di spettatori se ne andarono in gran fretta. Marcel Lehoux vince dunque la funesta edizione del Gran Premio di Monza, seguito da Guy Moll e Felice Bonetto.

Classifica di gara

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Classifica della fase finale
Pos. N. Pilota Scuderia Vettura Giri Tempo/ritiro Griglia
1 60 Francia (bandiera) Marcel Lehoux Privato Bugatti Tipo 51 14 21'17"0 ( 169,0 km/h ) 11
2 14 Francia (bandiera) Guy Moll Privato Alfa Romeo Monza 14 + 3"2 2
3 18 Italia (bandiera) Felice Bonetto Privato Alfa Romeo Monza 14 + 11"2 3
4 12 Stati Uniti (bandiera)Whitney Straight Privato Maserati Tipo 26M 14 + 11"8 1
5 24 Italia (bandiera)Renato Balestrero Privato Alfa Romeo Monza 14 + 1'7"0 5
6 50 Italia (bandiera)Clemente Biondetti Privato Speciale MB 14 + 1'52"4 9
7 48 Italia (bandiera)Pietro Ghersi Privato Alfa Romeo Monza 14 + 2'35"8 8
8 52 Italia (bandiera)Giovanni Cornaggia Medici Privato Alfa Romeo Monza 14 + 3'21"4 10
9 34 Francia (bandiera) Hellé Nice Privato Alfa Romeo Monza 12 + 2 giri 6
Rit. 20 Polonia (bandiera)Stanislas Czaykowski Privato Bugatti Tipo 54 8 Incidente mortale 4
Rit. 38 Italia (bandiera)Carlo Pellegrini Privato Alfa Romeo Monza 6 + 1 giro 7

Pole position e record sul giro

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  1. ^ (EN) 1933 Monza Grand Prix, su motorsportmagazine.com.
  2. ^ a b c (EN) VI° GRAN PREMIO di MONZA, su goldenera.fi.
  3. ^ (EN) Black Sunday, su 8w.forix.com.
  4. ^ GP Monza / Strade, in L'AUTO ITALIANA 1933, XIV, n. 26.
  1. ^ Pole Position assegnata in base al numero di gara

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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