Formicaite
Formicaite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 10.AA.05[1] |
Formula chimica | Ca(HCOO)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | tetragonale[3] |
Parametri di cella | a=6,79(4), c=9,50(4)[3][4] |
Gruppo puntuale | 4 2 2 |
Gruppo spaziale | P 41212[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 1,9(1) (misurata), 1,99 (calcolata)[3][4] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 1[3][4] |
Sfaldatura | perfetta secondo {100}[3][4] |
Colore | bianco con una leggera tonalità blu[3][4] |
Lucentezza | vitrea[1] |
Striscio | bianco[3][4] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La formicaite è un minerale la cui descrizione è stata pubblicata nel 1999 in seguito ad una scoperta avvenuta in campioni di kurchatovite-sakhaite trovati nel giacimento di boro di Solongo in Buriazia, Siberia.[3] Il nome del minerale è stato attribuito in relazione alla composizione: formiato di calcio.[4]
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale è stato scoperto sotto forma di masse criptocristalline o colloformi oppure in aggregati di cristalli tabulari di 5×30×30µm.[4]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La formicaite è stata trovata in un giacimento di skarn associata con calcite, lizardite, frolovite, pentaidroborite, esaidroborite e vimsite. Nel giacimento di rame di Novofrolovskoye, Urali, Russia è stata trovata in vene all'interno del marmo associata con calcite, vesuvianite, pentaidroborite, frolovite, calciborite e uralborite.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Formicaite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Update: November 2012 (PDF), su pubsites.uws.edu.au. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
- ^ a b c d e f g h i (RU) N. V. Chukanov, Malinko S. V., Lisitsyn A. E., Dubinchuk V. T., Kuz'mina O. V., Zadov A. E., Formicaite Ca(HCO2)2, a new mineral (PDF), in Zapiski Vserossijskogo Mineralogicheskogo Obshchestva, vol. 128, n. 2, 1999, pp. 43-47. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ a b c d e f g h i (EN) John L. Jambor, Pertsev Nikolai N., Roberts Andrew C., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 85, 2000, pp. 1321-1325. URL consultato il 5 marzo 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.