Indice
Evangeliario di Saint-Riquier
BM Abbeville Ms4 manoscritto | |
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Incipit del prologo, f.1r | |
Altre denominazioni | Evangeliario di Saint-Riquier |
Epoca | 794-800 |
Lingua | latino |
Provenienza | scriptorium della corte di Carlo Magno |
Supporto | pergamena |
Scrittura | capitale, capitale libraria, onciale e minuscola carolina arcaica |
Dimensioni | 35 × 24 cm |
Fogli | 198 |
Ubicazione | Biblioteca municipale di Abbeville |
L'Evangeliario di Saint-Riquier è un manoscritto miniato contenente i Vangeli appartenente un tempo all'abbazia di Saint-Riquier. Scritto in lettere d'oro su pergamena tinta di porpora, è rappresentativo dello stile della corte di Carlo Magno, agli esordi della miniatura carolingia. È attualmente conservato presso la biblioteca pubblica di Abbeville (Ms.4).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu senza dubbio realizzato dallo scriptorium della corte di Carlo Magno tra gli anni 790 e 800, ed appartiene all'insieme di manoscritti definito "Gruppo Ada". Si può datare più precisamente a dopo il 794, data in cui la corte si installò ad Aquisgrana. Sarebbe stato donato dallo stesso Carlo Magno all'abate Angilberto di Saint-Riquier, suo fedele amico e collaboratore[1].
Il manoscritto rimase nell'abbazia fino alla dissoluzione di questa al tempo della Rivoluzione, quando venne inviato ad Abbeville col resto della biblioteca abbaziale. Nella stessa città è oggi conservato nella biblioteca municipale.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'opera è scritta a lettere d'oro su pergamena tinta di porpora, secondo uno stile comune ad altri manoscritti imperiali dell'epoca. Soltanto una dozzina di fogli alla fine del libro sono trascritti su pergamena bianca, corrispondenti alle pericopi (f.189v-198r). Le scritture utilizzate sono, oltre la capitale, e la capitale libraria, l'onciale e la minuscola carolina arcaica.[2]
Le miniature sono simili a quelle presenti in altri manoscritti della scuola di Carlo Magno. Notevoli sono quattro miniature a tutta pagina rappresentanti i ritratti dei Quattro evangelisti.[2]
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San Matteo, f17v
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San Marco, f66v
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San Luca, f101v
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San Giovanni, f153v
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Les Évangiles de Saint-Riquier, in Art de l'enluminure, n. 46, 2013, ISSN 0758413X .
- (DE) W. Köhler, Die karolingischen Miniaturen, II. Die Hofschule Karls des Grossen, Berlino, 1930, pp. 49–55 e 33-41
- (DE) Bernhard Bischoff, Katalog der festländischen Handschriften des neunten Jahrhunderts. Vol. 1: Aachen-Lambach. Aus dem Nachlaß herausgegeben von Birgit Ebersperger, Wiesbaden 1998, p. 8 n°8
- Fabrizio Crivello, Les Évangiles de Saint-Denis et l'influence de l'École de la cour de Charlemagne sur les scriptoria de Francie occidentale, in Marie-Pierre Laffitte e Jean-Pierre Caillet (a cura di), Les manuscrits carolingiens. Actes du colloque de Paris, Bibliothèque nationale de France, le 4 Mai 2007, Turnhout 2009 (Bibliologia, n. 27), p. 45–88
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Evangeliario di Saint-Riquier
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sul sito Europeanaregia, su europeanaregia.eu.
- Digitalizzazione del manoscritto su Gallica, su gallica.bnf.fr.