Escatologia: Morte e vita eterna
Escatologia: Morte e vita eterna | |
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Titolo originale | Eschatologie, Tod und ewiges Leben) |
Altro titolo | Eschatology: Death and Eternal Life |
Autore | Joseph Ratzinger |
1ª ed. originale | 1977 |
1ª ed. italiana | 1979 |
Editio princeps | 1977 |
Genere | saggio di teologia cristiana |
Lingua originale | tedesco, inglese, italiano |
Escatologia: Morte e vita eterna[1] è un saggio dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, pubblicato per la prima volta in lingua tedesca nel 1977.
L'edizione inglese è stata tradotta per la prima volta nel 1988 e pubblicata dalla Catholic University of America Press.[2]
Il volume affronta i temi della fine dei tempi, della parousia, del paradiso e dell'inferno. Il purgatorio è descritto come una condizione esistenziale anziché come un luogo in cui si realizza una pena avente una durata temporale.[3]
L'autore tra in dibattito con tutti i maggiori esponenti del mondo filosofico e teologico, proponendo una riflessione sul valore della morte nell'ottica della novità cristiana. Essa supera il dualismo fra anima e corpo proprio della religione greca. Mentre quest'ultima ammetteva la sola sopravvivenza dell'anima, l'Antico Testamento relegava i morti e il loro culto all'ambito delle impurità, superando il dualismo, ma continuando a limitare la vita del corpo e dell'anima all'esistenza di un'ombra nello Sheol.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ OCLC 97440274
- ^ Joseph Ratzinger, Eschatology: Death and Eternal Life, 2nd, Washington, The Catholic University of America Press, 1988 [1977], ISBN 9780813216447.
- ^ Arthur C. Sippo, Death & Eternal Life According to Ratzinger, in New Oxford Review, dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2018).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Presentazione del libro (PDF), su Fondazione Ratzinger (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2019).