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De lana caprina
«Alter rixatur de lana saepe caprina.»
«L'altro contende spesso sulla lana caprina.»
De lana caprina (trad. «sulla lana caprina») è una locuzione latina.
L'espressione è utilizzata in riferimento a qualcosa di cui si parla per evidenziare l'inutilità o la superfluità del discorrerne, poiché priva d'importanza o di attinenza all'argomento della discussione.[2][3] Viene citata da Quinto Orazio Flacco nelle sue Epistulæ, considerando che la lana della capra era ritenuta scadente e di basso valore.[3] Nonostante i celebrati mohair e cashmere siano lane di capra, questi ultimi erano fibre tessili esotiche o esterne al mondo romano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (LA) Orazio, Epistulae, vol. I, XVIII, 15.
- ^ De lana caprina, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ a b Decet imperatorem stantem mori, de auditu, de lana caprina,, su pievedirevigozzo.org. URL consultato il 13 giugno 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Etimologia: caprino, su etimo.it.