Velocità critica dei rotabili ferroviari

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La velocità critica dei rotabili ferroviari rappresenta la soglia oltre la quale un veicolo ferroviario passa dalla marcia regolare a una marcia in stato di instabilità.

Una limitazione importantissima all'innalzamento della velocità dei rotabili ferroviari è rappresentata dai moti oscillatori non più sufficientemente smorzati che si instaurano in alcuni organi meccanici al di sopra di una certa velocità, creando situazioni dannose sia per il binario che per il veicolo stesso[1].

I fenomeni oscillatori che determinano la condizione di instabilità si manifestano generalmente con un moto di serpeggio accentuato, accompagnato da spostamenti laterali importanti del carrello che provocano urti del bordino della ruota contro la rotaia[1].

Si dice che un veicolo marcia in condizioni di instabilità quando i suddetti fenomeni si manifestano in un modo molto netto; la velocità che rappresenta la soglia tra la marcia regolare e la marcia in condizioni di instabilità prende il nome di velocità critica[1].

  1. ^ a b c Casini, Tacci, Studio, p. 262.
  • Carlo Casini, Giuliano Tacci, Studio di un modello matematico per la previsione della velocità critica di un veicolo ferroviario su un binario rettilineo senza difetti, in Ingegneria Ferroviaria, 33 (1978), n. 3/1978, marzo 1978, pp. pp. 262-265.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Trasporti: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di trasporti