Valentin Bondarenko

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Valentin Bondarenko
Cosmonauta
NazionalitàUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
StatusDeceduto
Data di nascita16 febbraio 1937
Data di morte23 marzo 1961
Selezione1960
Altre attivitàPilota
Tempo nello spazio0 secondi
Missioni

Valentin Vasil'evič Bondarenko (in russo Валентин Васильевич Бондаренко?; Charkiv, 16 febbraio 1937Mosca, 23 marzo 1961) è stato un aviatore e cosmonauta sovietico.

Fu la prima vittima di un incidente nel programma spaziale sovietico.

Nato nella Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, fu affascinato dall'aeronautica fin da giovane. Diplomatosi all'Istituto Aeronautico di Charkiv, nel 1954 entrò all'Accademia Militare Aeronautica di Voroshilov; l'anno successivo fu trasferito a Groznyj presso la Scuola Piloti dell'Aeronautica Militare. Terminati gli studi nel 1957, Bondarenko prestò servizio nell'Aeronautica Militare Sovietica. Il 28 aprile 1960 fu selezionato come cosmonauta e il 31 maggio cominciò il suo addestramento nell'ambito del programma Vostok.

Tomba di Valentin Bondarenko

Il 23 marzo 1961 Bondarenko stava svolgendo dei test medici in una camera pressurizzata con un'atmosfera di ossigeno puro; dopo essersi tolto i sensori dal corpo, si ripulì con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, che gettò via distrattamente. Il cotone finì su un fornello riscaldato elettricamente e prese fuoco. Bondarenko cercò inutilmente di spegnere l'incendio, che divampò facilmente nell'atmosfera di ossigeno puro. A causa della differenza di pressione con l'ambiente esterno, i soccorritori poterono aprire la camera dopo mezz'ora e il cosmonauta riportò gravi ustioni, morendo in ospedale dopo 16 ore.

Bondarenko lasciò la moglie e un figlio e ricevette sepoltura nel decimo cimitero di Kharkov, in Ucraina. I sovietici decisero di tenere segreto l'incidente e cancellarono l'immagine di Bondarenko dalle foto di gruppo dei cosmonauti. Nel 1986 un articolo pubblicato su Izvestija rivelò i dettagli sulla morte del cosmonauta. L'incidente di cui fu vittima Bondarenko fu molto simile a quello che avrebbe colpito l'equipaggio statunitense dell'Apollo 1 nel 1967.

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