Solfara Gibellini
La solfara Gibellini o miniera Gibellini è stata una miniera di zolfo sita tra la provincia di Caltanissetta a Montedoro e Racalmuto in provincia di Agrigento.
Appartenuta alla famiglia Tulumello, signori appunto del feudo di Gibellini, la solfatara era già attiva nel 1839[1], venendo quindi ceduta agli Alfano: quindi si prestò a molte gestioni, ed affidata in successione all'ingegnere modernizzatore Stefano Filiberto, ad una società del principe Leone Strozzi, nel 1916 al barone e politico Gaspare Giudice, o nel 1920 al boss mafioso Calogero Vizzini, annoverando 157 persone come forza lavoro di cui tredici carusi sulla fine dell'Ottocento.[2][3]
Nel 1954 l'Ansaldo di Genova,costruì un innovativo Forno il forno Roma dal nome del suo progettista dell'Università di Bologna.[4]
La solfatara chiuse i battenti definitivamente nel 1975.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Barone & Torrisi,Economia e società nell'area dello zolfo secoli XIX-XX, Caltanissetta, Salvatore Sciascia Editore, 1989 p. 80.
- ^ La Voce di Campofranco, su lavocedicampofranco.it.
- ^ La minieta Gibellini, su messana.org.
- ^ La Voce di Campofranco, su lavocedicampofranco.it.
- ^ Elio Di Bella, Racalmuto e Montedoro: la guerra dello zolfo, su agrigentoierieoggi.it. URL consultato il 29 dicembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Barone & Torrisi,Economia e società nell'area dello zolfo secoli XIX-XX, Caltanissetta, Salvatore Sciascia Editore, 1989 p. 1-524
Altri progetti
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