Indice
Pandemia di COVID-19 a Hong Kong
Pandemia di COVID-19 a Hong Kong epidemia | |
---|---|
Diffusione al 18 marzo 2022 | |
Patologia | COVID-19 |
Origine | Wuhan (Cina) |
Nazione coinvolta | Hong Kong |
Periodo | 23 gennaio 2020 - 5 maggio 2023 |
Dati statistici[1] | |
Numero di casi | 2 937 609[2] (12 aprile 2024) |
Numero di guariti | 2 878 188 (12 aprile 2024) |
Numero di morti | 14 924 (12 aprile 2024) |
Sito istituzionale | |
Il primo caso della pandemia di COVID-19 a Hong Kong, regione amministrativa speciale della Cina, è stato confermato il 23 gennaio 2020.
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]La diffusione dell'epidemia a Wuhan, nella Cina continentale, ha preso piede mentre nella zona di Hong Kong si registravano continue proteste politiche e movimenti anti-governo, che manifestavano in massa contro la legge sull'estradizione a partire dal giugno 2019.[3][4] Le elezioni di novembre, da molte considerate come un referendum concesso dal Governo a causa dell'aumento delle proteste, videro una delle più grandi vittorie da parte dei pro-democratici nella storia di Hong Kong.[5][6] L'economia della città ha risentito pesantemente degli effetti delle proteste, facendo fuggire gli investitori e portando la città in recessione.[7]
Il Capo esecutivo Carrie Lam, il 4 ottobre, ha richiesto l'ordinanza sulle regolazioni dell'emergenza per imporre il divieto di indossare mascherine in luoghi pubblici.[8][9] La legge si rivelò poi contraddittoria per prevenire la diffusione del virus.
Lo scoppio di questa nuova epidemia ha evocato nei cittadini gli amari ricordi della epidemia di SARS del 2003, quando nella città si registrarono circa 1700 casi di infezione e 300 decessi.[10]
Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia[11][12][13][14][15].
Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]Gennaio
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver appreso dell'epidemia, il governo di Hong Kong ha richiesto che tutti coloro che fossero stati nei mercati umidi di Wuhan lo comunicassero alle autorità competenti. In seguito, il 3 gennaio, venne richiesto di comunicare alle autorità sanitarie se ci si fosse recati a Wuhan nei 14 giorni precedenti alla comparsa dei primi sintomi.[16]
Il 4 gennaio il governo ha dichiarato di aver aumentato il livello di allerta nei confronti dell'epidemia in quanto erano stati comunicati 8 casi sospetti, i quali in seguito sono tutti risultati negativi. Gli esperti medici di Hong Kong richiesero alle autorità cinesi di essere più trasparenti riguardo alle informazioni rilasciate in merito ai pazienti di Wuhan, in quanto sarebbero potuti essere di maggiore aiuto per studi epidemiologici svolti in loco.[16] Nonostante le autorità sanitarie di Wuhan continuassero ad insistere riguardo alla mancanza di prove scientifiche della trasmissione da uomo a uomo, il Dottor Ho Pak-leung, un esperto di malattie infettive dell'Università di Hong Kong, asserì che la diffusione a Wuhan era avvenuta proprio in quel modo e che servivano misure più stringenti.[16] La stampa locale ha anche ammesso che, alla frontiera alla stazione dei treni di Hong Kong, non venivano effettuati controlli sanitari approfonditi come previsto.[10] L'8 gennaio il Centro per la protezione sanitaria di Hong Kong ha aggiunto la "sindrome respiratoria acuta causata da un nuovo agente infettivo sconosciuto" alle malattie da tenere sotto controllo.[17] Vengono anche abbreviate le tempistiche delle visite ospedaliere e viene richiesto ai visitatori di indossare mascherine. Vengono fatti controlli serrati negli aeroporti e nelle stazioni che prevedono collegamenti con Wuhan.[18] Nella prima settimana del 2020 vengono testati 30 viaggiatori provenienti da Wuhan, tutti con sintomi, dei quali molti di loro sono poi risultati positivi.[19][20]
Il 22 gennaio un uomo proveniente dalla Cina, di 39 anni, che aveva raggiunto Hong Kong da Shenzhen con il treno ad alta velocità, ha mostrato i primi sintomi. L'uomo viveva a Wuhan e aveva raggiunto Shenzhen in treno insieme alla famiglia. Dopo essere risultato positivo al tampone è stato immediatamente trasferito all'Ospedale Princess Margaret, sito a Kowloon. Lo stesso giorno un 56 enne di Ma On Shan, città locata nei territori di Hong Kong, che aveva visitato Wuhan in precedenza, risulta positivo al tampone. Entrambi i casi vennero prima classificati come "casi fortemente sospetti" in quanto, prima di essere classificati come "casi confermati", avrebbero dovuto superare ulteriori test.[21][22][23]
Il 23 gennaio il villaggio turistico Lady MacLehose, situato a Sai Kung, venne designato come centro per la quarantena.[24] Il centro per il turismo di Hong Kong ha cancellato la coppa prevista per il nuovo anno lunare e il carnevale di 4 giorni.[25][26] Inoltre i precedenti due casi considerati "fortemente sospetti" vennero identificati come conclamati dalle autorità.
Il 24 gennaio le autorità confermano altri 3 casi, tutti provenienti da Wuhan.Il terzo caso, una donna di 62 anni, era giunta a Hong Kong col marito, la figlia e il genero, i quali vivevano ad Hong Kong. Nonostante non abbiamo sviluppato sintomi, i tre sono stati spostati nel villaggio Lady MacLehose per trascorrere 14 giorni di quarantena. Il quarto e il quinto caso erano marito e moglie provenienti dalla Cina, recatisi ad Hong Kong in visita alla figlia. Entrambi hanno tentato di scappare dall'ospedale nel momento in cui hanno appreso di essere sottoposti a misura di quarantena, fallendo a seguito dell'intervento della polizia.[27]
Il 25 gennaio il governo dichiara l'epidemia una "emergenza sanitaria", decidendo di chiudere parchi di divertimento come Hong Kong Disneyland, l'Ocean Park e il Madame Tussauds, provvedimento valido a partire dal 26 gennaio.[28][29]
Il 26 gennaio vengono confermati altri 3 casi. Il primo era un uomo di 47 anni residente a North Point, nell'isola di Hong Kong. In precedenza aveva lavorato per qualche settimana a Wuhan, prima di fare ritorno a Hong Kong. In seguito dichiarò di essere anche stato morso da un cane mentre si trovava a Wuhan. L'altro caso riguardava una donna di 68 anni di Hong Kong ma residente a Shenzhen. La donna manifestò febbre e tosse e venne trasferita all'ospedale del distretto nord. La donna dichiarò di aver, oltretutto, visitato Wuhan nello stesso mese. L'8 caso fu il marito della donna identificata come terzo caso, il quale era stato messo nel villaggio turistico per la quarantena. L'uomo manifestò alcuni sintomi, come febbre, e venne immediatamente sottoposto al tampone per verificare la sua positività al coronavirus, risultando poi positivo. Un nuovo edificio costruito a Fanling, nei Nuovi Territori, inizialmente pianificato come struttura per la quarantena per coloro che erano stati esposti al virus, venne fatta saltare in aria. Molti furono i cittadini e protestanti che si opposero all'idea di avere un centro per la quarantena nel quartiere, organizzando comizi fuori dall'edificio. Alcuni bloccarono la strada e diedero poi fuoco alla struttura.[30]
Il 28 gennaio il Capo dell'Esecutivo Carrie Lam dichiarò che, a partire dal 30 gennaio, sarebbero stati sospesi i servizi ferroviari tra Hong Kong e la Cina continentale, così come tutti i servizi di traghetti.[31] Vennero drasticamente ridotti i voli diretti in Cina, gli autobus di linea in collegamento con la Cina e vennero esortati gli impiegati della città di lavorare da casa, eccezione fatta per coloro operanti in settori di emergenza o in servizi necessari. Lo stesso giorno venne anche annunciato che sarebbero state chiuse le frontiere con la Cina.[32]
Il 29 gennaio vennero confermati altri due casi, portando il totale a 10. I due casi sono una coppia di circa 70 anni in arrivo da Wuhan, recatisi a Hong Kong per motivi turistici. Durante una loro permanenza in hotel, il personale ha notato che i due lamentarono febbre alta e forte tosse e decisero di chiamare un'ambulanza per soccorrerli. I due sono risultati in seguito positivi al coronavirus. Venne in seguito annunciato che tutti i musei pubblici, biblioteche e centri sportivi sarebbero stati chiusi fino a nuova data. Il 14 febbraio il provvedimento venne allungato fino al 2 marzo 2020.[33][34]
Il 30 gennaio vennero confermati altri due casi, che portarono il totale al 12. Un caso era una donna di 39 anni residente a Hong Kong, risultata essere poi la figlia della coppia risultata positiva il giorno precedente. La ragazza aveva accompagnato i genitori durante i loro giri nei vari luoghi della città, dormendo una sera con loro. La ragazza fu il primo caso di positività di un paziente che non aveva visitato Wuhan in precedenza. L'altro caso, un 75 enne residente a Kowloon, risultò positivo a seguito del peggioramento delle sue condizioni di salute. L'uomo si era recato verso la fine di dicembre nel Guangdong, nella Cina continentale, e poi a Macao. L'uomo fu inizialmente colpito da una forte tosse, venendo ricoverato in ospedale, ma non venne sottoposto al tampone in quanto non aveva dichiarato di essersi recato in Cina e poi a Macao.[35]
Il 31 gennaio viene confermato un ulteriore caso. Il paziente era un uomo di 39 anni di Hong Kong, affetto da diabete. Aveva fatto ritorno da Wuhan nelle settimane precedenti e iniziò a sviluppare i primi sintomi il 29 gennaio.
Febbraio
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 febbraio il Centro per la protezione sanitaria di Hong Kong conferma il primo decesso, un 39 enne affetto da diabete già identificato come 13° paziente.[36]
Il 5 febbraio vennero confermati altri 3 casi, altri 3 il 6 febbraio e ulteriori 2 casi il 7 febbraio.[37][38][39]
Il 9 febbraio, con la conferma di ulteriori tre casi di contagio, il numero totale salì a 29 casi confermati.[40] Lo stesso giorno venne anche annunciato che ai passeggeri e l'equipaggio della nave da crociera World Dream venne concessa la possibilità di scendere dalla nave solo se non fossero risultati positivi al tampone e se non avessero avuto alcun contatto con gli 8 passeggeri risultati positivi e già in precedenza sbarcati.[41]
Al 17 febbraio vennero confermati 60 casi di positività, due guarigioni e un decesso.[42][43]
Il 19 febbraio un uomo di 70 anni, con patologie pregresse, diviene la seconda vittima a Hong Kong.[44]
Al 24 febbraio vennero confermati 81 casi di positività.[45]
Marzo
[modifica | modifica wikitesto]Al 2 marzo sono stati confermati 100 casi di positività. Quel giorno vennero anche confermati due nuovi pazienti che sono risultati essere dei passeggeri della nave da crociera Diamond Princess.[46]
Il 19 marzo Joel Werner, direttore degli investimenti presso la Solitude Capital Management, venne riconosciuto su un video che, inizialmente destinato ad amici, venne diffuso nel web. Nel video l'uomo sbeffeggiava totalmente le misure prese e venne ripreso mentre si leccava una mano per poi strofinarla su una delle maniglie di un treno della metropolitana di Hong Kong.[47]
Il 20 marzo la città di Hong Kong registra nuovi 48 casi di positività, il numero più alto mai registrato in un solo giorno, portando il totale a 256 casi confermati.[48]
Il 25 marzo il governo decide di chiudere le frontiere a tutti i non residenti provenienti dall'estero. Il provvedimento si applica anche a tutti i cittadini della Cina continentale, di Macao e Taiwan che abbiano visitato Paesi esteri nei 14 giorni precedenti al loro arrivo ad Hong Kong. Il transito in aeroporto viene temporaneamente sospeso e viene richiesto a tutti i cittadini residenti di ritorno dall'estero, a prescindere dal luogo di partenza, di sottoporsi a misura di quarantena per 14 giorni. A tutti i residenti di ritorno da Stati Uniti, Regno Unito e Europa vengono richiesti esami più approfonditi e di sottoporsi al tampone per testare la positività da COVID-19.[49]
Aprile
[modifica | modifica wikitesto]Il 1 aprile il Governo ordina la temporanea chiusura dei karaoke, discoteche e club notturni e sale da Mah Jong. Lo storico ippodromo di Happy Valley, che con gli enormi incassi per le scommesse è il principale contribuente fiscale, opera a porte chiuse con corse senza pubblico e puntate solo online. I locali pubblici che non chiuderanno dovranno far usare le maschere al personale e controllare la temperatura dei clienti. Nei ristoranti di Hong Kong, per i prossimi 14 giorni, sono ammessi tavoli con un numero massimo di 4 avventori. Queste nuove misure stringenti sono giustificate dal fatto che le autorità hanno dichiarato che, dal 19 marzo, 573 casi di infezione sono stati importati dall’estero ma che 132 sono stati contagi interni tra hongkonghesi. E di questi 69 hanno colpito persone che erano state in bar e pub della città. Dal 3 aprile vengono chiusi pub e bar della città, inizialmente per un periodo di 14 giorni.[50][51][52]
Andamento dei contagi
[modifica | modifica wikitesto]Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Chiusura dei confini
[modifica | modifica wikitesto]Il governo di Hong Kong si è rifiutato di chiudere tutti i confini come strumenti di prevenzione per la diffusione del virus, optando piuttosto ad una progressiva chiusura parziale dovuta soprattutto ad una crescente pressione da parte del popolo. Il popolo richiese a gran voce l'irrigidimento dei controlli alle frontiere, specialmente per i visitatori provenienti da Wuhan.[53] Gli esperti medici chiesero al governo di imporre la presentazione di certificati medici attestanti lo stato di buona salute alle frontiere, ma inizialmente questa proposta venne rifiutata. Il capo dell'esecutivo, Carrie Lam, ha inizialmente rifiutato la proposta di chiudere le frontiere in quanto "inappropriato e poco pratico".[53]
Il 28 gennaio il governo annunciò che tutti i treni ad alta velocità in collegamento con la Cina, così come tutti i servizi di traghetto che superassero le frontiere, sarebbero stati sospesi a partire dal 30 gennaio.[31] Inoltre il numero di voli con la Cina e le linee di autobus transfrontaliere vennero notevolmente ridotte. Lo stesso giorno il governo decise anche di chiudere due valichi di frontiera ai confini.[32] Poiché i principali valichi di frontiera, come Lo Wu, Lok Ma Chau e Huanggang, non furono soggetti a chiusure i lavoratori del settore della sanità pubblica, rappresentati dalla recentemente formata Alleanza dei lavoratori negli ospedali, dichiararono che le misure prese dal governo furono "insignificanti e tardive".[54] Oltre 400 dottori ed infermieri di ospedali pubblici scrissero al governo al fine di chiudere tutte le frontiere immediatamente, minacciando imminenti rivolte e scioperi.[55] La stessa Alleanza dei lavoratori avvertì il governo riguardo ad un possibile sciopero già dagli inizi di febbraio, che sarebbe iniziato qualora il governo non avesse avviato controlli più stretti alle frontiere.[54]
A causa del continuo malcontento e della pressione, proveniente sia dagli operatori sanitari e dottori sia dall'opposizione politica, Lam annunciò l'imminente chiusura di ulteriori 6 valichi di frontiera con effetto dal 30 gennaio. Lam stessa spiegò che la sua linea di azione venne consigliata dall'OMS, la quale riteneva che misure stringenti su viaggi e transazioni commerciali non fossero necessarie e che si opponeva fortemente ad ogni decisione discriminatoria che prevedesse il divieto totale di accesso ai cinesi.[56] Il 3 febbraio il governo chiuse tutti i valichi, eccezione fatta per quattro di questi – il Ponte Hong Kong–Zhuhai–Macau, il Porto di Shenzhen, l'aeroporto internazionale e il Kai Tak Cruise Terminal – introducendo ulteriori misure di quarantena per tutti coloro arrivassero dalla Cina continentale, pur continuando a rifiutare la totale chiusura delle frontiere con la Cina.[57] Dopo una votazione nell'Alleanza dei medici, iniziò uno sciopero dei medici durato tre giorni. Gli esperti ammisero che, a causa della gestione sulla legge di estradizione che mise in subbuglio Hong Kong, al governo mancava il capitale necessario per poter affrontare l'emergenza, nel caso in cui fossero state completamente chiuse le frontiere, e che la Lam non era intenzionata a chiedere aiuto al governo cinese il quale non desiderava una chiusura delle frontiere con Hong Kong.[57]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
- ^ Coronavirus Update, su worldometers.info.
- ^ Fears over Hong Kong-China extradition plans, BBC, 8 aprile 2019. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato il 14 giugno 2019).
- ^ Suspension of Hong Kong extradition bill is embarrassing to pro-establishment allies and could cost them at election time, camp insiders reveal, in South China Morning Post, 16 giugno 2019. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato il 19 giugno 2019).
- ^ Hong Kong citizens have their say with landslide district election result, in The Sydney Morning Herald, 25 novembre 2019.
- ^ Emma Graham-Harrison e Verna Yu, Hong Kong voters deliver landslide victory for pro-democracy campaigners, in The Guardian, 25 novembre 2019. URL consultato il 24 novembre 2019 (archiviato il 25 novembre 2019).
- ^ Sahar Esfandiari, Hong Kong to enter recession after protests destroyed retailers and brought the city's tourist industry to its knees, in Business Insider, 29 ottobre 2019. URL consultato il 7 marzo 2020.
- ^ Anger as Hong Kong bans face masks at protests, BBC News, 4 ottobre 2019. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato il 4 ottobre 2019).
- ^ James Promfret, Explainer: Hong Kong's controversial anti-mask ban and emergency regulations, Reuters, 4 ottobre 2019. URL consultato il 7 ottobre 2019 (archiviato il 4 ottobre 2019).
- ^ a b China pneumonia: Hong Kong authorities take low-key approach to passengers arriving in Hong Kong on Wuhan trains | South China Morning Post, su scmp.com, 22 gennaio 2020. URL consultato l'8 aprile 2020.
- ^ Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza. La stima: «In 3 anni almeno venti milioni di decessi», su Corriere della Sera, 5 maggio 2023.
- ^ Pandemia Covid, l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, su SkyTG24, 5 maggio 2023.
- ^ (EN) Covid global health emergency is over, WHO says, su BBC News, 5 maggio 2023.
- ^ (EN) WHO says Covid-19 is no longer a global health emergency, su CNN, 5 maggio 2023.
- ^ L’Oms dichiara finita l’emergenza Covid-19, su Fanpage, 5 maggio 2023.
- ^ a b c Hong Kong activates ‘serious response level’ for infectious diseases as Wuhan pneumonia outbreak escalates | South China Morning Post, su scmp.com. URL consultato l'8 aprile 2020.
- ^ Phila Siu, Hong Kong to add mystery Wuhan pneumonia to list of notifiable infectious diseases, giving authorities power to quarantine patients, in South China Morning Post, 6 gennaio 2020. URL consultato l'8 febbraio 2020 (archiviato il 14 gennaio 2020).
- ^ Hillary Leung, What to Know About the Wuhan Pneumonia Oubreak, su Time, 6 gennaio 2020. URL consultato l'8 gennaio 2020 (archiviato l'8 gennaio 2020).
- ^ Lisa Schnirring, Questions still swirl over China's unexplained pneumonia outbreak, su CIDRAP, 6 gennaio 2020. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato il 6 gennaio 2020).
- ^ Lisa Schnirring, Nations step up screening and await word on China's pneumonia outbreak, su CIDRAP, 7 gennaio 2020. URL consultato l'8 gennaio 2020 (archiviato il 7 gennaio 2020).
- ^ Elizabeth Cheung, China coronavirus: death toll almost doubles in one day as Hong Kong reports its first two cases, in South China Morning Post, 22 gennaio 2020.
- ^ Two more people in HK test positive for Wuhan virus, su news.rthk.hk, RTHK. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ Neuman Scott, Health Officials in China Say 9 Dead From Newly Identified Coronavirus, su npr.org, NPR. URL consultato il 22 gennaio 2020 (archiviato il 22 gennaio 2020).
- ^ Visitor one of first to be quarantined over virus, RTHK, 23 gennaio 2020.
- ^ Lunar New Year carnival canceled, in The Standard, 23 gennaio 2020. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ Kin-wa Chan, Wuhan coronavirus: Lunar New Year Cup cancelled by government just hours after HKFA promotes the event, in South China Morning Post, 23 gennaio 2020. URL consultato il 24 gennaio 2020.
- ^ Fifth case of new coronavirus confirmed in HK, su reddit.com, RTHK. URL consultato il 25 gennaio 2020.
- ^ Thomas Chan, China coronavirus forces temporary closure of Hong Kong Disneyland, Ocean Park for indefinite period, in South China Morning Post, 26 gennaio 2020. URL consultato il 26 gennaio 2020 (archiviato il 26 gennaio 2020).
- ^ Kin-wa Chan, Hong Kong declares Wuhan virus outbreak 'emergency' – the highest warning tier, Hong Kong Free Press, 25 gennaio 2020. URL consultato il 29 gennaio 2020 (archiviato il 28 gennaio 2020).
- ^ China coronavirus: proposed Hong Kong quarantine building in Fanling gets fire-bombed, South China Morning Post. URL consultato il 23 marzo 2020.
- ^ a b Damien Gayle (now) e Alison Rourke (earlier), Coronavirus: Germany confirms first human transmission in Europe – live updates, in The Guardian, 28 gennaio 2020, ISSN 0261-3077 . URL consultato il 28 gennaio 2020 (archiviato il 31 gennaio 2020).
- ^ a b Railway closures, no visas: Hong Kong scrambles to fight mainland virus outbreak, su South China Morning Post, 28 gennaio 2020. URL consultato il 28 gennaio 2020 (archiviato il 28 gennaio 2020).
- ^ Latest arrangements on LCSD public services, su Leisure and Cultural Services Department, 14 febbraio 2020. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- ^ Temporary closure of LCSD facilities from tomorrow, su Leisure and Cultural Services Department, 28 gennaio 2020. URL consultato il 29 gennaio 2020.
- ^ (EN) Elizabeth Cheung e Brian Wong, Hong Kong confirms 12th case of deadly coronavirus, su scmp.com, South China Morning Post, 30 gennaio 2020. URL consultato il 14 aprile 2020.
- ^ Hong Kong reports first death from coronavirus, su The Straits Times, 4 febbraio 2020. URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato il 4 febbraio 2020).
- ^ Alvin Lum e Elizabeth Cheung, New confirmed coronavirus case in Hong Kong, as two more test positive, su South China Morning Post, 6 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato il 6 febbraio 2020).
- ^ Elizabeth Cheung, Coronavirus: three new cases in Hong Kong include wife and daughter of man who already has disease, su South China Morning Post, 5 febbraio 2020. URL consultato il 5 febbraio 2020 (archiviato il 5 febbraio 2020).
- ^ Hong Kong imposes new quarantine rules over virus, su bbc.com, BBC, 7 febbraio 2020. URL consultato l'8 febbraio 2020 (archiviato l'8 febbraio 2020).
- ^ Three more virus cases in HK, two in same family, su RTHK, 9 febbraio 2020. URL consultato il 9 febbraio 2020.
- ^ 3,600 passengers, crew quarantined on cruise ship finally leave, su South China Morning Post, 9 febbraio 2020. URL consultato il 15 febbraio 2020.
- ^ Alvin Lum e Victor Ting, Coronavirus: Hospital Authority reveals staff were at a meeting attended by two engineers who later tested positive, as Hong Kong confirms 60th case, su South China Morning Post, 17 febbraio 2020. URL consultato il 17 febbraio 2020.
- ^ Lok-kei Sum, Alvin Lum e Ho-him Chan, Coronavirus: husband and wife hospitalised after man becomes Hong Kong's 57th confirmed patient, su South China Morning Post, 16 febbraio 2020. URL consultato il 16 febbraio 2020.
- ^ Coronavirus: 70-year-old dies, bringing Hong Kong toll to two, su Hong Kong Free Press, 19 febbraio 2020. URL consultato il 26 febbraio 2020.
- ^ Coronavirus: two more Hong Kong evacuees from Diamond Princess cruise ship confirmed with infection, bringing city's total to 81, su South China Morning Post, 24 febbraio 2020. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Hong Kong reaches 100 coronavirus cases as two more infections confirmed, su South China Morning Post, 2 marzo 2020. URL consultato il 2 marzo 2020.
- ^ Laura Westbrook, Hedge fund manager who made finger-licking MTR video under fire, su South China Morning Post, 19 marzo 2020.
- ^ (EN) Hong Kong reaches 256 coronavirus cases as 48 more infections confirmeddate=2020-03-20, su South China Morning Post. URL consultato il 2 marzo 2020.
- ^ (EN) Government announces enhancements to anti-epidemic measures in four aspectsdate=2020-03-24, su The Government of the Hong Kong Special Administrative Region. URL consultato il 27 marzo 2020.
- ^ Guido Santevecchi, Coronavirus, a Hong Kong scatta la seconda quarantena: ecco perché ci riguarda tutti, su corriere.it, Corriere della Sera, 2 aprile 2020. URL consultato il 15 aprile 2020.
- ^ Karaokes, clubs, mahjong parlours ordered to close - RTHK, su news.rthk.hk.
- ^ Restrictions on bars gazetted - Govt News, su news.gov.hk.
- ^ a b Carrie Lam takes medical experts’ advice but draws line at closing borders, su South China Morning Post, 25 gennaio 2020.
- ^ a b Are Hong Kong’s coronavirus measures too little, too late?, su South China Morning Post, 29 gennaio 2020.
- ^ Thousands of hospital staff to vote on strike action over coronavirus demands, su South China Morning Post, 31 gennaio 2020.
- ^ Border closure discriminatory but more quarantine measures to come, Hong Kong leader says, su South China Morning Post, 31 gennaio 2020.
- ^ a b Why won’t Carrie Lam shut Hong Kong’s border with mainland China?, su South China Morning Post, 5 febbraio 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pandemia di COVID-19 a Hong Kong