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NGC 646
NGC 646 Galassia a spirale barrata | |
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NGC 646 (al centro) e la vicina PGC 6014 (in basso a sx) nelle immagini riprese dal Telescopio spaziale Hubble | |
Scoperta | |
Scopritore | John Herschel |
Data | 2 novembre 1834 [1] |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Idra Maschio |
Ascensione retta | 01h 37m 25.5s [2] |
Declinazione | -64° 53′ 47″ [2][1] |
Distanza | 391,8 milioni di a.l. (120,13 Mpc) [2] |
Magnitudine apparente (V) | 13,5 [3] nella banda B: 14,2 [3] |
Redshift | +0,027452 ± 0,000060 [2] |
Luminosità superficiale | 14,69 |
Angolo di posizione | 78° [3] |
Velocità radiale | 8230 ± 18 [2] km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia a spirale barrata |
Classe | SAB(s)c pec? [2], SBc [3], SB(r)bc? [1] |
Dimensioni | 245 000 a.l. (75 100 [2] pc) |
Altre designazioni | |
PGC 6010 ESO 80-2 VV 443 ARP 0135-650 IRAS 1357-6508 [3] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie a spirale barrata |
NGC 646 è una vasta galassia a spirale barrata situata nella costellazione dell'Idra Maschio, a una distanza di circa 392 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]La galassia è stata scoperta il 2 novembre 1834 dall'astronomo britannico John Herschel.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]NGC 646 ha una classe di luminosità III.[2] Data la sua luminosità superficiale pari a 14,69, NGC 646 può essere classificata come una galassia a bassa luminosità superficiale (nella letteratura in lingua inglese abbreviata in LSB, acronimo di Low Surface Brightness). Le galassie LSB sono galassie di tipo diffuso (D) con una luminosità superficiale inferiore di almeno una magnitudine a quella del cielo notturno circostante.
Nelle immagini NGC 646 appare ravvicinata alla piccola galassia PGC 6014, che è situata a 347 milioni di anni luce (106,4 Mpc) dalla nostra Via Lattea.[4] La distanza tra i due oggetti celesti è quindi di circa 45 milioni di anni luce, valore un po' eccessivo per ritenere che le due galassie siano attualmente in interazione tra loro. Se lo sono state nel passato, l'interazione è stata sicuramente marginale o di breve durata.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 646, su cseligman.com. URL consultato il 30 novembre 2024.
- ^ a b c d e f g h Results for object NGC 646, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 30 novembre 2024.
- ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 600 à 699, su astrovalleyfield.com. URL consultato il 30 novembre 2024.
- ^ (EN) Results for object PGC 6014, su ned.ipac.caltech.edu, NASA/IPAC Extragalactic Database. URL consultato il 30 novembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 646 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 646 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 646 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 646 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 646 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 646 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.